2 dicembre 2018

Apocalisse, devastazione, incubo

di Chiara Tintori-Aggiornamenti Sociali

Sono solo alcuni dei termini con i quali si è cercato di definire quello che il maltempo ha riservato al nostro Paese negli ultimi sette giorni: dalla Liguria al bellunese, dalla provincia di Palermo al Trentino, e non solo, abbiamo assistito a distruzione, a interi insediamenti abitativi cancellati. E a morte. Sì, nel 2018 in Italia si muore per il maltempo.

Piogge di estrema intensità associate a venti fortissimi ci hanno riservato scene che fino a qualche tempo fa erano sporadiche. Ora la frequenza di tali eventi metereologici estremi è aumentata; siamo spettatori e vittime di una natura che ha perso il suo equilibrio. Stiamo assistendo all’effetto valanga, lo sregolamento dell’ecosistema è entrato in progressione geometrica. E ne paghiamo le conseguenze. Ma c’è poco di fatale in quello che accade, perché trascurare la pulizia dei letti dei fiumi, costruire laddove non sarebbe opportuno, e più in generale abdicare alla gestione del territorio è sola ed esclusivamente responsabilità umana.