Assistiamo oggi all’esplosione della dimensione
comunicativa della Rete, ma siamo ancora alla ricerca di strumenti e modelli per un’esplicitazione delle sue potenzialità partecipative nel campo educativo.
Nel ricorso ai nuovi strumenti offerti dalla Rete prevale il “network
comunicativo”, che risponde al bisogno di restare in contatto con i
propri conoscenti attraverso una continua serie di piccoli messaggi,
recanti l’espressione immediata di pensieri e la condivisione di
emozioni. Per la ricerca, per l’educazione e per ogni aspetto della vita
sociale, abbiamo bisogno invece di approdare ad un “network
cooperativo”, a spazi d’interazione che con la loro stessa struttura
comunichino cooperazione al risultato: una struttura che superi il
presente emozionale e conquisti un tempo esteso dove trovino spazio
anche la narrazione e la riflessione.