17 marzo 2014

Renzi in Francia



Renzi in visita da Hollande: "Insieme per un'altra Europa"

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"Accoglienza amichevole, i nostri rapporti sono davvero eccellenti. Collaboreremo in modo importante"

"Francia e Italia hanno rapporti che vanno al di là dell'economia e della politica".
Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande in una conferenza stampa con il premier Matteo Renzi, al termine dell’incontro tra i due avvenuto all’Eliseo, sottolineando di aver apprezzato che la "per la prima visita da presidente del Consiglio in Europa Renzi abbia scelto la Francia".

"Possiamo, dobbiamo, cambiare l'Europa insieme – ha aggiunto -: è la prima sfida che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi e nei prossimi anni".
“La prossima tappa dell'Ue, su iniziativa della Francia e di altri Paesi, come l'Italia – ha detto ancora il presidente francese -, è la crescita e l'occupazione, soprattutto giovanile" perché la disoccupazione giovanile "ha raggiunto livelli inaccettabili".

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 57 del 15 marzo 2014

Sabato 15 Marzo 2014
Il pesciolino rosso
Questa settimana registriamo due fatti politici di rilievo. Il primo è l'approvazione della nuova legge elettorale alla Camera. È una brutta legge. E non solo per la mancanza delle quote rosa. È però probabilmente vero che si tratta del miglior compromesso possibile con questo Parlamento. È peraltro singolare che ora si affidino le speranze di miglioramento del testo a quel Senato che tutti ritengono inutile e che si vuole abolire.
Fortunatamente (e abilmente) il tema elettorale è stato però mediaticamente sostituito con le misure annunciate sul lavoro. Più soldi in busta da maggio sono un'ottima cosa, meno bene sui contratti a termine. Ora si tratta di tradurre i principi in norme puntuali, e spero che in questo lavoro ci sia spazio anche per una discussione aperta nel partito,  prima di dover fare i volantini. Il pesciolino rosso ha bisogno di uscire dalla boccia per ossigenarsi in compagnia.
La settimana in Regione ( quant'è lontana Bruxelles...)
Niente consiglio, la settimana uscente, in Lombardia. La maggioranza stenta ad elaborare progetti di legge, ma nemmeno dà spazio a quelli delle opposizioni. Sono proseguiti comunque i lavori nelle commissioni, soprattutto in vista della prossima sessione comunitaria. La Regione è chiamata a dare un parere sul programma di lavoro della Commissione Europea. Così combinato è un inutile esercizio di retorica, destinato a produrre  generiche raccomandazioni prive di reale efficacia. Ciò che dovrebbe fare la nostra Regione è dotarsi di un metodo e di una organizzazione capace di intervenire soprattutto nella fase ascendente di formazione delle direttive europee.