18 febbraio 2011

ROSY SI / ROSY NO? Una donna candidato premier?


VOI COSA NE PENSATE?

Sembra piacere a molti l’idea lanciata da Nichi Vendola di candidare il presidente del PD Rosy Bindi per la corsa alla presidenza del Consiglio per il dopo Cavaliere. I sondaggi on line sia di "Repubblica" sia del "Corriere della Sera" aggiornati a ieri si esprimevano a suo favore, con percentuali, il primo al 77% il secondo al 69%.
Sono state molto diverse le reazioni all’interno del PD. Latorre “A me va bene” – Renzi da buon rottamatore “Curriculum troppo lungo”- Il segretario Bersani sembra che si sia irritato con Nichi. Il suo nome quale candidato premier per un ampia alleanza, è stato indicato anche da
Romano Prodi quale augurio, in occasione del suo compleanno.

Rosy , la donna che ”…non è a sua disposizione”, più amata nel paese che tra i dirigenti, sostenitrice senza esitazioni dell’attuale Segretario Bersani.

“Una donna a palazzo Chigi. Parafrasando uno degli slogan di domenica: se non ora quando?”. Anche
Famiglia Cristiana approva.

Per partecipare al dibattito, inserire liberamente il vostro, contributo a commento di questo blog. Informiamo però che in questo caso, contrariamente alle regole che ci siamo dati, accetteremo solo commenti non anonimi, quindi solo firmati.

ROSY SI / ROSY NO ?

Grazie
la Redazione di Teorema.

LAMBRO UN ANNO DOPO: verso il riscatto di un territorio?

Lunedì 21 febbraio 2011 - ore 9.00, presso l'Acquario civico, via Gadio, 2 - Milano (MM2 Lanza)
Conferenza organizzata da Legambiente e AmbienteItalia - nell'ambito del progetto verso un contratto di fiume per il Lambro .


Un anno fa il Lambro era illuminato dai riflettori del mondo, per la seconda delle più gravi catastrofi della storia di questo fiume: lo sversamento di petrolio della notte del 23 febbraio 2010. Adesso possiamo spegnere i riflettori? No, perchè la più grande catastrofe del Lambro dura ininterrottamente da quasi un secolo, e non è più tollerabile - se mai lo è stato - che un fiume continui a convivere con livelli di inquinamento incompatibili con la vita acquatica. Non spegniamo i riflettori sul Lambro, andiamo a perlustrare le mille pieghe di un territorio ricco e denso che secerne acque inquinate. Il Lambro è condannato ad essere il contrappunto della ricchezza che si produce nel Milanese e in Brianza? Noi crediamo di no, pensiamo che il risanamento sia possibile e necessario. Anzi. Pensiamo che sia una grande opportunità per l'economia e per le imprese, ma che per pulire le acque bisogna intervenire anche e soprattutto sul territorio del bacino del Lambro.

Ne parliamo lunedì 21 febbraio, all'Acquario Civico di Milano
ore 9.00 - Registrazione e saluti della direttrice dell'Acquario Civico Milanese, Nicoletta Ancona

ore 9.30 Stato di salute del Lambro ad un anno dallo sversamento
Introduce DAMIANO DI SIMINE - Presidente Legambiente Lombardia
VALERIA MARCHESI - Arpa Lombardia
ore 10.30 - tavola rotonda:
Governance idrica e azioni per il risanamento del bacino Lambro-Seveso-Olona
Modera: ALESSANDRO DE CARLI - IEFE Università Bocconi
VIVIANE IACONE - Struttura Pianificazione acque, regolazione servizi e garante - D.G. Ambiente, energia e reti di Regione Lombardia
ANTONINO BRAMBILLA - Assessore alla Pianificazione Territoriale e Parchi della Provincia di Monza e Brianza
ANNALISA GUSSONI - Direttore settore attuazione politiche ambientali del Comune di Milano
GRAZIANO MUSELLA - Presidente Amiacque
VITTORIO BIONDI - Direttore Settore Territorio, Ambiente, Energia, Assolombarda
ROBERTO CARIANI - Ambiente Italia

Informazioni e iscrizioni:
Lorenzo Baio - Legambiente Lombardia, l.baio@legambiente.org Tel.: 02 87386480
www.legambiente.org, www.contrattidifiume.it, www.chidiacquaferisce.blogspot.com

Il libro del mese

"Fuori!" di Matteo Renzi editore Rizzoli.

Descrizione: Quanti politici rifiuterebbero una poltrona sicura? Chi mai rinuncerebbe a una carica pubblica servita su un piatto d'argento? Chiunque risponderebbe alla stessa maniera: "Nessuno!". E questo non solo perché gli italiani hanno perso fiducia nella politica, ma - cosa ben più grave - si sono arresi all'idea di non aspettarsi niente di meglio da chi li governa. Eppure c'è chi di fronte ai soliti giochetti dei piccoli e grandi poteri di casa nostra ha saputo dare la risposta più sfacciata: "No, grazie". Matteo Renzi è uno di questi. Alla fine del suo primo mandato come presidente della Provincia di Firenze, gli era stata assicurata la rielezione. Renzi però non ha voluto fare il pollo di batteria e ha deciso di partecipare alle primarie per candidarsi a sindaco di Firenze, senza l'appoggio dei vertici del suo partito, il PD. Le ha vinte, è stato eletto, e oggi è il sindaco più amato d'Italia. Ora vuole darsi da fare per tirare fuori il Paese dal pantano in cui l'ha cacciato una politica vecchia e asfittica. In questo libro racconta come i campi scout gli abbiano insegnato che nella vita ognuno deve prendersi le sue responsabilità, e come su quelli da calcio (dove ha fatto l'arbitro) s'impari che non sempre si ha il tempo di pensare: occorre decidere e fischiare. Ha dimezzato gli assessori in Giunta e raddoppiato l'investimento per l'ambiente. Guarda con orgoglio al passato delle sua città, e pensa in grande al futuro, riflesso negli occhi dei bambini delle scuole che incontra ogni martedì.

NESSUNA ALLEANZA. Sfidiamo la Lega sul Federalismo.

Intervista a Pier Luigi Bersani di Benedetta Ravizza - L'Eco di Bergamo. «Ricordo che sono stato io, negli ultimi mesi, a sollevare il tema di una Lega che dice Roma ladrona e poi vota le leggi per i quattro ladroni di Roma; io ho fatto scrivere i manifesti "Slegati"; io ho fatto votare contro un decreto sulla fiscalità comunale che mette patrimoniali sulle piccole imprese e non c`entra niente col federalismo; io ho detto che il 17 marzo si festeggia» (...)


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Nota del mattino del 18/02/2011

1. FINITA LA RICREAZIONE: RIPARTE LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CON DUE CSM E IL FRENO ALLE INTERCETTAZIONI. MA LA DIFESA DEL PREMIER E’ TUTTA IN SALITA. E NON SI ESCLUDONO ALTRI STRAPPI.
Straordinari per consulenti legislativi e avvocati. Ieri sera, mentre a Palazzo Grazioli si metteva a punto la strategia difensiva in vista della ripresa dei processi in cui è imputato Berlusconi: Mediaset (28 febbraio), Mediatrade (5 marzo), Mills (11 marzo), caso Ruby (6 aprile), al ministero della Giustizia si sono riaccese le luci e sono stati preparati i dossier da sottoporre stamattina al ministro Angelino Alfano. Obiettivo: essere pronti, se così si vorrà, ad aprire la discussione sulla riforma della Giustizia nell‟odierna riunione del Consiglio dei ministri. I temi sono noti: divisone dell‟ordine giudicante da quello requirente (separazione della carriere tra pm e giudici), creazione di due Csm (uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri), riforma elettorale del Csm per contenere il peso delle correnti, interventi sulla Corte di Cassazione, procedure più snelle per invocare la responsabilità civile dei giudici e, dulcis in fundo, forse anche un testo sulla regolamentazione più severa delle intercettazioni telefoniche.
Insomma, come previsto, è finita la ricreazione. Due parole sulla ripresa e, zac, si riprende la strada che davvero interessa il presidente del Consiglio: togliere alla Giustizia le armi per portare a termine i processi contro di lui. L‟Italia e i suoi problemi, la ripresa che non c‟è, l‟occupazione, le famiglie che non arrivano alla fine del mese restano in questo contesto solo l‟oggetto di rapide e facili promesse da sbandierare in televisione. Tanto più che la strategia processuale del premier sta diventando sempre più difficile.
Ieri dalla stessa Corte costituzionale è arrivata un‟informazione che ha fatto gelare gli entusiasmi a palazzo Grazioli, residenza privata di Berlusconi: qualsiasi ricorso per un conflitto di attribuzione in questo caso sarebbe passato dalla Corte Costituzionale alla Cassazione. La strada del conflitto di attribuzione rischia dunque di diventare scivolosa per il premier.
Ma dato che la fantasia e la bravura non fa difetto agli avvocati di Berlusconi (un deputato e un senatore che passano il proprio tempo a cercare cavilli per il premier, anche se poi come parlamentari vengono pagati dallo Stato italiano), oggi si scopre su Il Riformista che potrebbe essere invocato l‟articolo „96 della Costituzione: scaduti i mandati per i quali sono stati eletti, per processare per vie normali il presidente del Consiglio o un ministro per un reato commesso nelle loro funzioni (e cioè Berlusconi che telefona alla Questura di Milano perché convinto che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak) sarebbe necessario il via libera della Camera (dove Berlusconi sta riconquistando a tutti i costi, pezzo dopo pezzo, una maggioranza numerica, per quanto risicata). Solo che Berlusconi non è scaduto. E‟ ancora lì. Facile prevedere dunque altri strappi, altre polemiche.

2. LA STRATEGIA DEL FISCHIO, IL POTERE MEDIATICO, IL POTERE FINANZIARIO, IL CALCIOMERCATO IN PARLAMENTO: LA MACCHINA DELLA SOPRAVVIVENZA GIRA A MILLE. MA NON PER I PROBLEMI DEGLI ITALIANI.
Attirati da ragionamenti politici, ma anche da promesse e accordi molto interessanti, qualche altro senatore e qualche altro deputato stanno tornando verso la maggioranza: uno o due tornano da Fli; un altro dal gruppo misto. Berlusconi è felice. Alla Camera il presidente del Consiglio ha raggiunto solo quota 318, ben lontano dai 325 deputati annunciati, e ancora di più dai 330 che secondo il ministro leghista Roberto Calderoli sarebbero necessari per garantire il passaggio dei decreti attuativi del federalismo in tutte le commissioni parlamentari. Ma non importa: lo sgretolamento anche se parziale del nuovo partito di Gianfranco Fini è una soddisfazione per Berlusconi.
Fini ha accusato il colpo e non lo ha nascosto, ma ha anche avvertito: Fli non si fermerà, perché ha un progetto di lungo periodo e se il risultato del potere mediatico e finanziario di Berlusconi oggi si può vedere nel palazzo, quando si andrà al voto il comportamento degli italiani sarà diverso.
Ma il potere mediatico e finanziario non si esercita solo nel palazzo. In questi giorni è in atto la strategia del fischio, come la chiama Antony Giddens, straordinario orchestratore delle campagne di Tony Blair ai tempi del suo enorme successo. In che cosa consista è presto detto. Lo spiega oggi in un breve testo Massimo Giannini su La Repubblica. “Come insegna Manuel Castells, messaggi e personaggi che non hanno presenza sui media «non esistono».
Questo vale non solo per i leader e per gli amici. È fondamentale anche la «scelta dei nemici». Per questo, alla vigilia di possibili colpi di coda del premier sulla giustizia, la Struttura Delta si muove (Giannini ha soprannominato così il gruppo dei fedelissimi direttori di giornali che lavorano nelle testate che appartengono al premier e non solo, ndr). Dai «tempi scandalosamente lunghi dei processi» alla «vergogna delle intercettazioni»: nell‟opposizione c`è una platea di potenziali interlocutori, con i quali «dialogare». Interviste ammiccanti, elogi sorprendenti, aperture di credito lampanti. Come spiega un esponente del Pdl che conosce i «metodi», su Tg e giornali del network si trovano tracce tangibili di questa tentata «intelligenza col nemico». Non sono «inviti», sono «chiamate». Nulla di improvvisato. E‟ il richiamo in campo avverso: la «politica del fischio», come la chiamava Giddens, non a caso uno degli inventori dello «spin» ai tempi di Tony Blair”.
Come dire: non ci si stupisca se hanno avuto o avranno grande spazio nei tg e sui quotidiani amici del premier (o nemici delle opposizioni) i politici di centro o di centrosinistra che siano critici con le intercettazioni, abbiano simpatia umana per Berlusconi, siano contrari all‟eccessiva enfasi sui processi, siano critici verso il proprio schieramento.

3. APPUNTAMENTO AL BUIO. QUESTA SERA BERLUSCONI INCONTRA BERTONE E BAGNASCO. PORTA SOLDI E PROMESSE, PUR DI AVERE L’ASSOLUZIONE.
Questa sera, all‟ambasciata italiana presso la Santa Sede, Silvio Berlusconi tenterà di inseguire il segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e il presidente della Cei, Angelo Bagnasco (hanno già messo le mani avanti: nessun incontro personale, solo delegazioni a confronto). L‟obiettivo è di ottenere o di far credere di aver ottenuto grazie al silenzio dei due cardinali sul contenuto dei colloqui una sostanziale assoluzione per i peccati veniali commessi. In cambio porterà la promessa di un atteggiamento durissimo nella
prossima discussione parlamentare sul testamento biologico e su tutti i temi di questo tipo, dalla fecondazione assistita alle coppie di fatto. Ma soprattutto soldi (soldi pubblici ovviamente), in parte veri e certi, in parte solo promessi: per esempio, lo sconto dell‟Ici per Chiese ed edifici connessi (federalismo municipale); eventuali commissioni per la gestione della social card (affidata dal mille proroghe alle associazioni caritatevoli private) e promessa del quoziente familiare. Naturalmente quest‟ultima sarà la solita promessa da marinaio, perché il quoziente familiare – anche se corretto per non favorire solo i ricchi e i ricchissimi - costerebbe non meno di 30-35 miliardi di euro: una somma spropositata in un paese dove si chiudono a raffica gli asili nido perché il governo ha ritenuto necessario tagliare qualche milione di euro di spesa.

4. NUOVE INDISCREZIONI DA WIKILEAKS SU ITALIA E BERLUSCONI. MA E’ L’OCSE CHE OFFRE LE NOTIZIE UFFICIALI: SIAMO IL FANALINO DI CODA.
Nuove indiscrezioni dal sito Wikileaks sull‟Italia e su Berlusconi, in particolare sul giudizio che su di lui avrebbe la diplomazia Usa. Le notizie ufficiali però sono più importanti e incontrovertibili. Secondo l‟Ocse, nel quarto trimestre 2010, il Pil dell‟area Ocse è cresciuto solo dello 0,4 per cento, contro lo 0,6 del trimestre precedente. E tra i sette paesi più industrializzati del mondo l‟Italia è il fanalino di coda. «Per tornare a crescere dobbiamo chiedere deroghe alle regole Ue», ha detto il ministro dell‟Economia, Giulio Tremonti. «La Germania le ha avute». Angel Gurria, numero uno dell`Ocse, si è dichiarato convinto invece che la strada da percorrere sarebbe un‟altra: «Fare riforme strutturali,visto che non cis ono molti margini di bilancio».
Due i terreni indicati da Gurria: educazione e innovazione. Proprio dove si è accanito con i tagli il governo del centrodestra.

5. AL VIA LA CONFERENZA NAZIONALE DELLE DONNE DEL PD. UN ALTRO PASSO AVANTI NELLA COSTRUZIONE DELL’ALTERNATIVA ALLA DESTRA.
Dopo le conferenze provinciali e le conferenze regionali, comincia oggi la Conferenza nazionale delle donne del Pd. Circa mille delegate discuteranno a Roma le proposte elaborate nei mesi scorsi ed eleggeranno poi il coordinamento nazionale. E‟ un nuovo, decisivo passo in avanti nella costruzione dell‟alternativa di programma e di schieramento al centrodestra. Oggi aprirà i lavori il presidente del partito Rosy Bindi. Domani li concluderà il segretario Pier Luigi Bersani.
Il Pd si aspetta un contributo determinante da questo appuntamento, che rappresenta il punto di approdo di un lavoro cominciato lo scorso anno e svoltosi lungo tutta l‟Italia. Dalle donne, come hanno anche dimostrato le autonome, straordinari manifestazioni del 13 febbraio, può partire davvero il risveglio dell‟Italia.

6. IL RISVEGLIO DEL NORD AFRICA E DEL MEDIO ORIENTE METTE IN LUCE LA DEBOLEZZA DELLE NOSTRE STRATEGIE ENERGETICHE.
Da Il Sole 24 Ore. “Febbraio 2011. Le piazze della Libia si incendiano L`opposizione rovescia il regime del colonnello Muammar Gheddafi. Il paese precipita nel caos, la produzione petrolifera si arresta. Marzo 2011. La rivolta dilaga in Algeria. Cade il regime del presidente Bouteflika, il paese è in balia dell`anarchia. I giacimenti di gas e petrolio vengono chiusi in via precauzionale. Aprile 2011. L`Esercito egiziano non
riesce a realizzare le riforme promesse, cresce il malcontento popolare. Gruppi estremisti fanno esplodere i vulnerabili gasdotti del Sinai e del resto del paese. E se accadesse davvero? Lo scenario descritto è certamente catastrofista. Altamente improbabile, ripetono gli osservatori. Ma di questi tempi l`ultima cosa di cui ha bisogno la fragile ripresa della economia mondiale è un`interruzione dell`offerta di greggio. E di conseguenza un prezzo del barile che, sospinto dalla speculazione, riprenda a volare. L`offerta mondiale per ora è stabile. Eppure i paesi consumatori non dormono sonni tranquilli. Perché si sa dove è iniziata la rivolta delle piazza arabe - a gennaio in Tunisia - ma non è dato saper quando, dove e come finirà. Leo Drollas, capo economista del Centre for global energy studies (Cges), un`autorità mondiale nel settore, è cauto: «Libia e Algeria hanno prodotto in gennaio rispettivamente 1,56 e 1,26 milioni di barili al giorno. Anche nel peggiore scenario possibile, un`interruzione dell`offerta dal Nord Africa, la capacità di riserva dell`Arabia Saudita potrebbe compensare». Parole che riportano la calma. Ma non per tutti. Ci sono paesi che potrebbero subire danni maggiori rispetto ad altri. E tra questi c`è l`Italia. Secondo i dati dell`Unione petrolifera italiana, anche nel 2010 la Libia è stata il maggior fornitore di greggio con 18,1 milioni di tonnellate”…” La riottosa Algeria di Bouteflika, presidente dal 1999, è il principale fornitore di gas dell`Italia; 22,7 miliardi di metri cubi nel 2009 (secondo i dati dell`Unione petrolifera italiana)”.

ATTIVITA’ IN PROVINCIA DI MB n° 4/’11



Settimana dal 31 gennaio al 4 febbraio 2011
A cura del Consigliere Vittorio Arrigoni.

1)Lunedì 31 gennaio ’11 in Commissione 5 la dirigente del settore Istruzione ci ha illustrato il libro guida "La bussola" utile ai genitori e agli studenti che dovranno scegliere l’indirizzo e la scuola superiore a cui dovranno iscriversi per l’anno scolastico 2011/2012.
La bussola riporta anche gli indirizzi dei corsi di formazione professionale con le relative sedi dei centri di formazione. La guida è stata predisposta come strumento di orientamento formativo per genitori e studenti dalla provincia di MB con la collaborazione della C.C.I.A. e Confindustria di MB e riporta anche i dati dei servizi di trasporto.
2)La sera, a Vimercate si è svolta una interessante riunione sul tema del lavoro e della precarietà a cura dei giovani del PD con la presenza del sen Pietro Ichino, esperto giusvalorista.
Ichino ha sostenuto che la limitata durata del posto di lavoro è legata alla limitata durata dei prodotti e delle aziende, causata dalla frenetica innovazione e dalla concorrenza.
Bisogna superare la precarietà dei contratti di lavoro della metà della popolazione che lavora, rendendo più flessibile anche i contratti degli assunti a tempo indeterminato.
Ma tutti i lavoratori, ha sostenuto il sen. Ichino, dovranno godere di forme di garanzia e di sostegno economico per tre anni almeno, e l’azienda dovrà essere impegnata in una seria attività di outplacement (ricerca del nuovo posto di lavoro) per il lavoratore di cui non ha più bisogno.
Il meccanismo, in uso nei paesi del Nord Europa, presuppone che la situazione economica non sia in crisi e che vi siano posti di lavoro nuovi che sostituiscono quelli che si cancellano.
Le proposte di Ichino sono state in gran parte ben accolte dalla maggioranza della folta platea, ma hanno sconcertato l’altra fetta di pubblico.
3)Martedì 1 febbraio ’11 in Commissione 8 l’assessore Meroni ci ha illustrato lo stato dei lavori della costruzione della nuova sede della Provincia in via IV novembre a Monza.
I lavori proseguono nel rispetto dei tempi previsti dal contratto e risultano terminati i lavori di costruzione dei due piani interrati destinati a parcheggio. I lavori sono a quota zero.
E’ in corso di definizione la progettazione delle facciate che condizionano gli spazi interni, definiscono l’aspetto architettonico e contribuiscono al contenimento energetico dell’edificio.
In Commissione 9 il direttore generale dott. Valtorta ci ha illustrato la tempistica dell’illustrazione ed approvazione del bilancio di previsione 2011 che così si articola: illustrazione del bilancio in consiglio giovedì 27 gennaio, presentazione emendamenti entro venerdì 11 febbraio, avvio sessione di bilancio in consiglio provinciale mercoledì 16 febbraio e proseguimento giovedì 17 e venerdì 18 febbraio 2011.
4)Giovedì 3 febbraio ’11 si è svolto il consiglio provinciale durante il quale io ho illustrato un odg presentato il 14 ottobre 2010 sulla crisi delle industrie H.T. del Vimercatese.
La crisi interessa Bames/sem, Alcatel-Lucent e Numonyx-Micron con motivazioni diverse, ma che getta pesanti nubi sul futuro di queste aziende.
Io ho chiesto che la provincia, in collaborazione con le aziende, le OO.SS. ed i comuni, solleciti gli interventi della Regione Lombardia e del MSE.
Il presidente Allevi ha affermato che la provincia aveva fatto tutto il possibile e che gli impegni previsti dall’odg non erano più necessari. Io non sono stato d’accordo perché la situazione delle aziende è ancora critica ed i loro problemi non sono stati risolti.
Alla fine ho ritirato l’odg con l’impegno della maggioranza e dell’opposizione a definire un odg unitario sulle azioni ancora da svolgere per tentare di porre rimedio ad una situazione industriale ed occupazionale critica per le industrie e per i lavoratori H.T. del Vimercatese.
Il consigliere Poletti (PD) ha illustrato poi un suo odg con cui chiedeva la predisposizione di un Piano provinciale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro basato su tre cardini: contratti di appalto più trasparenti, corsi di formazione sulla sicurezza per le scuole superiori e per i lavoratori e coordinamento sistematico degli enti preposti alla sicurezza.
Il centro destra ha ritenuto necessario un piano sistematico perché a loro avviso la provincia aveva già fatto molto su questo tema. L’odg è stato sospeso con l’intento di predisporre un nuovo testo che tenesse conto delle diverse posizioni, ma che potesse comunque impegnare la provincia su questo importante tema.

Vimercate, 15 febbraio 2011
AV

ATTIVITA’ IN PROVINCIA DI MB n° 5/’11



Settimana dal 7 al 11 febbraio 2011
A cura del Consigliere Vittorio Arrigoni

1)Lunedì7 febbraio le Commissioni 6 e 7 hanno visitato il museo del territorio MUST di Vimercate. Il dott Angelo Marchesi ci ha fatto da guida durante una visita molto interessante nella storia e nell’ambiente sociale, storico e culturale del Vimercatese.
Il MUST è stato realizzato, con una spesa di circa 500.000 euro, nell’ala sud di Villa Sottocasa, acquistata dal comune nel 2001. Il museo raccoglie ed espone reperti archeologici, quadri, statue, documenti storici e fotografie di grande interesse e valore.
Il MUST è entrato con forza nella ristretta famiglia dei musei della provincia di MB costituita dal Museo del Duomo di Monza, del museo di arte moderna di Lissone e dal museo di Biassono.
I consiglieri intervenuti hanno apprezzato il museo per la qualità delle opere esposte e per come è ben organizzato.

In Commissione 5 alcuni rappresentanti delle Associazioni dei Rifugiati dalla Dalmazia, in vista della Giornata del Ricordo del 10 febbraio p.v., ci hanno illustrato il significato della giornata che vuole, come auspicato dal Presidente Napoletano, ricordare i martiri italiani uccisi nelle foibe del Carso verso la fine della 2° guerra mondiale.
In quel periodo i partigiani comunisti di Tito uccisero migliaia di persone che avevano l’unico torto di essere italiani, fossero o no fascisti, scaraventandoli ancora vivi nelle foibe, come reazione alle angherie subite sotto il dominio fascista, ma anche con l’intento di fare pulizia etnica. Attitudine ampiamente confermata con la dissoluzione della Yugoslavia comunista.
Bisogna saper superare l’analisi ideologica dei fatti sia della destra, che esalta i massacri e l’esodo degli italiani dell’Istria, sia della sinistra comunista che tende a nascondere i fatti o a giustificarli in qualche modo. Ma i fatti storici stanno emergendo e dobbiamo prendere coscienza dei misfatti compiuti dai fascisti prima e dai partigiani di Tito poi e del totale silenzio che ha accompagnato per 60 anni questo disastro umanitario.

2)Martedì 8 febbraio ’11 in Commissione 9 ho illustrato i prossimi programmi di lavoro della commissione che riguarderanno l’approfondimento del controllo di gestione ed il controllo dei bilanci delle società partecipate dalla Provincia.
A questo si aggiungeranno la discussione ed approvazione del consuntivo di bilancio ’10, le variazioni del bilancio ’11 e la verifica degli equilibri del bilancio stesso.

3)Giovedì 10 febbraio ’11 il gruppo consigliare del PD ha presentato in conferenza stampa la propria proposta per la discussione del Bilancio di previsione ’11 che prevede uno spostamento di circa 2,3 milioni di euro di stanziamenti per finanziare iniziative nei settori delle politiche sociali, del sostegno alle imprese e alle famiglie in difficoltà, dell’ambiente, dei trasporti e della cultura.
Per raggiungere questo obiettivo sono stati predisposti 1.638 emendamenti e 104 ordini del giorno.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il capogruppo Domenico Guerriero, il segretario provinciale Gigi Ponti e tutti gli altri consiglieri provinciali PD.
Nel consiglio provinciale di Giovedì 10 febbraio ’11, dopo alcune comunicazioni ed interrogazioni si è passati a completare la procedura di approvazione dell’odg sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ stato approvato un testo di odg che prevede l’impegno della provincia per potenziare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro presso le scuole superiori ed i centri di formazione professionali, nonché verso i lavoratori frequentanti corsi di riqualificazione professionale.
La Provincia si coordinerà periodicamente con gli organismi preposti alla diffusione delle norme in materia di sicurezza, al controllo dei cantieri e dei luoghi di lavoro.

Vimercate, 18 febbraio 2011 - AV

Sulbiate per i 150 anni dell' Unità d'Italia.


La BIBLIOTECA di Sulbiate in collaborazione con Proloco Sulbiate
nell’ambito dei festeggiamenti
per i 150 anni dell’Unità d’Italia organizza:


-Visita guidata a BERGAMO ALTA la Città dei Mille

Domenica 27 febbraio 2011

termine iscrizioni 20 febbraio

Visualizza i dettagli


-Visita guidata ai NAVIGLI di MILANO

Domenica 27 marzo 2011termine iscrizioni 20 marzo

Visualizza i dettagli


-Milano, passeggiata dai GIARDINI PUBBLICI a Piazza SAN BABILA

Domenica 15 maggio 2011

termine iscrizioni 30 aprile

Visualizza i dettagli

Questa sera a BURAGO terza sessione del Workshop "Officina della Politica e dell'Amministrazione locale sostenibile." Rete Circoli PD est Vimercate.



Lettera del 11/02 a PDL e Lega Nord di Sulbiate del Segretario del Circolo PD.

Questa è la lettera inviata per e-mail l' 11 Febbraio 2011 al sig. Dionigi Canobbio LEGA NORD, ed al sig. Luca Sanità PDL, di Sulbiate in cui Segretario/Coordinatore del Circolo PD di Sulbiate Maurizio Sarchielli, chiedeva di condiviere un documento da indirizzare al COAP, alla Giunta ed ai livelli superiori dei rispettivi partiti, provinciale e regionale, in cui congiuntamente le tre rappresentaze politiche partitiche del paese dichiaravano di sostenere ed approvare l'azione del comitato cittadino.
Si chiedeva, in buona sostanza, un comune atto politico, funzionale, secondo le intenzioni del Circolo PD di Sulbiate, a dare ancora più forza alla richiesta di incontro avanzata dal Coap al Presidente Formigoni.

per ingrandire e leggere cliccare sulla lettera.




Da un confronto verbale telefonico avuto ieri sera con il Sig. Sanità PDL, che parlava dopo essersi confrontato con il sig. Canobbio LEGA NORD, pubblichiamo la risposta ricevuta:

Lega Nord
e PDL di Sulbiate non hanno accolto l'invito in tempo utile, (prima che il COAP inviasse le lettere alla Presidenza della Regione Lombardia)perchè ritengono di aver già manifestato il loro sostegno, sia partecipando con la loro presenza ai banchetti del 06/02/'11 sia rispodendo per iscritto direttamente al Coap, sia approvando la mozione presentata dalla Maggioranza Lista civica SI in C.C.- Dichiarazione di voto del 14/01/'11, firmata dal Capogruppo Luca Sanità, che chiedeva di dare mandato alla Giunta "a svolgere tutte le azioni possibili per la difesa del territorio sulbiatese."

E' utile, ricordare infatti, che nella Dichiarazione di quel Consiglio Comunale si può leggere che: "...la lista Progetto Territorio ha sempre portato avanti, negli anni e nel proprio piccolo, il difficile lavoro di tutelare il territorio, e visto che, molto spesso in modo silenzioso e fuori dai riflettori, le stesse realtà che compongono la nostra lista(n.d.r.PDL/LEGA/COMUNE APERTO), continuano a portare avanti questo lavoro nelle prorpie diverse sedi, pur consci di non poter sempre fare andare le cose come vogliamo, esprimeremo voto favorevole al presente ordine del giorno".

L'unico politico di un certo rilievo istituzionale e di governo, che potrebbe contribuire a risolvere la nostra situazione, e che si è espresso palesemente a nostro favore, anche se in modo informale, rilasciando dichiarazioni a M. Dozio del Il Giorno, è il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi. Qui il post in cui ne diamo comunicazione.

post correlato: La Comunità di Sulbiate, unita, chiede di incontrare Formigoni.


Intanto il PD di Sulbiate ha già pubblicato in data 10/02/2011 il seguente post:
Il documento formale di condivisione e sostegno del Gruppo Provinciale del PD di Monza e Brianza al documento del COAP.

Ripresi gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Italia impreparata all'emergenza.



Il 12 febbraio 2011 in una seduta del Consiglio dei Ministri durata pochi minuti il Governo ha decretato lo stato di emergenza umanitaria dopo i continui sbarchi di cittadini maghrebini, soprattutto tunisini, sulle coste siciliane.

Dopo quattro giorni senza sbarchi sull'isola ieri sera è approdato un peschereccio con 24 persone.

Sono già 2000 le persone stipate nel centro che si cerca di alleggerire con ponti aerei e navali mentre cresce la tensione tra i tunisini per l'ipotesi che possano essere rimpatriati.

Per Livia Turco, responsabile immigrazione del Pd, “lo stato d’emergenza proclamato
dal Consiglio dei ministri è un atto dovuto, la scelta del Cdm è corretta anche se quando la stessa misura veniva presa dal governo di centro sinistra erano sempre pronte le critiche dei falchi”.

Ed ha aggiunto: “Naturalmente occorre fare molto altro: noi chiediamo garanzie per una adeguata accoglienza, il coinvolgimento degli Enti locali e del volontariato e la riapertura di una struttura efficiente come quella di Lampedusa, chiusa per motivi incomprensibili. Ma lo sforzo che chiediamo ai ministri Maroni e Sacconi è anche di altro tipo: accettino che gli sbarchi, che non sono né di destra né di sinistra, non possono finire perché questo è il loro desiderio”.

Anche don Stefano Nasi, parroco di Lampedusa, chiede al governo la riapertura del Cie: “Il ministro Maroni - ha detto all’Adnkronos- non può lasciare centinaia di immigrati arrivati nelle ultime ore, infreddoliti, sulla banchina del molo”.

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