18 gennaio 2014

Debora Serracchiani per Electrolux

Serracchiani sollecita il governo per Electrolux

Il comparto industriale del "bianco" si conferma tra quelli più in difficoltà nel nostro Paese. Al centro del dibattito, infatti, ci sono state ieri due delle più importanti vertenze degli ultimi anni.

Ad alzare la voce sulla Electrolux la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che ieri ha incontrato una folta delegazione di lavoratori degli stabilimenti dell`azienda a Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso), oltre al commissario di governo per la Regione giuliana, Francesca Adelaide Garufi, e i sindaci dei Comuni coinvolti.

«Nutriamo una fortissima preoccupazione per la vicenda Electrolux, e sono estremamente indignata che il governo non abbia mai convocato a Roma nessun presidente delle quattro Regioni coinvolte», attacca Serracchiani, sottolineando di aver informato Enrico Letta «della grave situazione» e bacchettando il ministro Flavio Zanonato «per non averci mai neppure comunicato se abbia avuto contatti con la proprietà svedese».

La replica del titolare dello Sviluppo Economico non s`è fatta attendere: il tavolo sull`Electrolux sarà convocato «dopo il previsto incontro azienda-sindacati, calendarizzato il 27 gennaio». Il 4 febbraio, poi, è già fissato il Tavolo del "bianco" con Confindustria, l`associazione Ceced, i sindacati e le Regioni interessate dalla crisi. Da un marchio all`altro: l`Indesit ha chiesto due anni di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per 1.783 addetti degli stabilimenti di Fabriano (900 lavoratori) e Caserta (883). La richiesta - si legge su Il Sole 24 Ore - rientra nell`accordo siglato il 3 dicembre scorso nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, e poi firmato il 16 dicembre, dopo la vittoria del «sì» al referendum (79,3% di consensi).

Il pensiero di Teorema ad un ricercatore italiano mancato durante una spedizione in antartide.

Luigi Michaud, morto in Antartide ricercatore italiano durante immersione

Secondo le informazioni fornite lo scienziato, 40 anni, ha avuto un malore mentre era in acqua. Sull'accaduto è in preparazione una relazione che sarà trasmessa al ministro per l’Istruzione, l'Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza

di Redazione Il Fatto Quotidiano
Luigi Michaud

Un ricercatore italiano, Luigi Michaud, 40 anni, del dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’università di Messina, è morto durante un’immersione nel tratto di mare che si trova davanti alla base antartica italiana “Mario Zucchelli”, a Baia Terra Nova in Antartide. A comunicarlo è l’Enea, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo ecosostenibile.
Secondo le informazioni fornite Michaud (foto dal profilo Facebook, ndr) ha avuto un malore mentre era in acqua. È la prima volta che un ricercatore italiano muore in Antartide nella storia delle spedizioni italiane. “Stava svolgendo attività scientifica subacquea per il prelievo di campioni marini. –  spiega il capo della spedizione italiana Franco Ricci -. Nonostante le misure di sicurezza e l’immediato intervento della squadra di soccorso, ogni tentativo di mantenerlo in vita è stato vano”. Sull’accaduto, a quanto si apprende, è in preparazione una relazione che sarà trasmessa al ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Che ha espresso “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del dottor Michaud e a tutta la comunità universitaria di appartenenza del ricercatore”.