2 novembre 2011

Decolla la manifestazione del 5 novembre a Roma: "Già pronti 14 treni speciali, due navi, 700 pullman".

Bersani:"Tutti in piazza in nome del popolo italiano per la ricostruzione del paese". Parleranno anche Hollande e Gabriel. Concerti di Vecchioni e Marlene Kuntz.



La manifestazione nazionale indetta dal partito democratico per sabato 5 novembre in piazza San Giovanni a Roma si annuncia come un gradissimo appuntamento popolare. Già prenotati 14 treni, due navi, oltre 700 pullman. Il Pd sta predisponendo tutto affinché la manifestazione sia una festa della democrazia, aperta a tutti, per lanciare le proposte dell’alternativa alla destra e per avviare la ricostruzione democratica, sociale ed economica del paese.

Sarà anche l’occasione per ridare a piazza San Giovanni il posto che merita nella storia dell’Italia repubblicana, come luogo simbolo delle grandi manifestazioni democratiche.

Insieme al segretario Pier Luigi Bersani, sul palco ci saranno il candidato alle presidenziali francesi François Hollande e il presidente della Spd tedesca Sigmar Gabriel a testimoniare anche concretamente il comune cammino dei progressisti europei in vista delle elezioni che impegneranno diversi paesi e che potranno riportare l’Europa fuori dalle secche dove è stata condotta dai governi delle destre.

In piazza San Giovanni vi saranno, tra gli altri, i concerti di Roberto Vecchioni e dei Marlene Kuntz. “Il nostro intento – dichiara Bersani - è di riunire tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese per avviare insieme una ricostruzione democratica, sociale ed economica dell’Italia. Il nostro è un grande paese. Gli italiani sono un grande popolo. Abbiamo le risorse per riprendere il cammino che ci spetta, per riconquistare la dignità che meritiamo, per riprenderci il nostro futuro di donne e uomini, di persone libere, serie, capaci. Per realizzare questo obiettivo c’è bisogno di uno sforzo corale. Per questo chiediamo a tutti di venire in piazza con noi, alle diverse associazioni impegnate nella società, ai movimenti civili, a coloro che hanno a cuore il futuro degli italiani. L’appuntamento del 5 novembre in piazza San Giovanni, luogo simbolo della democrazia nelle storia repubblicana, sarà una festa di popolo, aperta alle donne e agli uomini che desiderano manifestare il proprio impegno. Le donne italiane, come sta accadendo anche in altre aree del mondo, a cominciare dalla sponda Sud del Mediterraneo, hanno mostrato chiaramente, con la propria mobilitazione, di essere uno dei pilastri fondamentali del cambiamento della società. A loro si rivolge il Pd e così pure a tutti gli uomini che hanno a cuore il futuro nazionale”.

Attanasio tacchino vanesio. By Virus

Commento alle ultime dichiarazioni
dello Stucchi al Giornale di Vimercate.


In questi drammatici momenti che gravano sul nostro paese e sul futuro di tutti noi, può sembrare fuori luogo un nuovo intervento ironico di Virus.

Ma, non possiamo astenerci dalla sua pubblicazione perchè alle gravi dichiarazioni del Sindaco di Sulbiate, pubblicate nell'ultimo numero del Giornale di Vimercate, si può solo rispondere con intelligenza e simpatica ironia.


Buona lettura.


Tra le tante stupidaggini virgolettate che l’articolo del “Giornale di Vimercate” riporta come proferite dallo Stucchi una sola merita qualche parola: “Il partito democratico non sa cosa fare perché ha paura di andare alle elezioni con me o senza di me, la nostra lista civica sarà molto difficile da sconfiggere poiché nessuno di loro ha capacità amministrative e persone in grado di contrastare gli attuali amministratori.”


Io, Virus:

  • Dopo aver verificato la sconfitta personale del sindaco sulla questione della galleria e quanto le sue promesse si siano rilevate campate per aria anche per l’inconsistenza della sua capacità di influenzare decisioni prese senza una sua consultazione.
  • Dopo aver verificato il disinteresse del sindaco per il nostro territorio andando persino a considerare la possibilità di realizzare un Outlet.
  • Dopo aver verificato l’incapacità del sindaco ad un rapporto dialettico e democratico concretizzato con l’estromissione dei consiglieri del PD dal gruppo di maggioranza.
  • Dopo essere stati scandalizzati dal suo oltre misura insistente tentativo di convincere tutti i consiglieri della bontà per Sulbiate del piano viabilistico di Andromeda relativo all’accesso al paese.
  • Dopo aver toccato con mano, come non ci siano stati scrupoli nel non dire “tutta la verità” durante un consiglio comunale nel tentativo di condizionare il risultato di una votazione.
  • Dopo aver costatato come l’attuale amministrazione di Sulbiate sia “isolata” e non “ben vista” dalla amministrazioni dei paesi del territorio.
  • Dopo aver osservato come il Piano d’Azione per l’ Energia Sostenibile sia stato raffazzonato all’ultimo istante.
  • Dopo aver giudicato che nulla è stato fatto per porre un sollievo ai gravi disagi che la crisi internazionale sta avendo sui cittadini.

e ben consapevole della mancanza di esperienza amministrativa, vi garantisco (perché anche io ci bazzico al circolo) che il circolo PD può fare solo di meglio, e questo in verità è un obbiettivo molto molto facile, addirittura banale da ottenere e alla portata di molti.

Virus è fiero che il PD abbia contribuito a impedire alcuni dei disastri ricordati. E’pure orgoglioso che il circolo abbia coinvolto i cittadini su questioni come Pedemontana e Beni comuni.

Sicuramente democrazia, ambientalismo, attenzione ai problemi sociali e del lavoro sono questioni profondamente impresse e care in tutti i miei amici del PD.

Le competenze tecniche, dal Sindaco chiamate “capacità amministrativa” sono la cosa più banale da colmare sia con le professionalità presenti sia perché alle spalle abbiamo un solido e organizzato partito.

Figurarsi se il PD ha timore delle elezioni, è l’unico partito che con le primarie se le fa anche in casa. Secondo me si tratta di valutare il momento più opportuno ed efficace per agire.

Ora, caro Sindaco, pensa a lavorare in accordo al programma invece di fantasticare polemiche inutili e di gonfiarti con i giornalisti come un tacchino.... la settimana prima di Natale.



by Virus



post correlato

post correlato: La lettera che non c'è.

post correlato: Quelli di Cremona di Sulbiate. By Virus.

Napolitano: "Subito decisioni condivise".


"In un momento così critico improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci".

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dinanzi all'ulteriore aggravarsi della posizione italiana nei mercati finanziari, e alla luce dei molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata, considera ormai improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee. Il Presidente del Consiglio gli ha confermato il proprio intendimento di procedere in tal senso. Dal canto loro, diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione gli hanno manifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all'aggravarsi della crisi. Nell'attuale, così critico momento il paese può contare su un
ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva.

Fonte sito Presidenza della Repubblica.

E. Letta: "Non c'è più tempo. Governo d'emergenza adesso subito".


Intervista a E. Letta dell'Unità di M. Zagarelli.


“A nome del partito lancio un appello: non c`è più tempo, oggi (ieri per chi legge, ndr) è stata una giornata drammatica per l’Italia e non per cause esterne, stavolta. Berlusconi deve fare un passo indietro, dobbiamo dare vita a un governo di emergenza, adesso, subito”. Enrico Letta, vicesegretario del Nazareno parla soprattutto al Pdl, “alle persone serie che ci sono in quel partito”, perché “o si fa un nuovo esecutivo o il Paese non riuscirà più a sollevarsi”.

Letta, i mercati non si fidano della lettera di Berlusconi, voi tornate a chiedere le dimissioni del premier. Tutto come un mese fa. Siamo sempre allo stesso punto?

“No, non siamo allo stesso punto. Il record negativo registrato oggi è doppiamente negativo: è la terza volta che viene raggiunto in tre mesi. Con una differenza: finora era dovuto a eventi esterni – come la bocciatura del debito pubblico da parte di Standard & Poor`s e Moody`s – stavolta invece avviene 48 dopo che il governo ha scritto all`Europa cose che avrebbero dovuto tranquillizzare. La risposta del mondo economico e dell’Europa stessa è stata che non si fidano più”.

Ma i governi cadono in Parlamento.

“Lo so bene, ma qui siamo di fronte a una situazione di una tale gravità che la maggioranza non può fare finta di niente. Credo che mercoledì, un governo di emergenza e dare la disponibili a sostenere un esecutivo di transizione. Dobbiamo parlare chiaramente con quanti nel centrodestra sono ormai convinti che la situazione non si tiene più. La speculazione ormai colpisce non soltanto i titoli di Stato a lungo termine ma anche quelli a breve termine”.

Vale a dire che le due manovre d’estate sono andate in fumo?

“È esattamente così. Il costo della sopravvivenza di Berlusconi a Palazzo Chigi ha già mangiato buona parte delle manovre fatte fino ad ora”.

L’Italia registra uno dei livelli più bassi di occupazione in Europa e il tasso di disoccupazione giovanile è schizzato al 29%. Non è che siamo già con un piede nel precipizio?

“Questi sono i due problemi che un governo di emergenza deve affrontare concentrandosi su due grandi obiettivi: abbattimento del debito pubblico e lavoro per i giovani. I dati di oggi (ieri per chi legge, ndr) sui mercati e sulla disoccupazione, che è cresciuta di due punti netti, ci indicano con chiarezza che non possiamo permetterci la risposta che dà questo governo. Non possiamo sentirci dire che sono crollate tutte le borse, perché il crollo dello spread è solo italiano, così come l`aumento della disoccupazione”.

E qui arriviamo alla riforma del mercato del lavoro. Ichino rilancia la sua proposta. Il governo la cita come fonte di ispirazione da adottare, il Pd risponde che la sua posizione è un`altra. Letta, lei come la pensa?

“Io penso che negli ultimi tre mesi sono avvenuti tali e tanti cambiamenti che le priorità oggi sono molto più drammatiche di quando abbiamo adottato delle decisioni durante le tre Assemblee nazionali, lavoro di cui io vado molto fiero, ma che oggi va rivisto”.

Ne va fiero ma le conclusioni non vanno più bene?

“Vanno aggiornate alla luce delle priorità di oggi”.

E quali sono le priorità?

“Sicuramente non è una priorità agevolare i licenziamenti, tanto per essere chiari. L`agenda che aiutino a far partire l’occupazione soprattutto giovanile. La crisi ha cambiato le priorità e la ricetta di questo governo non è quella giusta, per questo abbiamo bisogno di un nuovo governo che faccia interventi a tutto campo.

Letta, parla ai frondisti del Pdl?

“Non solo gli parlo, gli lancio un appello: basta tentennare, il Paese ha bisogno di un esecutivo di emergenza forte, altrimenti affonda. Dobbiamo rispondere al drammatico avvitamento della crisi, perché questi dati economici costano alle famiglie italiane, agli imprenditori e ai lavoratori”.

Che mi dice della lettera di Montezemolo e le sua proposta di un esecutivo di salute pubblica?

“Penso che sia un fatto molto positivo, che avrà conseguenze anche nel centrodestra. E una iniziativa di grande responsabilità”.

Passiamo al Pd e alla Leopolda di Matteo Renzi. Lei, vicesegretario, spesso viene indicato come uno dei suoi sostenitori. E vero? Vorrebbe il sindaco di Firenze alla guida del Paese?

Sono convinto del fatto che oggi la nostra agenda e i nostri obiettivi devono essere quelli di allargarci e non restringerci, ce lo dicono i sondaggi. Dobbiamo riuscire a coprire un vasto campo. Il Pd è un partito di centrosinistra che deve essere competitivo a sinistra con Vendola e al centro con il Terzo Polo e con il Pdl stesso. Credo che l`apporto di Matteo per questo obiettivo sia molto importante. Detto questo però non bisogna mai dimenticare che siamo tutti sulla stessa barca e quindi se qualcuno piccona si può affondare.

Però Renzi qualche picconata l`ha data in questi giorni. O no?

“Ripeto: si deve contribuire alla crescita del Pd, non si può picconare la barca, perché soprattutto adesso sotto elezioni non è che se ne ricostruisce un’altra. Ci vuole buon senso per aiutare il segretario a tenere insieme tutto il partito e prepararci per vincere la sfida. Sabato ci sarà una grande manifestazione, sarà un momento di unità nazionale, europeo e internazionale perché verranno leader tedeschi, francesi e cileni che sono e saranno sempre più il nostro riferimento per dire al mondo che c’è un’Italia di cui ci si può fidare”

Il rischio non è che qui, in Italia, non veniate vissuti come un’alternativa credibile? Il Pd in questi giorni è stato descritto come un partito diviso in decine di correnti, che litiga a distanza e si spacca ogni giorno un po’ di più.

“Il Pd è un partito che discute al suo interno anche se certa stampa preferisce raccontare di divisioni e spaccature”.

Vuole forse dire che non è vero?

“Dico che raccontarci come un partito spaccato è lo sport nazionale. Colgo l’occasione di questa intervista per annunciare che a dicembre faremo un`iniziativa che vedrà protagonisti i giovani che si sono incontrati a l’Aquila, Bologna e Firenze. Saranno ‘i tre giorni della ricostruzione’, useremo come modello una città con la piazza principale e i suoi quartieri. Nella piazza principale ci saranno i discorsi di presentazione del programma, ogni quartiere sarà legato ad una parola e in ogni quartiere si svolgeranno iniziative con dirigenti di partito, amministratori e tanti “esterni” per declinare i contenuti della parola”.