23 marzo 2022

Newsletter Pd Lombardo - Medici di Base, uno scandalo da denunciare

Gli ultimi aggiornamenti sulle attività del Partito Democratico Lombardo

Care democratiche, cari democratici,
 
viviamo davvero giorni difficili, in cui le emergenze sembrano sommarsi l’una all’altra: non solo ci troviamo davanti a uno scenario internazionale estremamente preoccupante, ma alle conseguenze sanitarie, sociali ed economiche della pandemia si sommano ora quelle della guerra e del grande lavoro che la comunità democratica sta facendo per l’aiuto e l’accoglienza dei profughi.
 
Accanto a tutto questo, però, non possiamo mettere in secondo piano i gravi problemi strutturali dei nostri territori, difficoltà che sono imputabili per intero al modo in cui Lega e centrodestra governano - da quasi trent’anni! - la nostra Regione.
 
Tra i più emblematici c’è il disastro della medicina territoriale, che la gestione dell’emergenza CoViD da parte di Regione Lombardia ha, se possibile, mostrato in modo ancora più evidente. La carenza di Medici di Base e di Pediatri di libera scelta ne è la plastica dimostrazione: centinaia di migliaia di cittadini lombardi sono alle prese, nei loro Comuni, con questo problema gravissimo i cui effetti si riverberano su tutti ma particolarmente sulle persone più fragili.
 
La nostra comunità democratica sente il dovere di denunciare uno stato di cose ormai insostenibile e di proporre soluzioni alternative che riparino a questa situazione disastrosa: abbiamo attivato una raccolta firme che terremo in tutti i Circoli del PD lombardo: troverete a questo link un rapido riassunto delle nostre azioni e proposte, da veicolare anche via social.
 
Proprio per questo la raccolta firme non sarà soltanto nelle piazze ma anche in rete, con la possibilità di firmare la petizione anche online.
 
FIRMA QUI LA PETIZIONE SOS MEDICI DI BASE
 
Infine, quanti tra noi possono partecipare attivamente - in raccordo con il proprio Circolo - all’organizzazione di banchetti e gazebo, troveranno a questo link altri materiali: un volantino con il dettaglio delle nostre proposte, il testo per la raccolta delle firme e la card da utilizzare sui social nei formati png e jpeg.
 
Ci attende un grande lavoro, ma so che lo faremo insieme.
 
Un caro saluto,
 
Vinicio Peluffo
Segretario regionale PD lombardo
 
 

20 marzo 2022

Newsletter Eurodeputati

EDITORIALE

BRANDO BENIFEI

Capodelegazione PD, Membro Commissione Mercato Interno e Protezione dei consumatori.
brando.benifei@europarl.europa.eu

Il 24 febbraio scorso è iniziata l'invasione della Russia in Ucraina e il prossimo 24 marzo, fra una settimana dal momento in cui scrivo queste parole, i leader europei si troveranno intorno al tavolo del Consiglio per un summit preceduto lo stesso giorno da una riunione straordinaria della Nato. Trenta giorni sono pochissimi nella misura dei grandi accadimenti che scandiscono il ritmo della Storia, soprattutto se paragonati ai 77 anni di pace europea che li hanno preceduti.
Certo c'è stata la guerra dei Balcani, ma mai in questi 77 anni si era arrivati a un conflitto di tali proporzioni, con il coinvolgimento di una potenza militare come la Russia e con il rischio concreto di escalation. Un disastro umanitario che ha già mietuto migliaia di vittime civili e che ha provocato oltre tre milioni di profughi ucraini in tre settimane.

18 marzo 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale L’accoglienza vince. E la Regione?

La generosità scattata nei confronti dei profughi ucraini è ammirevole. Migliaia di lombardi si stanno prodigando in diversi modi per fornire ospitalità, assistenza, generi alimentari e altri conforti a chi arriva dall’Ucraina e a tutti coloro che hanno raggiunto i paesi confinanti. Una grande testimonianza di solidarietà che ha superato in un baleno anni di polemiche e diffidenze nei confronti dei profughi e di paventate invasioni. Non è facile capire che cosa abbia fatto scattare questa grande ondata di partecipazione, ma di certo può avere giocato la sensazione, alimentata dai due anni di pandemia, che nessuno può sentirsi al sicuro rispetto a minacce e sofferenze che fino a qualche tempo fa parevano lontane da noi.
Anche le istituzioni si sono mosse, ma non hanno ancora superato un limite che spesso caratterizza le grandi operazioni di emergenza: il centralismo, sia esso nazionale o regionale.
In Lombardia ci si riempie da anni la bocca con la parola autonomia, ma si lasciano cronicamente soli gli amministratori locali, le organizzazioni di volontariato e del Terzo Settore e, spesso, i singoli cittadini. L’emozione di queste settimane di guerra in Ucraina ha moltiplicato la solidarietà, ma il più delle volte si tratta di libere e spontanee iniziative che non hanno ancora trovato un’adeguata sponda nelle istituzioni regionali. Il presidente Fontana, come suo solito, si è limitato a fare appello al Governo perché fornisca risorse e individui luoghi di accoglienza e ha semplicemente avviato un censimento di possibili sistemazioni alberghiere. In realtà, ha anche messo a disposizione gli ex covid-hotel e altri immobili regionali, fatta eccezione per le foresterie dei parchi, che risultano ancora incomprensibilmente inibite all’accoglienza. Per fortuna, migliaia di donne e minori ucraini in queste settimane hanno trovato accoglienza informale e diffusa, perché fosse stato per la macchina regionale…
Non sarà una competenza diretta di chi governa la Lombardia, ma la valorizzazione delle autonomie locali, del variegato mondo sociale e il sostegno ai cittadini che si mobilitano con generosità, è parte fondamentale di un sano percorso di autonomia che non voglia trasformarsi, come è accaduto in questi anni in Lombardia, in sterile centralismo regionale.

Sabato 19 marzo Tutti a Milano contro la guerra

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