27 settembre 2018

Nove treni usati per la Lombardia

Il Governo del Cambiamento non bada davvero a spese. E mentre nelle altre regioni arriveranno 500 treni nuovi, per i nostri pendolari un bell'usato garantito. Dopo tante promesse questo è l’accordo portato a casa da Fontana. Senza parole.


L'eurodeputato Viotti inventa lo "smonta-Salvini": "Fondi Ue per i profughi direttamente a Regioni e Comuni"

Il relatore pd del bilancio europeo inserisce un emendamento che, spiega, consentirà di "dribblare" i veti statali sui progetti di protezione umanitaria

di DIEGO LONGHIN

"Cosi abbiamo smontato un pezzo del decreto Salvini". Parte da un deputato piemontese a Bruxelles la battaglia per rendere inefficace e aggirare alcune parti del decreto Salvini che riguardano i migranti. Nel giorno in cui al Parlamento europeo viene inaugurata "Exodos", la mostra itinerante della Regione Piemonte sulle rotte dell'immigrazione giunta alla ventesima tappa, la prima fuori Italia, l'eurodeputato del Pd del Piemonte Daniele Viotti, relatore del bilancio europeo, ha fatto votare un emendamento che cambia le regole per accedere ai fondi dell'Unione per la protezione umanitaria.

25 settembre 2018

Harambee fa tappa a Sulbiate venerdì 28 settembre

"Grazie alla politica possiamo trasformare in possibile ciò che appare impossibile. Sta qui l’azione riformatrice e creativa della politica: desidero il cambiamento e con passione provo a metterlo in atto. Anche a costo di sembrare un sognatore".

Harambee è un momento di incontro e di ascolto, in cui giovani e meno giovani, donne e uomini, lavoratori studenti disoccupati, raccontano le loro storie e condividono i loro sogni per un Paese migliore, capace di generare sviluppo, creare fiducia, saper accogliere e partecipare attivamente. Harambee (come dire "oh issa") è una fondazione, costituita che si propone di riavvicinare la politica al territorio italiano: non c’è analisi senza discussione, non c’è idea senza impegno pratico.

Venerdì 28 settembre 2018, dalle 18.30 alle 22.30, Harambee Monza e Brianza con la partecipazione di Matteo Richetti, si tiene alla Ex Filanda di Sulbiate. Una sede che scelta come simbolo di una "vecchia" storia manifatturiera recuperata e rilanciata nella prospettiva di una economia innovativa capace di generare valore economico e sociale, mixando tecnologie digitali ed arte.

24 settembre 2018

Decreto Salvini: giro di vite sull’immigrazione

Il cosiddetto decreto Salvini su “sicurezza e immigrazione” ha avuto l’ok unanime da parte del Consiglio dei ministri

Il cosiddetto decreto Salvini su “sicurezza e immigrazione” ha dunque avuto l’ok unanime da parte del Consiglio dei ministri.

Ad annunciarlo su Facebook è stato lo stesso ministro dell’Interno, che ha commentato: “Un passo avanti per rendere l’Italia più sicura. Per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’Ordine”.

Dunque Salvini parla en passant di mafia e terrorismo, ma il vero cuore del provvedimento, come gli stessi estensori rivendicano, è una stretta sulle modalità di accoglienza e di gestione sul territorio dei richiedenti asilo, tanto da spingere il premier Conte a specificare: “Tutti i diritti fondamentali saranno tutelati”.

Un approccio criticato innanzitutto dalla Chiesa, con monsignor Galatino che aveva commentato: “Parlare di immigrazione nel decreto sicurezza significa giudicare l’immigrato per la sua condizione. E non possiamo considerarla come condizione di delinquenza”.
Per capirci, un po’ come se un italiano venisse giudicato “mafioso” solo per la sua condizione di cittadino del Bel Paese.

19 settembre 2018

Ciao Giampiero


Ci uniamo all'Amministrazione Comunale e al discorso del Sindaco nell'esprimere il nostro cordoglio alla famiglia Cavenago per la perdita di Giampiero, Sindaco di Sulbiate dal 1995 al 1999.

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16 settembre 2018

Monza Marco Mariani e la legionella

La legionella? Una questione di razza
Monza Marco Mariani già sindaco leghista della terza città della Lombardia ed attuale consigliere regionale della Lega, ci aveva abituati alle sue sparate. Chiamiamole così. Quando era sindaco era una musica per le orecchie. Dopo un periodo di silenzio da astinenza da politica e di cruccio ludico per noi, è tornato sui banchi del Pirellone. E il panciuto esponente padano ha ricominciato a fare quello che meglio e nessuno a Monza sa fare meglio di lui. Sparare cazzate. Facebook non perdona e la sua teoria sulla legionella dopo i casi registrati a Monza e in Brianza, è diventata virale. Come le risate alle sue spalle. E pensare che ha sempre fatto il medico. Della mutua si diceva un tempo. Di base ora. Specializzato in ortopedia.

Monza Marco Mariani e la teoria sulla legionella
Durante una seduta in Regione Lombardia ha tentato di spiegare da dove arrivi la legionella dopo i casi registrati in Brianza. “Perché si chiama Legionella? Perché è la malattia dei legionari, che non hanno mai operato in Austria o in Svezia o in Nordtirolo, ma hanno operato dove ben sappiamo. Lungi da me fare illazioni… E’ meglio, per il bene di tutti, piantarla di vedere l’acqua o il fiume e le ricerche dovrebbero essere estese a 365 gradi”.

Monza Marco Mariani e i legionari
All’esponente leghista poco importa la realtà dei fatti. La malattia deriva da un’ epidemia che colpì l’American Legion, una associazione di veterani statunitensi, nel 1976 durante un convegno in un albergo e causò più di 30 morti. Fa niente se “dove ben sappiamo” lascia qualche dubbio in noi, ma non nella sua testa. Fa nulla se “le ricerche dovrebbero essere estese a 360 gradi”. Noi una nostra teoria sulle sue parole l’abbiamo da tempo. Il batterio del “Mariani pensiero” che porta l’esimio rappresentante politico non va cercato lontano. Anzi. E’ vicinissimo. L’osteria sotto casa sua…

tratto da Nuova Brianza

15 settembre 2018

PADRE PINO PUGLISI, IL PRETE CHE COMBATTEVA LA MAFIA COL SORRISO

Oggi ricorre la memoria del prete ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 a Palermo e beatificato il 25 maggio 2013. Don Pino sorrise al killer che gli sparò sotto casa. Nel quartiere Brancaccio di Palermo, dilaniata dalla guerra delle cosche mafiose, riuscì a coinvolgere nei gruppi parrocchiali molti ragazzi strappandoli alla strada e alla criminalità. «Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto», ha detto papa Francesco, «li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto»

Nel 1993 Giovanni Paolo II lanciava da Agrigento il suo grido “scaturito dal cuore” ai mafiosi: «Convertitevi». Venticinque anni dopo, sempre dalla Sicilia, ma stavolta da Palermo papa Francesco riprende quelle parole. E scandisce: «Ai mafiosi dico: cambiate!». Francesco è il Papa della misericordia e quindi li chiama «fratelli e sorelle», vocaboli aggiunti a braccio. E fra gli applausi incalza gli affiliati: «Smettete di pensare a voi stessi e ai vostri soldi, convertitevi al vero Dio di Gesù Cristo. Altrimenti la vostra vita andrà persa».

M5s, quando Di Maio prometteva in piazza: "Al primo consiglio dei ministri taglio stipendi, vitalizi e 30 miliardi di sprechi"

Il 2 marzo 2018 il leader grillino annunciò in piazza il primo decreto del suo governo. L'esecutivo Conte ha compiuto cento giorni, ma i soldi dei parlamentari non sono stati toccati. Come i presunti sperperi. E le pensioni sono state solo ricalcolate

Adesso che i fatidici cento giorni della luna di miele giallo-verde sono passati, è arrivato il momento di chiedere a Luigi Di Maio - già candidato premier e attuale vicepresidente del Consiglio - che fine abbiano fatto le nove pagine che lui sventolava in piazza del Popolo la sera del 2 marzo scorso. Non è una domanda oziosa, perché in quelle nove pagine non c'erano gli appunti per il suo ultimo comizio prima del voto, ma qualcosa di molto più importante.

13 settembre 2018

Inizia la scuola 2018-2019

“Da più parti, come un cenno silenzioso, la scuola sta alzando la voce.
Perché la scuola è quella della Costituzione, aperta inclusiva, democratica.
È al di la delle parti ma crede fortemente nella uguaglianza, nella 

democrazia nella piena dignità degli uomini.
È politica forse? No, è oltre. È umanità”.
Mi è arrivato questo messaggio da una collega in cui era allegata la bellissima lettera di Enrico Galiano e con cui mi si esortava a prendere posizione ad alzare la voce contro questo governo buio e oscurantista.
Così ho preso carta e penna e ho deciso di alzare la voce anche io.    (PD Monza)


Caro ministro dell’Interno Matteo Salvini

Ho letto un tweet da lei pubblicato con questa frase: “per fortuna che gli insegnanti che fanno politica in classe sono sempre meno, avanti il futuro…”.

6 settembre 2018

Governo, 100 giorni di buio. E il peggio deve ancora venire

L’assurda disputa propagandistica tra Salvini e Di Maio sta mettendo a rischio i conti pubblici

Osserva Carlo Cottarelli: “Tra il 10 maggio e il 31 agosto del 2011 lo spread era salito di 129 punti base, da 162 a 291: nello stesso periodo di quest’anno l’aumento è stato di 150 punti, da 138 a 289”. Tutti sappiamo come andò a finire nel 2011. Benvenuti nell’era del governo giallo-verde, quello che dice di voler difendere gli interessi degli italiani ma che, con un’azione quasi scientifica, sta facendo il gioco degli speculatori come forse nessun altro è riuscito a fare finora. Ogni volta che Matteo Salvini e Luigi Di Maio aprono bocca, i suddetti speculatori stappano una bottiglia di Champagne e i cittadini italiani si ritrovano qualche miliardo di spese in più sul groppone.

5 settembre 2018

Terremoto 2016, il flop delle scuole.

In due anni ricostruite solo 3 su 21
Nonostante gli annunci e le tre ordinanze che dettano le priorità degli interventi i lavori, poco coordinati, sono in ritardo. La denuncia di Legambiente

di Redazione Scuola - Corriere della Sera

I piani di ricostruzione ci sono ma le scuole ricostruite no. E così a due anni dal terremoto del 24 agosto 2016 ci sono tre ordinanze che dettagliano gli interventi per 235 scuole, di cui 21 sono comprese nella prima ordinanza che ha dettato le emergenze principali, ma le scuole ricostruite sono solo 3, gli altri cantieri sono fermi per lo più ai progetti. 
Le tre scuole
A dirlo è Legambiente che ha pubblicato un rapporto sullo stato della ricostruzione.«Delle 21 scuole individuate con la prima ordinanza (n.14) e da realizzare entro l’anno scolastico 2017-2018, ne sono state ricostruite solo tre: la scuola per l’infanzia di Via Don Petruio a Fabriano, la scuola Romolo Capranica ad Amatrice e la scuola di Crognaleto; avviati i lavori di edificazione delle scuole di Giano e Foligno in Umbria, dei Poli scolastici di Macerata e San Ginesio nelle Marche e della scuola di Accumuli nel Lazio».

Il problema delle macerie
Il problema principale che ha rallentato i lavori fino ad adesso sembra essere quello del recupero e smaltimento delle macerie: ad oggi è stato raccolto il 40 per cento delle macerie pubbliche: in Abruzzo 12% macerie raccolte, Marche 43%, Lazio 39% e Umbria 72% su un totale stimato di 2.667.000 tonnellate.

3 settembre 2018

Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982

"Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli."

Carlo Alberto dalla Chiesa

citato in Nando dalla Chiesa, Delitto imperfetto, p. 154

Due provocazioni sulla Leva obbligatoria

" L’educazione è “tirar fuori” l’individuo, la sua personalità, le sue capacità, la sua volontà: la naja è esattamente il contrario, l’individuo deve piegarsi alla volontà dei suoi superiori. È davvero surreale pensare che nella leva obbligatoria ci sia qualcosa di educativo: obbedire e comandare con l’educazione non c’entrano nulla.
....
Se vogliamo creare quel senso di appartenenza e di cittadinanza che oggi langue, bisogna che i ragazzi e le ragazze - questo è molto importante, che sia davvero per tutti - siano convocati a vivere un’esperienza di utilità, di protezione della società. Ecco, sarebbe un concetto di protezione civile allargato. Ma questo sì che crea sicurezza, non le telecamere"


Daniele Novara
tratto da Vita

1 settembre 2018

L'ultimo abbraccio al preside che insegnava nello stile di don Milani

Bologna, migliaia di messaggi di studenti sul web per la scomparsa di Maurizio Lazzarini, il dirigente del decalogo alla rovescia per allievi e genitori. Sulla porta del suo studio la scritta: "I care"

di ILARIA VENTURI
la Repubblica

Sulla porta del suo studio c'era la scritta “I care”. Gli interessava ogni suo studente, passava ore con loro, dialogava via social, al suo insediamento aveva reso pubblico il suo cellulare (“ragazzi, se avete bisogno mandatemi un sms”), regalava loro la Costituzione il primo giorno di scuola, li radunava nella palestra quando arrivavano in quinta, l’ultimo saluto ai maturandi di giugno è stato con una poesia di Kavafis: “Non sciuparla la vita, fino a farne una stucchevole estranea”. Maurizio Lazzarini, preside da otto anni guidava il liceo Fermi di Bologna, se ne è andato a causa di una malattia nel tempo di questa estate. Una scomparsa che ha scosso il mondo della scuola, non solo bolognese: migliaia di messaggi hanno inondato i social e il sito web del liceo scientifico: “Perdiamo un grande maestro”.