31 agosto 2011

Manovra: è solo un grandissimo caos.

Il titolo di questa mattina della Padania non era certamente ben augurale per la credibilità di questo Governo e la sorte della manovra bis.

In poco meno di 24 ore le "unanimi determinazioni" del vertice di Arcore, che avevano soddisfatto tutti, Tremonti, Bossi, e Berlusconi, sono state nuovamente rimesse in discussione:



Incredibile ma la manovra dopo il vertice PDL/Lega
di questa mattina è cambia ancora!


IL Governo dopo la valanga di contestazioni giunte dal web, dai sindacati e dall'interno della stessa maggioranza, ha dovuto fare una brusca e schizofrenica marcia indietro per escludere la norma che prevedeva di non poter più considerare gli anni di laurea e l'anno di leva dal calcolo della pensioni.

Mistero su dove saranno trovate le compensazioni.

Si parla di un possibile aumento di un punto dell'IVA, provvedimento che nel precedente vertice avevano deciso di evitare anche perchè, si dice, non gradito dal Ministro Tremonti.

Segnaliamo che, secondo calcoli tecnici, mancavano già all'appello, ancora prima di quest'ultimo ripensamento, per far quadrare i saldi, dai 4 ai 5 miliardi.

Cosa penseranno di noi in Europa e nel mondo?

Il comunicato stampa di Stefano Fassina, responsabile economico PD: clicca qui


Domani al via la Festa Democratica Provinciale delle Federazioni di Lecco e di Monza e Brianza.


Domani 01 settembre 2011, presso la fiera di Osnago alle ore 19,00 inaugurazione della Festa Democratica interprovinciale (Lecco - Monza Brianza), con il Segretario Regionale PD Lombarida Maurizio Martina.

La festa terminerà l' 11 settembre.
Clicca qui per conoscere i primi appuntamenti.


Di seguito il calendario di tutti i concerti.

cliccare sull'immagine per ingrandire.



Quelli che si sono salvati perchè si sono nascosti - Berlusconi & C.

La prescrizione è sempre rinunciabile da parte dell'imputato.

Filippo Penati se non sarà scagionato pienamente dalle indagini rinuncerà.

Nella destra che non rinuncia alla prescrizione il Presidente del Consiglio non è solo ma in buona compagnia.



Berlinguer: le regole morali del PD.
clicca qui

Penati non si nasconderà dietro la prescrizione.


Il testo della lettera che Filippo Penati ha inviato alla Direzione Provinciale del PD di Milano.


Sono completamente estraneo ai fatti che mi vengono contestati. L’ho già ripetuto tante volte ma anche oggi voglio ripartire da qui. Non ho avuto in passato, e non ho oggi, conti all’estero o tesori nascosti. Non ho preso denaro da imprenditori e non sono mai stato il tramite dei finanziamenti illegali ai partiti a cui sono stato iscritto.
Sono cresciuto, e con la mia famiglia ho vissuto, dove sono nato. Ciò che possiedo è il frutto del lascito di mio padre, morto 12 anni fa, e del mio lavoro. Sono cresciuto in un contesto sociale popolare, dove i valori e l’etica del lavoro erano e sono fondamentali. Non mi sono mai discostato da quello stile di vita sobrio e concreto e da quel modo di pensare, per cui, prima di ogni altra cosa devi sempre, chiederti se hai fatto fino in fondo il tuo dovere. Questo non l’ho mai dimenticato anche quando incarichi e compiti mi hanno portato altrove . Non ho mai, in tanti anni di vita amministrativa, compiuto un solo atto che fosse contrario al perseguimento del bene pubblico. Ho dedicato alla politica tanto impegno e passione e, soprattutto, tanto tempo, spesso sottratto alla famiglia; la politica mi ha ripagato generosamente, dandomi tante soddisfazioni. Credo di essere stato, e lo dico senza falsa modestia, un buon amministratore, come più volte mi è stato pubblicamente riconosciuto anche dai miei avversari politici. Ho fatto prima l’assessore e poi il sindaco di Sesto San Giovanni e ciò è avvenuto in una fase storica di passaggio per la città. Ho lavorato sin dalla mia elezione a sindaco nel ‘94 per unire a Sesto l’operaismo storico della sinistra con il cattolicesimo sociale, divisi in politica, ma vicinissimi nell’impegno sociale comune. Insieme a tanti altri abbiamo superato divisioni e unito le forze per governare al meglio il passaggio dal mito della città fabbrica verso un futuro ancora da costruire. Come sindaco ho avuto la responsabilità, ma anche il grande privilegio, di guidare l’amministrazione comunale nel momento cruciale, con la chiusura definitiva delle acciaierie Falck e quindi i passaggio verso una nuova identità cittadina. Ho l’orgoglio di aver lasciato dopo otto anni da sindaco una città non ripiegata sulla sua storia e mortificata dalla fine del mito, ma protesa positivamente verso il suo futuro e ho contribuito a orientare la comunità sestese a vivere il cambiamento con speranze e aspettative positive. L’esperienza amministrativa sestese è stata il punto di partenza per tutti gli altri incarichi politici che ho ricoperto successivamente, incarichi anche nazionali ma per me meno significativi di quell’esperienza straordinaria , oltre che politicamente , anche umanamente. Sono grato alla politica che ha ripagato il mio impegno, consentendomi di raggiungere successi personali anche importanti. Con la politica, però, non mi sono arricchito. Non ho mai inteso il mio impegno politico come il mezzo per arricchirmi. Così è stato per tutta la mia vita. Ho ricordato gli anni in cui sono stato sindaco perché l’inchiesta giudiziaria che mi vede indagato fa riferimento ai primi anni 2000 e a fatti e a vicende successive a quel periodo, oggetto di indagine da parte della stessa Procura di Monza e anch’esse non mi riguardano. In queste settimane ho più volte dichiarato che le ricostruzioni degli avvenimenti indotte dalle dichiarazioni dei due imprenditori, a loro volta inquisiti, che mi accusano sono false e parziali. I fatti parlano più delle calunnie di Pasini. Con la giunta e con la maggioranza di sinistra, uscita vincitrice con la mia elezione del 94, ci eravamo immediatamente posti l’obiettivo di approvare il Piano regolatore generale, la cui proposta avevamo ereditato dalla precedente giunta guidata da Fiorenza Bassoli. Proprio sul piano regolatore avvenne la rottura della storica alleanza tra le forze di sinistra, che dal dopoguerra avevano retto ininterrottamente il governo della città. Una proposta di piano regolatore, quello della giunta Bassoli, importante e rigorosa, che era il frutto di un lungo dibattito, che aveva impegnato per più di un decennio le forze politiche e sociali cittadine e che approvammo in consiglio comunale in tempi rapidi. Con gli altri sindaci del nord Milano costituimmo l’Agenzia pubblica per la riconversione dei siti ex industriali, al fine di dare risposte occupazionali alla chiusura delle grande industria, avviando così, un percorso innovativo che vedrà impegnate oltre che le istituzioni anche le parti sociali e la Camera di commercio e che portò nel giro di pochi anni, alla realizzazione per iniziativa pubblica di un distretto di piccole e medie imprese. Quando Pasini nel 2000/2001 acquistò le aree del gruppo Falck, questo scenario è consolidato. Pasini trovò le scelte urbanistiche già compiute e il nuovo piano regolatore operativo da tempo. Questi sono i fatti incontestabili e non esiste e non è mai esisto , come si è detto, alcun “sistema Sesto” che sarebbe durato o durerebbe per oltre 15 anni. Nella primavera del 2002 diventò sindaco di Sesto Giorgio Oldrini conseguendo uno straordinario successo elettorale con oltre il 60% dei consensi. E io condivido le sue recenti affermazioni, per cui solo un cretino poteva pensare che, dare del denaro a me avrebbe potuto significare avere dei benefici da Oldrini. Quello fu il periodo storico, il contesto sociale e la stagione amministrativa a cui fanno riferimento i fatti che mi vengono contestati dalla Procura di Monza. Sono queste le grandi sfide e le grandi ambizioni che, non solo la politica, ma un’intera comunità sestese affrontò e che oggi due imprenditori, con il malanimo derivato dai loro insuccessi, stanno offuscando. Il GIP non ha creduto alla tesi sostenuta dai miei accusatori che si sono proclamati vittime di concussione e ha derubricato i fatti nel reato di corruzione. Reato che, per quanto riguarda le mie accuse, è prescritto perché, appunto, fa riferimento a presunti episodi di 10 anni fa. Nelle ricostruzioni apparse sulla stampa indotte dai due imprenditori che mi accusano, ci sono evidenti incongruenze e falsità. Ad esempio, quando Di Caterina asserisce di avermi anticipato fino al 1997, somme per oltre 2 miliardi di lire che gli sarebbero state restituite nel 2001 dalla tangente di Pasini versata su un suo conto in Lussemburgo. C’è da chiedersi come avrebbe fatto Di Caterina a sapere molti anni prima che Pasini avrebbe comprato le aree Falck con un’operazione così grande da poter sostenere tali esborsi. Se sono passati ben 10 anni e i reati si sono prescritti ciò è avvenuto perché il mio accusatore Pasini ha aspettato tutto questo tempo prima di dichiararsi vittima di concussione. In tutto questo tempo ha trovato il modo non solo di continuare a fare affari, come è normale per un imprenditore, ma anche di candidarsi a sindaco di Sesto per Forza Italia, An e Lega, senza sentire il dovere di dire una sola parola circa le accuse che solo oggi mi rivolge. Fin dal primo giorno, dall’inizio della vicenda giudiziaria, che mi vede coinvolto, ho detto e ripetuto che ho un unico obiettivo: ristabilire la verità dei fatti, la mia onorabilità e ridare serenità alla mia famiglia. Ristabilire la mia onorabilità significa per me uscire da questa vicenda senza ombre e senza macchie. Se, al termine delle indagini che sono tuttora in corso, tutto non verrà chiarito, non sarò certo io a nascondermi dietro la prescrizione. Lo sviluppo delle indagini è ancora lontano dall’essere concluso e oggi la mia situazione di indagato si sostanzia nell’aver ricevuto un avviso di garanzia e la notifica dell’avviso della proroga delle indagini. E del tutto evidente che è necessario attendere l’esito e la conclusione delle indagini per assumere le decisioni conseguenti. Nel 1999, quando, come sindaco di Sesto, venni indagato per abuso in atti d’ufficio per le bonifiche di un’altra porzione delle aree Falck non persi tempo, non trovai espedienti processuali nè beneficiai di leggi ad personam per trascinare il processo fino alla prescrizione. Al contrario chiesi il rito abbreviato e nel 2002 fui assolto con formula piena. Di fronte allo sviluppo che tale indagine ha avuto ho deciso di separare in modo netto la mia vicenda personale da quella del Partito democratico, autosospendendomi per non creare imbarazzi e problemi e per poter meglio difendermi, sereno e convinto come sono che riuscirò a dimostrare la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Chi mi conosce sa che non sono il tipo che si accontenta di scorciatoie o espedienti. Nello stesso tempo, chiedo alla politica di essere garante anche nei miei confronti del diritto che ha ogni cittadino di poter svolgere una difesa efficace e di non subire, soprattutto nella fase iniziale dell’indagine, pressioni politiche o non politiche di alcun genere. Intendo ristabilire il mio onore e intendo farlo non certo evitando il processo ma bensì rispettando le regole all’interno del contesto processuale, fiducioso che il corso della giustizia arriverà a ristabilire la verità. A tutti voglio ribadire che non accetterò, in nessun modo, un esito che lasci dubbi e zone oscure e a tutti voglio garantire che farò quanto necessario perché ciò non avvenga. Questo è un impegno che ho preso con me stesso e che devo a tutti coloro che in questi anni hanno guardato a me con fiducia.

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E sulla questione morale: giù le mani dal PD. Prepariamo l'alternativa

Anche i Sindaci della Brianza in Piazza a Milano contro i Tagli del Governo.


Fonte MB news - Anche i sindaci della Brianza sono scesi in piazza a Milano per protestare contro i tagli del governo. Fra i mille e passa primi cittadini che hanno deciso di far sentire la loro voce hanno fatto la loro parte anche una decina di amministratori brianzoli, fra i quali non sono mancati esponenti del centro destra.

Uno dei primi ad arrivare, infatti, è stato il sindaco di Macherio, Giancarlo Porta, leghista duro e puro, e a distanza di pochi minuti ne sono arrivati molti altri, fra i quali i sindaci di Vimercate, Nova Milanese, Cavenago e Bellusco del Pd.

Non abbiamo riscontri oggettivi, ma da un articolo del Giorno di ieri si segnalava tra i comuni presenti anche Sulbiate.

Per leggere la notizia integrale clicca qui.

post correlato: Mille sindaci in corteo. Giù le mani dai Comuni.


Riforma della legge elettorale. Basta porcellum. E' demenziale.

Per poter dire basta al Parlamento di nominati dalle segreterie e non di politici, conosciuti, scelti, ed eletti direttamente dai cittadini, una delle strade che si possono ancora percorrere, con buone possibilità di successo, è quella del Referendum che intende ripristinare il Mattarellum.

Da tempo la questione agita le acque all'interno del Partito. Il PD a fine luglio ha presentato la sua proposta di riforma della legge elettorale: sistema misto maggioritario-proporzionale a doppio turno e parità di genere.

Per il Referendum occorrono 500.000 firme entro la fine di settembre.

Le accellerazioni di questi ultimi giorni hanno portato Bersani a rilasciare la seguente dichiarazione:"Il nostro compito è lavorare in Parlamento. Ai Partiti non compete promuovere Referendum. Noi dobbiamo batterci perchè si apra subito la discussione sulla nostra proposta di nuova legge elettorale. Poi, certo, se da parte del centrodestra alla fine ci fosse una totale chiusura, il Referendum può essere l'ultimo strumento per superare il Porcellum, perchè non possiamo tornare a votare con questa legge elettorale".

L' home page del sito del comitato promotore.
Per accede al sito clicca sull'immagine.



Giovedì Bersani incontrerà i big del Partito.

Intanto c'è il via libera per la raccolta delle firme nelle feste del PD a patto che non compaiano bandiere.


Per il comitato Promotore pro-Mattarellum oltre a Parisi si sono già impegnati a firmare Romano Prodi e Walter Veltroni.
Anche Dario Franceschini ha annunciato l'intenzione di firmare perchè: "alla fine potrebbe costituire il solo strumento per superare il Porcellum". Ragionamento condiviso dalla stessa Anna Finocchiaro.
Ieri su Europa Pier Luigi Castagnetti:"Non basta più autorizzare i banchetti, dobbiamo mobilitare la base del Partito".

Insomma il Porcellum è una legge elettorale demenziale.
Se l' "estrema ratio" per liberarcene deve essere il Referendum,
Referendum sia.


Da questo punto di vista Civati ha le idee decisamente chiare. Ecco di seguito il suo post del 29 agosto: "Settembre, andiamo, è tempo di firmare".

Per saperne di più clicca qui



Circolo PD di Sulbiate. Oggi riprendono gli incontri settimanali.

Dopo la pausa estiva, che spero abbiate trascorso serenamente questa sera (mercoledì 31 agosto 2011) presso la sede della Coop. Grigna di via Mattavelli 8/A alle ore 21,00 riprendono gli abituali incontri settimanli del Circolo del Partito Democratico di Sulbiate.



Saranno affrontati i seguenti punti all' O.d.G.:

  1. Analisi risultati - prima bozza documento di sintesi - della verifica dello stato del Programma elezioni amministrative 2009.
  2. Condivisione del documento preparato dalla Federazione PD di Monza e Brianza per il PTCP - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale -
  3. Definizione delle priorità, degli appuntamenti e del percorso dei prossimi mesi.
  4. Varie.
Sono consapevole che ci attende un periodo di intenso lavoro, di importanti e difficili decisioni.
Non sono preoccupato, però, perchè confido nel vostro impegno, nella vostra passione e volontà.

La nostra già più volte provata capacità di uscire anche dalle situazioni più complicate e difficili, sempre insieme, più forti e più determinati di prima, sarà la chiave che ci permetterà di superare tutte le fatiche e le difficoltà a beneficio non solo del nostro Partito e di noi stessi ma per meglio servire, grazie alla "Buona Politica", questa Comunità. E Sulbiate, specialmente di questi tempi, di "Buona Politica" ne ha tanto, tanto bisogno.

Maurizio Sarchielli
Coordinatore Circolo PD Sulbiate


30 agosto 2011

Il Governo rompe il patto con gli onesti, non con gli evasori.

"La giustizia di Arcore e di Bellerio è dunque la seguente: non si può rompere il patto con gli evasori fiscali e gli esportatori illeciti di capitali, ma lo si può rompere con chi è stato tanto fesso da servire il paese facendo il militare o da studiare e poi riscattare di tasca propria la laurea.

Dopo il patto di Arcore, i conti della manovra del governo tornano ancora di meno e le ingiustizie pesano ancora di più". Lo dichiara il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo le correzioni alla manovra decise ieri nel vertice di maggioranza.


Vasco Errani, Presidente Regione Emilia Romagna, per leggere l'intervista pubblicata oggi dall'Unità clicca qui.


post correlato: "Apologo sull'onestà nel paese dei corrotti". I. Calvino

I consumi delle famiglie sono ai livelli di 10 anni fa.

Le famiglie sono senza soldi e i consumi tornano indietro ai livelli di 10 anni fa. Si allontana la possibilità di uscire nel breve termine dalla crisi complice il terribile biennio 2008/2009. Si salvano solo Friuli, Molise e Basilicata. Sono questi i risultati che emergono da un indagine della Confcommercio. In Agosto la fiducia dei consumatori è scesa ai minimi. La capacità di acquisto delle famglie è in costante calo. L'Italia sta diventando un paese sempre più povero.




Le opposizioni bocciano l'intesa sulla manovra raggiunta ieri tra Lega e PDL.

"Siamo alla confusione – attacca il segretario Bersani – a una quadra che non c'è, non vedo come possano quadrare i conti. Mi sembra una soluzione debole, spero non venga valutata troppo pesantemente da chi ci osserva nel mondo". Per l'UDC "I conti non tronano". Di Petro parla di provvedimenti pessimi e dannosi e per Bocchino le ultime modifiche sono peggiori delle condizioni di partenza.

Dopo sette ore di vertice la maggioranza ha riscritto la manovra.

ABOLIZIONE DI TUTTE LE PROVINCE DIMEZZAMENTO PARLAMENTARI ACCORPAMENTO DEI COMUNI DAL 2013

La maggioranza ha informato in una nota quanto si è convenuto secondo «unanimi determinazioni»:

1) Interventi di natura costituzionale:

- dimezzamento del numero dei parlamentari;

- soppressione delle province quali enti statali e conferimento alle regioni delle relative competenze ordinamentali.

2) Il decreto dovrà essere approvato nei tempi previsti e a saldi invariati con le seguenti principali modifiche:

- sostituzione dell'articolo della manovra relativo ai piccoli comuni con un nuovo testo che preveda l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 nonchè il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri;

- riduzione dell'impatto della manovra per comuni, province, regioni e regioni a statuto speciale. Attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate;

- sostituzione del contributo di solidarietà con nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l'abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive nonchè riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle società cooperative;

- contributo di solidarietà a carico dei membri del parlamento;

- mantenimento dell'attuale regime previdenziale già previsto per coloro che abbiano maturato quarant'anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione.

Il governo e il relatore, conclude la nota, presenteranno le relative proposte emendative, aperti al confronto con l'opposizione nelle sedi parlamentari.

TREMONTI, «MOLTO BENE»
«Molto bene»: così il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, commenta i risultati del vertice Pdl-Lega Nord sulla manovra svoltosi ad Arcore.

GOVERNO APERTO AL CONFRONTO
CON OPPOSIZIONI SU EMENDAMENTI
«Il governo e il relatore presenteranno le relative proposte emendative, aperti al confronto con l'opposizione nelle sedi parlamentari». È quanto si legge nella nota del governo, diffusa al termine del vertice di Arcore relativo alle proposte emendative alla
manovra.

CROSETTO: SEMBRA CHE FRONDISTI
ABBIANO OTTENUTO QUALCOSA...
«Via il contributo di solidarietà, intervento sulle pensioni, ok all'emendamento Crosetto sul taglio del 25% della P.A., vendita del patrimonio. Sembra che i frondisti abbiano portato a casa qualcosa». È quanto afferma il frondista del Pdl Guido Crosetto, commentando l'esito del vertice di Arcore.

SALVI PICCOLI COMUNI
MA CON FUNZIONI UNITE E RIDOTTI TAGLI
Sono salvi dall'accorpamento i piccoli comuni ma dovranno svolgere in forma di unione le funzioni fondamentali. È questa una delle modifiche alla manovra su cui è stato trovato l'accordo nel vertice di maggioranza ad Arcore. «Sostituzione dell'articolo della manovra relativo ai piccoli comuni con un nuovo testo che preveda l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 - si legge nella nota del governo - nonchè il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri». Prevista anche la «riduzione dell'impatto della manovra per comuni, province, regioni e regioni a statuto speciale» e l'«attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate».

IVA RESTA INVARIATA
Nessuna modifica all'Iva. È quanto sarebbe emerso dal vertice di maggioranza ad Arcore. «Al momento non è previsto un intervento in tal senso», spiega una fonte di maggioranza.

PIÙ POTERE A ENTI TERRITORIALI
CONTRO EVASIONE FISCALE
L'impatto della manovra per Comuni, Province, Regioni e Regioni a statuto speciale sarà ridotto. È quanto deciso oggi durante il vertice di maggioranza, presieduto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che si è svolto ad Arcore. Il vertice ha deciso per «l'attribuzione agli enti territoriali - si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi - di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate».

MENO TAGLI AGLI ENTI LOCALI
MENO VANTAGGI FISCALI E INTERVENTO SU PENSIONI

Due miliardi di euro in meno per i tagli agli enti locali. È quanto sarebbe stato stabilito nel corso della riunione di maggioranza ad Arcore. Le risorse recuperate per «diminuire le sofferenze per gli enti locali», viene spiegato da fonti di maggioranza, sarebbero reperite da una rimodulazione dei vantaggi fiscali ed un intervento sulle pensioni.

C'È LA ROBIN TAX E STRETTA
SU SOCIETÀ COMODO
C'è anche la Robin tax nella manovra che approderà in Parlamento i cui contenuti sono stati modificati nell'incontro di maggioranza. È prevista anche una stretta sulla società 'di comodò. «C'è stato - spiega uno dei partecipanti al vertice ad Arcore - un ottimo lavoro di squadra».

PENSIONI, ANZIANITA' SOLO
SU ANNI EFFETTIVI DI LAVORO

Resta in vigore il regime previdenziale ma per l'anzianità ci si baserà solo sugli effettivi anni di lavoro. È quanto stabilito dal vertice di maggioranza ad Arcore: mantenimento dell`attuale regime previdenziale già previsto per coloro che abbiano maturato quarant`anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione. Lo comunica Palazzo Chigi con una nota.

BOSSI LASCIA ARCORE
SENZA FARE DICHIARAZIONI

Poco prima aveva lasciato la villa il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli.

AUMENTO DELL'IVA SARA' COLLEGATO
ALLA RIFORMA DEL FISCO

Nessun aumento dell'Iva nella manovra economica. È quanto è stato deciso nel vertice di maggioranza di Arcore, secondo quanto si apprende. L'aumento dell'imposta sul valore aggiunto sarà prevista invece nella delega fiscale.

DDL COSTITUZIONALE
PER SOPPRESSIONE PROVINCE

Il governo darà corso a un ddl costituzionale per la «soppressione delle province quali enti statali e il conferimento alle regioni delle relative competenze ordinamentali». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza presieduto dal premier Silvio Berlusconi.

VIA SUPERTASSA, ECCO MISURE
ANTI-ELUSIONE E SU COOP
Nella manovra economica il contributo di solidarietà sarà sostituito «con nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l'abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive nonché riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle società cooperative». Lo riferisce di Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza ad Arcore.

CANCELLATO CONTRIBUTO SOLIDARIETÀ
Il contributo di solidarietà sui redditi più alti sarà cancellato dalla manovra, ma resterà in vigore solo per i redditi dei parlamentari. È quanto deciso dal vertice di maggioranza di Arcore, secondo quanto si apprende da fonti presenti all'incontro.

SI INTERVIENE SULLE PENSIONI
Abolizione del contributo di solidarietà che sarà sostituito con un intervento sulle pensioni. È quanto stabilito, secondo quanto si apprende, nel corso del vertice di maggioranza ad Arcore.

RIDOTTI VANTAGGI FISCALI COOP
Una riduzione dei vantaggi fiscali per le società cooperative. È quanto sarebbe stato stabilito nel corso del vertice di maggioranza ad Arcore.

ROBIN TAX NON SOLO PER ENERGIA
L'aumento della Robin tax deciso nella manovra non dovrebbe riguardare solo le società energetiche. È il parere dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas in una segnalazione inviata al governo e al Parlamento. «In linea generale, - si legge nella nota - si ritiene che il settore dell'energia non sia oggi caratterizzato da fondamentali tali da giustificare che l'aumento dell'Ires sia circoscritto al solo settore energetico. Ciò anche in ragione della fondamentale rilevanza che gli investimenti in questo settore rivestono per la competitività dell'intera economia del Paese».

Sulbiate recupero ex filanda: le novità.

Questo il testo dell'avviso alla cittadinanza pubblicato
ai primi di agosto ne
l sito del Comune.


Ricerchiamo documentazione e vecchie fotografie relative all'edifico di Via Manzoni denominato "Ex Filanda". Chi possegga materiale in formato cartaceo può portarlo all'Ufficio Tecnico negli orari di apertura: lunedì e martedì dalle 9.30 alle 12.00, giovedì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30. Il materiale verrà scannerizzato e restituito nel più breve tempo possibile. Chi possegga materiale già in formato digitale può inviarlo via mail all'indirizzo tecnico@comune.sulbiate.mb.it. Ringraziamo anticipatamente per la collaborazione tutti i cittadini che vorranno aiutarci.

Questo l'articolo che ieri
si poteva leggere su il Giorno di Monza e Brianza.

per ingrandire cliccare sull'articolo.




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Il monito del presidente della Cei Angelo Bagnasco alla politica.

Roma, 29 ago - ''C'e' bisogno di una grande conversione culturale e sociale, e coloro che hanno particolari responsabilita' rispetto alla vita pubblica, in qualunque forma e a qualunque livello, ma anche quanti hanno poteri e interessi economici, ne hanno il dovere impellente piu' degli altri, sapendo che, attraverso il loro operare, propongono modelli culturali destinati a diventare dominanti.

Anche per questa ragione la questione morale in politica, come in tutti gli altri ambiti del vivere pubblico e privato, e' grave e urgente, e non riguarda solo le persone ma anche le strutture e gli ordinamenti''. Sono le parole pronunciate ieri dal card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la messa celebrata in occasione della festa della Madonna della Guardia.

''Nessuno puo' negare l'impegno generoso e la rettitudine limpida di molti che operano nel mondo della politica e della pubblica amministrazione, dell'economia, della finanza e dell'impresa; a loro va rinnovata stima e fiducia'' ha proseguito il cardinale. ''Cio' non di meno, la questione riguarda tutti come un problema non solo politico, ma culturale ed educativo. Non si tratta in primo luogo di fare diversamente, ma di pensare diversamente, in modo piu' vero e nobile se si vuole purificare l'aria, e i nostri giovani non siano avvelenati nello spirito. So bene che il compito e' arduo perche' si tratta di intaccare consuetudini e interessi vetusti - ha ribadito il card. Bagnasco -, stili e prassi lontani dall'essenziale e dalla trasparenza, dal sacrificio e dal dovere, ma e' possibile perche' la gente lo chiede e perche' e' giusto''.

Da qui l'appello a quanti hanno responsabilita' in ogni campo ed a tutti i livelli. ''Chi ha responsabilita' pubbliche oggi e domani - ha affermato il cardinale - ha questo primario dovere e onore: mettere in movimento delle decisioni puntuali e coraggiose perche' la 'cultura della vita facile' ed egoista ceda il passo alla 'cultura della serietà''.

fonte ASCA

29 agosto 2011

Vent'anni fa la mafia uccideva Libero Grassi.

Oggi si celebrano le commemorazioni per l'omicidio del sig. Libero Grassi, imprenditore tessile ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991.



Ha detto questa mattina la figlia Alice:"Non vogliamo lapidi di marmo" Su un manifesto è stato scritto: "Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato".

La moglie dell'imprenditore sig.ra Pina Misano"Dobbiamo continuare con la nostra presenza attiva. Non dobbiamo mai dimenticare ma sempre parlare e parlare e ricordarci i tre valori di Libero: lavoro, libertà dignità".

Il Presidente Napolitano ha scritto una lettera alla moglie:
"Ricorrono oggi venti anni da quel tragico 29 agosto 1991, quando Libero Grassi, l'imprenditore onesto e coraggioso che si era pubblicamente ribellato alla mafia e al suo sistema estorsivo, fu ucciso in un agguato tragico e feroce", si legge nella missiva. "Il suo sacrificio - sottolinea il capo dello Stato - è divenuto nel tempo, anche grazie alla mobilitazione delle migliori energie della società e alla crescente determinazione dell'imprenditoria siciliana, un riferimento essenziale della rivolta contro il racket e la pressione mafiosa. Il ricordo della lotta di Libero Grassi per salvaguardare la dignità del lavoro e la libertà dell'attività economica da forme inammissibili di violenza deve costituire fecondo stimolo per una sempre più ampia mobilitazione della coscienza civile e per una sempre maggiore diffusione della cultura della legalità". "Con questo auspicio - conclude Napolitano - e interpretando la gratitudine di ogni italiano, esprimo a lei e ai suoi figli sentimenti di affettuosa vicinanza e solidale partecipazione".

Il sig. Libero Grassi intervistato nel 1991 a Samarcanda.

Mille Sindaci in corteo. "Giù le mani dai Comuni".

Oltre mille i sindaci poco prima di mezzogiorno hanno lasciato la sede del Pirellone per muoversi in corteo e sfilare verso la centralissima piazza Scala. Il corteo è stato aperto da uno striscione recante la scritta "Giù le mani dai Comuni". Lo striscione è stato sorretto dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, dal sindaco di Torino Piero Fassino, dal sindaco di Verona Flavio Tosi e dal primo cittadino di Roma Gianni Alemanno, dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.


Milano piazza della Scala oggi







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Lettera al direttore di Repubblica di Pier Luigi Bersani.


Caro Direttore,

alla vigilia della discussione sulla manovra economica in Senato, siamo preoccupati. La maggioranza è confusa. Non c`è chiarezza sul perché la correzione dei conti pubblici, tra intervento di luglio e ultimo decreto, tocchi i 55 miliardi di euro a regime invece dei 40 indicati nei documenti ufficiali come necessari per raggiungere il pareggio di bilancio. Per di più la manovra contiene una delega che prevede tagli di detrazioni fiscali per l`assistenza che, se fosse realizzata per l`entità prevista, sarebbe insopportabile. L`insieme di confusione e mancanza di chiarezza toglie la credibilità all`azione del governo e non convince i mercati.

Il Pd ha presentato un pacchetto di correzioni. La sommaria definizione dei comunicati può aver creato la genericità richiamata da Tito Boeri. La lettura degli emendamenti renderà più chiari obiettivi, risorse, senso delle controproposte. Ne indico solo alcune. La pubblica amministrazione.I nostri emendamenti partono dal dimezzamento del numero dei parlamentari e prevedono tra l`altro: l`accorpamento degli uffici territoriali del governo; la drastica riduzione delle circa 30.000 stazioni appaltanti; la riorganizzazione dell`amministrazione giudiziaria; l`eliminazione degli organi societari nelle società «in house»; la codificazione, il monitoraggio ed interventi correttivi per tutte le gare d`appalto; l`introduzione di benchmark e di best practices per ogni programma di spesa da mappare e cancellare o ridimensionare attraverso il riavvio ed il sistematico utilizzo di spendingreview; la chiusura delle società pubbliche di Regioni, Province e Comuni prive di giustificabile ed efficiente missione produttiva (ad esempio, le società di promozione dell`export o dello «sviluppo») e la liberalizzazione, non necessariamente privatizzazione, dei servizi pubblici locali; l`obbligo di gestione associata di tutte le funzioni dei comuni con meno di 5000 abitanti; il dimezzamento del numero delle Province attraverso l`indispensabile modifica costituzionale. Vi sono poi le norme sul taglio dei costi della politica che abbiamo già presentato in Parlamento, a cominciare dall`abolizione dei vitalizi. Tutti questi emendamenti, secondo le nostre stime, implicano risparmi molto ingenti, guadagni di efficienza, più qualità dei servizi.

Agevolazioni fiscali e lotta all`evasione. Si possono ottenere alcuni miliardi di risparmio l`anno con una razionalizzazione delle detrazioni fiscali concordata con le parti sociali. Molto di più si ottiene con la lotta vera all`evasione: abbassamento della soglia di tracciabilità, elenco clienti-fornitori, indicazione dei patrimoni nella dichiarazione Irpef, comunicazione dei saldi e degli importi medi dei conti correnti bancari all`Agenzia delle Entrate, possibilità di detrarre gli interventi di manutenzione della casa di abitazione. Le risorse così recuperabili non possono essere portate a copertura, ma sono rilevanti.

Patrimoniale ordinaria sugli immobili. Pensiamo a una patrimoniale ordinaria progressiva sugli immobili, a partire da valori molto elevati e con larghe esenzioni (gettito stimato, almeno 5 miliardi l`anno). Non è meglio un intervento di questo tipo, strutturale ed equo, piuttosto che un aumento dell`Iva che pesa di più sui meno abbienti e deprime i consumi?

Contributo straordinario degli scudati. I condoni hanno permesso di individuare, anche se le identità restano coperte, una platea di contribuenti che possono dare un contributo di solidarietà: un`imposta patrimoniale una tantum sui capitali condonati nel 2009 (circa 15 miliardi di euro). L`obiettivo è di metterci in linea con gli standard europei. Non a caso proponiamo la rinegoziazione dei protocolli, sull`esempio di Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti, con i Paesi «white list» dell`Ocse. L`insieme degli interventi su chi non ha mai pagato può giustificare anche la richiesta di un contributo da parte di chi che le tasse le paga e dispone di un alto reddito, purché si innalzi la soglia.

Alienazioni. Un programma di dismissioni efficienti, a cominciare dal demanio militare. Oltre a mettere in modo equo in sicurezza i conti il Pd prevede alcuni interventi per lo sviluppo. Con una parte dell`introito una tantum dagli scudati la pubblica amministrazione può pagare una prima tranche dei debiti verso le piccole imprese ed è possibile avviare subito programmi di piccole opere dei comuni già ai nastri di partenza, ma bloccate dal patto di stabilità.

Liberalizzazioni. Otto interventi già sotto forma dì proposte di legge: dalle reti di distribuzione dell`energia, ai servizi bancari ed assicurativi ai servizi professionali. Le misure di liberalizzazione, secondo Ocse e Banca d`Italia, non costano ma fanno crescere il Pil.

Politica industriale. Sia pure con un limitato quantitativo di risorse, pensiamo si possano finanziare, oltre al 55% per eco-ristrutturazioni, piani per ricerca e innovazione industriale se- condo l`ispirazione di Industria 2015, dando priorità alle risorse potenziali del Mezzogiorno.

Pensioni. Il Pd è pronto a discutere una riforma del welfare per dare stabilità e un futuro ai giovani. Pensiamo a un sistema di uscita flessibile tra i 62 e i 70 anni, con meccanismi di convenienza. Proponiamo la possibilità di totalizzare i contributi e l`opportunità che un`ora di lavoro stabile costi meno di un`ora di lavoro precario. Sì a una discussione sulla riforma del welfare positiva per giovani e donne. No all`uso delle pensioni come bancomat per tappare buchi.

L`articolo 8, i rapporti tra le parti sociali. C`era la necessità di un intervento dichiarato urgente ma che non porta in cassa un euro? C` era la necessità di riportare sul tavolo argomenti di divisione che sindacati e Confindustria erano riusciti a mettere da parte con l`accordo del 28 giugno? L`articolo 8 va abolito o trasformato in una trasposizione dell`accordo tra le parti sociali.

Speriamo che si possa discutere su queste proposte e che il governo non metta la fiducia. Noi pensiamo di far pagare chi non ha mai pagato. Per la maggioranza questa nostra impostazione è difficile da digerire. Ma qualcosa dovranno pur digerirla. E su questo daremo battaglia.

Pier Luigi Bersani.
29 agosto 2011

Ora anche Renzi e Civati sono "separati in casa".

Renzi e Civati si "rottamano" a vicenda.
...ma il cambiamento non doveva partire da qui?





Intervista a
Civati pubblicata oggi da l'Unità.

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Di seguito, quanto dichiarato dal Sindaco di Firenze Renzi, nell'intervista inchiesta pubblicata oggi dal Corriere della Sera che potete leggere integralmente cliccando qui.



Settembre Sulbiatese: apertura sabato 3 settembre 2011.

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Sono più di 800 i Sindaci che parteciperanno oggi alla manifestazione ANCI di Milano.

Sono più di 800 i Sindaci che oggi parteciperanno alla manifestazione organizzata dall' ANCI a Milano. Il ritrovo è alle ore 11 in piazza Duca D'Aosta - Auditorium Gaber -.



Attilio Fontana sindaco leghista presidente dell'ANCI lombaria:"E' la conferma di come avessimo ragione quando abbiamo promosso questa manifestazione per dire all'opinione pubblica l'impossibilità di garantire servizi e investimenti, da parte dei Comuni, di fronte all'importo dei tagli contenuti nell'ennesima manovra".

Oltre ai sindaci di Milano, Torino, Genova, Bologna, Roma, Venezia, Verona, e di tante altre città e Comuni anche molto piccoli, interverranno il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, critico della manovra per i tagli agli enti locali, e quello dell'Emilia Romagna, Vasco Errani.

Nel pomeriggio una delegazione incontrerà il Ministro Maroni che recentemente al Meeting di Rimini aveva dichiarato:"Spero anche un azzeramento dei tagli soprattutto per i comuni".

post corrrelato: ANCI le proposte contro i tagli della manovra del Governo agli enti locali.

post correlato: sull'argomento segnaliamo anche un interessante intervento firmato dalla Giunta del nostro Comune dal titolo: "I tagli ai piccoli comuni: come eliminare la politica locale generosa!

Veltroni querela Gasparri - Questione Penati.

Area Falck - Sesto San Giovanni.


Il Capogruppo al Senato del PDL Maurizio Gasparri ha pesantemente attaccato il PD sulla questione Penati. Di seguito una delle dichiarazioni:"Bersani spera di farla franca come capitò ai suoi predecessori graziati dal Di Pietro magistrato che così, salvati dalla tangente Enimont i capi Pds D'Alema, Veltroni, Fassino ecc..., si avviò verso la carriera ministeriale insieme alla sinistra a cui aveva garantito immeritata impunità".

Walter Veltroni ha dato mandato ai suoi avvocati di sporgere querela per diffamazione. "Si tratta - ha detto Veltroni - di affermazioni ancora più gravi visto che provengono da una persona che ricopre importanti incarichi istituzionali".

Luigi Berlinguer, il presidente della Commissione di Garanzia del Pd, ha convocato una riunione sul caso Penati (l'ex braccio destro del segretario indagato a Monza). "La corruzione- ha dichiarato Berlinguer - non deve minimamente sfiorare il Pd. Noi dobbiamo essere più rigorosi della moglie di Cesare".

Enrico Letta in un intervista al TG: "Non c'è dubbio che Penati deve rinunciare alla prescrizione. Non c'è dubbio anche che il lavoro della commissione di garanzia dirà cose che poi dovranno essere accettate. Questa è la differenza tra noi e l'atteggiameno di altri. Da noi chi è toccato da questi fatti si deve dimettere e si deve far processare, altri diventano ministri. Non ci può essere alcuna macchia in questa storia".

L'intervista del Corriere della Sera a Matteo Renzi:" Lasci il Consiglio Regionale. Non credo alla diversità etica". clicca qui.

post correlato: Penati si autosospende dal PD ed esce dal Consiglio Regionale.
post correalto: Oggi (26 agosto 2011) su Repubblica l'ultima epistola di Veltroni.
post correlato: Buona domenica del 28 agosto 2011.

Prodi: "De Gasperi oggi sarebbe un impiegato".


«Di De Gasperi avremmo proprio bisogno. Nell'Europa di oggi però De Gasperi e Adenauer sarebbero rimasti a fare gli impiegati, uno avrebbe fatto al massimo il sindaco di Colonia e l'altro sarebbe alla biblioteca vaticana». È quanto ha risposto Romano Prodi rispetto al ruolo che avrebbero avuto oggi i padri fondatori dell'Europa, lo statista italiano Alcide De Gasperi e il tedesco Konrad Adenauer, parlando a margine del suo intervento alla scuola di formazione della Rosa Bianca in Trentino, a Terzolas. «Lo dico perchè oggi - ha spiegato - non c'è l'attitudinea pensare di costruire con sacrificio il futuro. La politica si consuma nella vittoria alle elezioni, all'indomani, nel trovare il fenomeno, la persona popolare, che ci sia arrivata in qualsiasi modo. Ma dopo c'è un'altra elezione e si trova un'altra persona. Si consuma alla giornata».

Intanto il professore ha scelto di firmare per il referendum che vuole abbrogare il "porcellum".

Qui l'intervento pubblicato nel sito di Romano Prodi.