21 marzo 2021

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Liberi di prendersi cura

Un anno dopo, il dolore è ancora acuto e la paura non è passata. Il silenzio che ha accompagnato la commemorazione delle vittime ieri a Bergamo è carico di una domanda: quando finirà?
Non abbiamo visto più file di bare su camion militari, ma siamo ancora attanagliati dalla paura di aver perso, oltre a molti nostri cari, una delle cose più preziose della nostra vita: la libertà.
La giornata di ieri, con la commovente memoria delle vittime affidata a un bosco, simbolo della vita che continua e della necessità di crescere con la pazienza di aspettare e la bellezza di integrarsi con quanto ci circonda, è un messaggio potente per tutti noi. Non dobbiamo ricordare con lo sguardo rivolto al passato, dobbiamo fare memoria con la voglia di guardare al futuro, perché le radici possano portare linfa a una nuova crescita e facciano crescere frutti per un domani meno minaccioso.
Le istituzioni ci sono, ha detto il Presidente del Consiglio, e su di esse devono contare anche i tanti cittadini che in questa pandemia si sono sentiti abbandonati, soprattutto a Bergamo, città simbolo del dramma della pandemia. Dobbiamo ripartire assieme verso una nuova libertà.
È la libertà di condividere con gli altri la cura di chi ci sta accanto e dell’ambiente in cui viviamo.
È la libertà di farsi carico di un pezzo della responsabilità che serve per ricostruire una convivenza sociale ed economica che non lasci indietro nessuno.
È la libertà di costruire una nuova cittadinanza, grazie alla quale i più fragili possano sentirsi al centro delle attenzioni di tutti e non siano considerati un peso per un sistema che pensa solo a crescere.
La pandemia finirà quando e se ci accorgeremo che la nostra salute e il nostro futuro dipendono da come decidiamo di stare insieme agli altri.
Il messaggio del bosco della memoria è potente: prendiamoci cura di noi, degli altri e dell’ambiente in cui viviamo. Le istituzioni servono a questo. Un anno fa non sono riuscite a farlo. L’impegno e la promessa è che, d’ora in poi, possano farlo davvero.

21 marzo la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

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