Il presidente dell'assemblea espelle il suo vice dopo un alterco
Doveva essere una seduta di Consiglio di
routine, con provvedimenti privi di elementi di tensione. Poi la
giornata di martedì scorso ha preso una piega inaspettata quando i
consiglieri della Lega, due assessori e il vicepresidente del Consiglio
Fabrizio Cecchetti compresi, sono entrati in aula facendo sfoggio delle
magliette preparate per la gita romana di sabato 28. "Renzi a casa", la
fantasiosa scritta, esposta a beneficio di fotografi e telecamere, e le
padane terga rivolte verso l'aula e la sua presidenza. Il tutto a seduta
in corso. Inevitabile il vibrante richiamo del presidente Raffaele
Cattaneo, di NCD. meno prevedibile che il suo vice scattasse fin sotto
lo scranno con il dito alzato. Una protesta scomposta, una manata sul
microfono e un "ma va a cagare" che molti giurano di aver sentito.
Presidente contro vicepresidente, e il primo, Cattaneo, che espelle il
secondo e lo esclude dal resto della seduta. Una gazzarra inedita, che
segue una sceneggiata furbetta quanto inutile. Ma se gli animi si
incendiano così facilmente è perché lo scontro in seno al centrodestra
in vista delle regionali, soprattutto quelle venete, si è spinto a
livelli critici, nonostante Maroni continui a rassicurare sulla tenuta
della coalizione.