4 giugno 2016

Festa della Repubblica

Benigni: "La nostra Costituzione è la più bella del mondo, ma si può cambiare per avere le riforme"Intervista di Ezio Mauro a Roberto Benigni

Roberto Benigni, lei sa cosa avevano votato suo padre e sua madre al referendum che chiedeva ai cittadini di scegliere tra repubblica e monarchia, il 2 giugno di settant'anni fa?

"Due contadini socialisti come loro cosa potevano votare? Repubblica, naturalmente. Ne abbiamo parlato molte volte, in casa. La sera prima, mio padre disse a mia madre: ma tu, vuoi votare per il re, che sarà uno e uno solo, o per la Repubblica che ci farà diventare tutti re? Non ebbero dubbi, e non si sono mai pentiti".

Si ricorda che qualche anno fa, a proposito di pentimento, si tentò di abolire tranquillamente la festa della Repubblica?
"Certo, fu quel galantuomo repubblicano - è il caso di dirlo - di Carlo Azeglio Ciampi a reintrodurre la festa. Abolirla? Una cosa da matti, come segare la base del monumento allo Stato. Anzi, come se la Chiesa, per non intasare le festività di fine anno, cancellasse il Natale".

Se è per questo, la destra qualche anno fa tentò anche di abolire il 25 aprile, lo sa?
"Non ci volevo credere. È la data fondamentale della democrazia ritrovata, da quel giorno è nata la libertà di tutti, per tutti, da qualunque parte venissero. Sarebbe stato come cancellare la storia, è impossibile. Eppure ci hanno provato. Già questo ci dice che anni abbiamo vissuto. E ci dovrebbe risvegliare un po' di passione in più per questa nostra Repubblica".