29 ottobre 2018

Buon compleanno autonomia.

Un anno fa, oggi, votavamo per il Referendum per l’Autonomia della Lombardia, un desiderio della Lega costato 23 milioni per l'acquisto dei famosi tablet e altri 26 milioni di spese per la gestione complessiva del referendum. Totale complessivo 49 milioni: il numero magico della Lega.
dal sito  PD Monza
 
Ebbene, la domanda sorge spontanea: che fine han fatto i 24 mila (finti) tablet che dovevano essere “donati alle scuole come strumento didattico” (disse Maroni)? Quante scuole di Monza li hanno ricevuti e li stanno utilizzando? A noi risultano soltanto 2 su 20 (per altro 2 scuole non sedi di seggio e non statali), per solo 5-6 tablet assegnati su oltre 300 che spettavano alle scuole di Monza. Ma di questo sperpero di denaro pubblico non se ne parla più. Sarebbe interessante indagare, in occasione di questo “anniversario di spesa inutile”. È solo un altro gioco di prestigio della Lega? (che adesso al Governo pretende pure di dare lezioni di onestà insieme all'altro “socio” di incompetenze).

28 ottobre 2018

Plastic Radar: i risultati

Perchè il problema plastica va affrontato seriamente e senza rinviare
Greenpeace News - 21 settembre, 2018 

L’usa e getta di San Benedetto, Coca-Cola e Nestlé inquina i mari italiani


Vi abbiamo chiesto una mano e voi c’eravate: ci avete segnalato quasi 6800 rifiuti, il 90% dei quali in plastica usa e getta, e riconducibili in gran parte a San Benedetto Group, Coca-Cola Company e Nestlé. Sono questi i dati di Plastic Radar, l’iniziativa che abbiamo lanciato pochi mesi fa, per raccogliere le segnalazioni di rifiuti in plastica attraverso WhatsApp e far luce sullo stato dell’inquinamento da plastica sulle spiagge, sui fondali e nei mari italiani.

27 ottobre 2018

Forum il Pd - Milano

Il PD cerca una nuova identità. I militanti:
"Basta litigi e più vicini alla gente"
Gentiloni neutrale sul nuovo segretario:
"Zingaretti o Minniti? Vinca il migliore".
A Milano i democratici ridefiniscono la loro carta dei valori in vista del congresso. In 24 mila hanno compilato un questionario online su come immaginano il partito. Nannicini: "Serve un riformismo radicale".
 
di CONCETTO VECCHIO - la Repubblica

Uguaglianza, solidarietà, democrazia, rispetto, giustizia e lavoro, soprattutto per i giovani. Ma anche una richiesta di unità e di una classe dirigente vicina alla gente. Sono alcune delle parole d'ordine emerse dalla campagna di ascolto fatta con 24mila questionari compilati da altrettanti iscritti sui valori che dovrà avere il Pd. Al questionario hanno risposto uomini, donne e ragazzi, da 15 anni a 89 anni, residenti in tutta Italia. Il 58% dei contributi è arrivato da cittadini non iscritti al Pd.
I risultati, presentati al Forum tematico del Pd in corso a Milano, indicano un orizzonte ideale dove non può esserci posto per corruzione, razzismo, ignoranza, mancanza di meritocrazia, ma nemmeno per la politica urlata. Un Paese con più "giustizia sociale, meno burocrazia e un forte senso civico".
Al Pd, ha detto Tommaso Nannicini, responsabile del Forum tematico, "serve un riformismo radicale".  Nannicini ha indicato quattro parole per declinare la nuova Carta dei valori: emancipazione, cittadinanza, ecologie, Europa.

26 ottobre 2018

Ocse: uso materie prime raddoppiera' entro 2060, grave impatto ambientale

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 22 ott - Il consumo mondiale di materie prime si avvia a raddoppiare, o quasi, entro il 2060, sulla spinta dell'espansione economica e del miglioramento dei livelli di vita, ma le ripercussioni sull'ambiente saranno molto pesanti in termini di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo e di cambiamento climatico. E' l'allarme lanciato dall'Ocse nel 'Global Material Resource Outlook', che raccomanda iniziative concrete e risolute per fare fronte a queste sfide. In base allo studio, l'uso delle materie prime aumentera' entro il 2060 dalle attuali 80 gigatonnellate (GT) a 167 gigatonnellate, mentre la popolazione mondiale aumentera' a 10 miliardi, con un incremento del Pil globale di quattro volte rispetto ai livelli del 2011 e una crescita del reddito globale pro capite di 2,7 volte tale da convergere verso l'attuale media Ocse pari a 40.000 dollari l'anno. Per il consumo di risorse la situazione e' piu' che allarmante: l'uso di materiali nelle proiezioni dovrebbe salire dai 33 kg al giorno pro capite del 2011 a 45 kg nel 2060. Il totale delle materie prime consumate in un giorno da una famiglia media riempirebbe per intero una vasca da bagno gia' oggi. L'aumento dell'utilizzo delle materie prime, tra l'altro, avverra' nonostante lo spostamento dell'attivita' economica dall'industria manifatturiera verso i servizi e il continuo miglioramento dell'efficienza del manifatturiero. Senza questi fattori le pressioni ambientali sarebbero ancora peggiori. I dati, inoltre, tengono conto dell'appiattimento della domanda della Cina e di altre economie emergenti una volta che il boom delle infrastrutture in questi Paesi verra' a termine.

L'estrema destra tedesca prende le distanze da Salvini: "Manovra folle, a spese della Germania"

Alice Weidel (AfD) punta il dito contro il vicepremier, alleato nel fronte sovranista: "Di fronte ai piani italiani, gli esperti finanziari hanno i capelli dritti"
By Huffington Post

L'estrema destra tedesca che solo pochi giorni fa lo candidava come prossimo presidente della Commissione Ue, ora prende le distanze da Matteo Salvini. D'altro canto Alice Weidel, leader di Alternative for Deutschland, non ha fatto mancare ultimamente le sue critiche al vice premier leghista, che invece guarda alla sua formazione come parte della formazione sovranista che vuole contare di più in Europa.

"La folle manovra degli italiani a spese della Germania: perchè dobbiamo pagare noi per i ricchi italiani?" scrive Alice Weidel in un tweet. E ancora, tra stellette: "Orrendo nuovo indebitamento: sono pazzi questi romani!".

25 ottobre 2018

Così stanno portando il Paese allo sfascio

Il Governo ha ottenuto quello che cercava: lo scontro con la Commissione Europea sulla Legge di Bilancio

di Pier Carlo Padoan

Il Governo ha ottenuto quello che cercava: lo scontro con la Commissione Europea sulla Legge di Bilancio. Che lo cercasse è apparso chiaro dalla lettera del ministro Tria alla Commissione. Il Governo è consapevole che il Documento di Bilancio è in palese violazione delle regole europee, ma non intende cambiare il documento perché il Bilancio riflette una richiesta che il popolo Italiano ha fatto a chi è al Governo. Si sta costruendo il leit motif del dibattito politico che ci accompagnerà alle elezioni europee. Il Governo del cambiamento è per il popolo ma il suo programma è ostacolato dalla burocrazia europea. Quindi bisognerà votare per i partiti anti UE per poter realizzare il mandato ricevuto dal popolo.

Tre osservazioni

Spese eccessive e debito fuori controllo: perché l'Ue boccia la nostra Manovra

Bruxelles contesta gli investimenti per mettere in piedi il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni. I conti italiani mancano di un "bollino di qualità" che ne certifichi la tenuta.
Europa, tutti contro l’Italia: “Manovra bocciata, va riscritta”
dal nostro corrispondente ALBERTO D'ARGENIO - la Repubblica
ROMA - Un aumento eccessivo della spesa per finanziare reddito di cittadinanza e riforma pensionstica. E un disimpegno dal processo di ridimensionamento del debito pubblico. L'Ue contesta, ancora oggi, all'Italia una violazione plateale degli impegni di risanamento delle sue finanze. Per questo, fatto senza precedenti, boccia formalmente la Manovra del governo Conte, che manca anche di una patente di affidabilità. Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il testo del decreto fiscale - dopo la bollinatura della Ragioneria - che ha spaccato il governo e contiene tra le altre cose il condono sulle tasse non versate negli anni passati.
Ecco che cosa l'Europa non accetta della manovra italiana.

Le spese primarie
Istruzione, sanità, pensioni. Sono i settori chiave che lo Stato tiene in piedi per venire incontro alle necessità primarie delle famiglie. Si tratta di settori costosi, nei quali lo Stato riversa gran parte delle sue risorse. L'Europa ammette che la spesa possa aumentare su questi fronti, ma limitatamente allo 0,1%. Invece la Manovra italiana annuncia "un tasso nominale di crescita della spesa pubblica primaria netta del 2,7%". Troppo, secondo Bruxelles. L'impatto sui conti nazionali sarebbe pari addirittura allo 0,8% del Pil, in violazione delle raccomandazioni comunitarie del luglio 2018.

19 ottobre 2018


Gino ritorna a Sulbiate il 20 ottobre alle ore 9,00, presso il Cimitero

16 ottobre 2018

Povera Italia, ecco la manovra gialloverde

Manovra economica con 8 miliardi di tasse in più, un condono che premia gli evasori fiscali e il reddito di cittadinanza che diventa elemosina da pochi spiccioli

La manovra c’è. Sembrerebbe già un risultato, dopo il duello Lega e 5Stelle su pensioni, condono, reddito di cittadinanza, flat tax. In realtà, il problema è proprio questo: c’è una manovra che mette insieme il peggio degli uni e degli altri. Non un compromesso raggiunto al rialzo, ma una guerra devastante combattuta sulla pelle, e sulle tasche, degli italiani. Oggi i quotidiani in edicola aprono con titoli come Condono e pensioni, c’è il via. «Pace fiscale» fino a 100 mila euro evasi. Tagli agli assegni oltre 4.500 euro. Reddito di cittadinanza entro marzo (Corriere della Sera) o questo Condono, pensioni, reddito: ecco l’accordo sulla manovra. Spedito a Bruxelles il piano fuori dai vincoli Ue. Vince la Lega: salta il taglio agli assegni d’oro (La Repubblica).

La manovra
La manovra è stata liquidata poco prima di mezzanotte e inviata agli uffici dell’Unione Europea. Costerà agli italiani quasi 37 miliardi di euro, di cui circa 21 arriveranno da nuovo debito, 7 da tagli e risparmi e altri 8 da nuove tasse.

Condono
La sanatoria riguarda chi ha vecchie cartelle di Equitalia arretrate (fino al 2010) e per importi fino a mille euro; chi ha arretrati e può rateizzare per cinque anni senza interessi nè sanzioni; chi non ha dichiarato tutto e ora potrà integrare fino a 100 mila euro su cui pagherà l’una tantum del 20 per cento.

14 ottobre 2018

Festival della Partecipazione

Giovanni Moro: «La partecipazione è lo strumento per superare il populismo e la paura»
di Marco Dotti

Sogni, incubi, realtà. Questi gli snodi critici attorno ai quali, dall’11 al 14 ottobre, a L’Aquila, si articolerà il Festival della Partecipazione 2018. Giunto alla sua terza edizione, il festival di quest’anno propone conferenze, workshop, spettacoli ed eventi guidati da un filo rosso ideale: riflettere sulla democrazia e la partecipazione civica «nell’era dell’incertezza»

13 ottobre 2018

Ci hai preso in contropiede !


Ciao Gino !

Ci hai preso tutti in contropiede ! Non conoscevamo le tue doti di velocista…

Ti abbiamo stimato per la tua pacatezza ed il tuo equilibrio nell’affrontare anche le situazioni di tensione, alla ricerca sempre di una soluzione rispettosa delle persone e delle posizioni di ciascuno.

Contavamo molto su di te perché eri sempre disponibile, trovavi ciò che serviva: ci mancava qualcosa ? “Chiedi a Gino” era il suggerimento. Gino era Gino!


Ci lasci un vuoto che ora facciamo fatica a capire, come riempire: sembra impossibile!

Certo il testimone che ci lasci in questa staffetta della vita, chiama ciascuno di noi alle proprie responsabilità.

Grazie perché nelle piccole realtà di questo paese rappresenti la storia vissuta e raccontata a chiunque, nuovo, desiderava conoscere.


Eri innamorato, oltre di Piera e dei tuoi ragazzi, della verità: non ti sei mai accontentato dell’informazione, dicevi spesso troppo ambigua e superficiale.

Ma l’aspetto che ci sembra importante raccogliere in questo momento, è il tuo rispetto per tutti e la voglia di confrontarsi per trovare sempre una soluzione.

Ascoltavi tutti: i confronti in TV era il tuo quotidiano. Eri aggiornato su tutto.

Grazie Gino per l’amicizia che hai sempre desiderato e profuso con chi collaborava con te nei diversi ambiti che ti hanno visto impegnato, disponibile, attento.

Ci hai radunati qui oggi per dirci di raccogliere il tuo testimone: di amare e impegnarci in questa comunità con la stessa passione che ci hai trasmesso!

Grazie Gino sarai sempre con noi !

Ciao Gino !


Ascolta caro fratello!
Noi tutti ascoltiamo la tua voce maschia di rame, vibrante di oboe, l'angoscia ostruita delle mie lacrime trasformarsi in inno all’eterna vita;
Ascolta caro amico Gino,
Noi tutti ascoltiamo battere in lontananza il tuo cuore notturno alle feste e diventar lucente col bagliore del sol levante, alla fermata del pedibus;
Ascolta cara sorella Piera,
Noi tutti ascoltiamo la grave ed al tempo stesso melodica voce di Gino  affluire ed irrompere nel mattutino silenzio quando accompagna i bambini a scuola, sì a scuola che non è il serbatoio del sapere, ma del sapere essere;
Ascolta caro fratello Gino,
Noi tutti ascoltiamo il soffio che dà e riprende, come un olio di vita che conferisce ai ponti la curva delle groppe e l'elasticità delle liane.
Ecco tornare i tempi che furono, l'unità ritrovata,  
l'idea legata all'atto, l'orecchio al cuore ed il segno al senso.
Apriamo gli occhi dell'arcobaleno e le orecchie, soprattutto le orecchie, a Dio che con un riso di sassofono creò il cielo e la terra in sei giorni.
 E il settimo giorno, dormì come te ora, caro fratello ed amico Gino, del grande sonno che c’insegna che è possibile morire senza mai cessare d’esistere.
Ora che sei aldilà dell’umanamente comprensibile, io, da amico e fratello, ti dico che non sei stato, tu, Gino, sei.
Che il Signore ti accolga nei suoi verdi pascoli, ma non ti dimenticare di noi… sì, noi che siamo ancora nel limbo ma imbevuti di speranza perché ti abbiamo incontrato nel nostro cammino. A te Piera, qualcuno diceva che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna ma tu hai dimostrato che solo camminando al fianco di una grande donna si diventa uomo. 
Un forte abbraccio.
Mohamed Ba

11 ottobre 2018

Pedemontana: Sul futuro nessuna risposta certa

Si è tenuta, stamattina 4 ottobre 2018, l’audizione congiunta, nelle Commissioni Bilancio e Territorio e infrastrutture, in merito all’iter procedurale ed esecutivo e al quadro economico-finanziario della Pedemontana, con Cal, Concessioni autostradali lombarde spa, Autostrada Pedemontana lombarda spa, Milano-Serravalle-Milano Tangenziali spa, alla quale ha partecipato anche Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd.

“Una cosa è stata chiara, ovvero che i dirigenti delle società non hanno risposto in modo compiuto alle nostre domande, ma per un fatto semplice: non sono state ancora reperite le risorse per terminare l’opera. Detto tecnicamente, il quadro economico e finanziario non ha certezze. A oggi non sappiamo quando verrà pubblicato il bando per individuare la nuova impresa costruttrice, che tra l’altro dovrà metterci risorse proprie partecipando all’investimento”, sintetizza Ponti a fine seduta.

10 ottobre 2018

LIBERE E SOVRANE


Consiglio Comunale 18 ottobre 2018


Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale si comunica che il Consiglio Comunale è convocato presso la sede municipale, in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno Giovedì 18 Ottobre 2018 alle  ore 21.00 per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno allegato.

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9 ottobre 2018

E il governo cancella il nazionalismo dalle cause della Grande guerra

Per Salvini e Di Maio è meglio che gli studenti non sappiano le ragioni che hanno scatenato la Prima guerra mondiale

La nuova psicopolizia politica gialloverde ha diramato istruzioni aggiornate sul modo in cui gli studenti italiani dovranno correttamente avvicinarsi allo studio della Prima Guerra Mondiale.

Secondo le nuove indicazioni promulgate dalla maggioranza parlamentare Lega-Cinque Stelle quel conflitto non fu scatenato dal fallimento della diplomazia e dallo scontro tra nazionalismi, come eravamo abituati a studiare prima della nuova era inaugurata il 4 marzo 2018. Così come d’ora innanzi nessuno potrà tracciare alcuna differenza tra patriottismo e nazionalismo, né osare  ricordare che lo sforzo militare italiano nella Grande Guerra fu sostenuto dalla partecipazione di milioni di lavoratrici e lavoratori o tanto meno azzardarsi a tracciare una qualche forma di collegamento tra le conseguenze di quel conflitto e l’ascesa della dittatura fascista.

Queste idee, diffuse in qualunque manuale scolastico e patrimonio condiviso da molti decenni di qualsiasi rappresentazione delle ragioni e delle conseguenze della Grande Guerra, sono state censurate dalla maggioranza di governo che oggi ha orientato il voto della Camera dei Deputati sulle mozioni riguardanti la rievocazione della guerra del 15-18.

7 ottobre 2018

In marcia. Centomila alla Perugia-Assisi

L'evento pacifista per eccellenza quest'anno nel cinquantesimo anniversario della morte di Aldo Capitini, l'ideatore. Molto centrosinistra in piazza
By Huffington Post
 

In oltre centomila, secondo gli organizzatori, hanno partecipato alla Marcia della pace Perugia Assisi. Poco dopo le 9, sotto una pioggia leggera, si è messo in cammino dal capoluogo umbro un esercito di impermeabili di tutti i colori, tanti rappresentanti delle istituzioni locali, con gonfaloni e fasce tricolore e tanti giovani con le bandiere della pace.
Sugli striscioni parole e strofe, per chiedere un mondo di pace e accoglienza: un gruppo di giovani porta un cartello con disegnata una bussola e quattro punti cardinali "libertà, dignità, uguaglianza e diritti", tanti i messaggi di solidarietà con il sindaco di Riace Mimmo Lucano, finito agli arresti domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

5 ottobre 2018

Siamo somma non divisione. Un pensiero da Piazza del Popolo

Scritto da Matteo Raimondi – Circoli di Monza
50.000 persone.
C’è chi dice di più. C’è chi dice di meno.
Una piazza piena di gente in ogni caso.
E poi le bandiere. Tante. Tantissime.
I colori del PD che si mischiano insieme all’arancione dei Giovani Democratici e al blu europeo si stagliano garrendo su un cielo di un azzurro intenso.
Il luogo è piazza del Popolo, Roma, ieri pomeriggio.

Da quella piazza, forse, è (finalmente) ripartito il cammino del Partito Democratico e del centro sinistra per uscire dalla palude nella quale ci siamo impantanati dal 4 marzo.
Con una cornice valoriale in cui lavorare, con priorità da darsi e con la consapevolezza degli errori commessi.
Piazza del Popolo ha dato una prima risposta a tutti i militanti che si sono trovati spaesati dalla primavera scorsi, ai dirigenti locali che hanno mantenuto vivo territorialmente un partito senza una linea da parte dei vertici nazionali.

Che serva la manifestazione di ieri per ritrovare l’orgoglio di appartenere al Partito Democratico, che serva, in vista dei congressi per ricordarci che comunque apparteniamo alla stessa famiglia di valori, qui valori declinati dal palco ieri pomeriggio.
Ai tanti militanti, ai tanti amici, a tutti coloro che parteciperanno attivamente alla fase congressuale mi viene solo da ribadire una cosa: tutti ieri scandivamo a gran voce la parola UNITA’, non resti un grido di piazza, mettiamo in pratica l’unità a partire dai nostri territori.

Ripartiamo da qui, tutti insieme, perché siamo somma, non divisione.

3 ottobre 2018

La FINESTRA di fronte... numero 35


Giornata della Memoria e dell’Accoglienza

Per ricordare le 368 vittime del naufragio di Lampedusa di 5 anni fa e tutti i migranti che hanno perso la vita in cerca di un futuro migliore. In questi anni l'Italia ha salvato centinaia di migliaia di vite in mare, spesso al posto dell'Europa. Il modo migliore per ricordare la tragedia di Lampedusa e le vittime dell'immigrazione è continuare a farlo. Le vite umane vengono prima della politica!


SOLO QUANDO NEL MONDO A TUTTI GLI UOMINI SARA' RICONOSCIUTA
LA DIGNITA' UMANA, SOLO ALLORA POTRETE DIMENTICARCI.
 Lapide Sacrario ai Caduti di Marzabotto

#IostoconMimmo


Riace, l’arresto del sindaco e il boom di #iostoconMimmo

Ai domiciliari il sindaco della cittadina calabrese diventata il simbolo di una integrazione possibile, ondata di solidarietà sul web

La notizia è arrivata in mattinata come una doccia fredda: Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, la cittadina calabrese diventata il simbolo di un’integrazione possibile, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica.

Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto su quello che da tutti è considerato un modello vincente di convivenza pacifica con il fenomeno dell’immigrazione, tra l’altro in una terra difficile come quella calabrese.

Questi i fatti: da quanto emerso, tutto sarebbe partito dall’indagine della Procura di Locri, avviata qualche mese fa, sulla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria per l’accoglienza da parte del Comune di rifugiati e richiedenti asilo.
Sotto la lente della Procura erano finiti soprattutto borse lavoro e bonus, i due strumenti adottati dal Comune per fronteggiare i ritardi nell’erogazione dei fondi destinati all’integrazione.

2 ottobre 2018

Ecatombe in Indonesia, oltre 1200 morti tra tsunami e terremoto

Si aggrava ancora il bilancio delle vittime, sepolte in fosse comuni. Nel paese è il caos: migliaia di detenuti evasi e 600mila bimbi alla fame. La polizia non ferma gli sfollati che saccheggiano i negozi a caccia di cibo e acqua. L’Ue stanzia 1,5 milioni per l’emergenza
di Giuseppe Gaetano - Corriere della sera

Continua a salire il bilancio delle vittime in Indonesia: l’agenzia nazionale per i disastri comunica che, a quattro giorni dal terremoto di magnitudo 7.5 e dal successivo tsunami, sono 1.234 i morti accertati. Si tratta comunque di cifre destinate a salire visto che molte zone isolate restano ancora irraggiungibili per i soccorsi e che ci sono 800 feriti gravi. Nonostante la mancanza di attrezzature e le difficoltà di comunicazione, si continua a scavare a Palu e Dongala, le due cittadine costiere ridotte a cumuli di detriti, ma non ci sono molte speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie. I volontari sotterrano i cadaveri in gigantesche fosse comuni: sono alti, infatti, i rischi sanitari causati dai corpi in decomposizione. Circa 1.200 detenuti sono scappati via da tre carceri durante il sisma, ed è scattato anche il fenomeno sciacallaggio: i pochi negozi rimasti in piedi sono saccheggiati dalla popolazione affamata e la polizia, consapevole della disperazione, non interviene per fermarla.

1 ottobre 2018

Harambee - intervento di Matteo Richetti

Un brevissimo pezzo del lungo ed appassionato intervento di Matteo Richetti ad Harambee di Monza e Brianza venerdì 28 settembre 2018 alla ExFilanda di Sulbiate


tratto da un tweet di Cristina @cccricri