Nel 2012 3.800 nuovi casi, aumentano i casi di trasmissione sessuale. Numero verde del Ministero della Salute
Torna domenica, come il 1° dicembre di ogni anno, la Giornata mondiale contro l’Aids (LE INIZIATIVE IN ITALIA),
malattia che dal 1981 ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando
una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi. Quest’anno lo
slogan è «no alle discriminazioni». «Per la prima volta possiamo vedere
la fine dell’epidemia, possiamo dire che siamo iniziando a controllare
la malattia - ha affermato Michel Sidibè, direttore di UnAids,
organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della lotta all’Aids -.
Eppure lo stigma, i pregiudizi, l’emarginazione dei malati sono ancora
tra noi».
I NUMERI NEL MONDO - In Italia,
in base all’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2012
ci sono state 3.853 nuove diagnosi (incidenza di 6,5 nuovi casi per
100mila persone). Negli anni si osserva un aumento dell’età mediana alla
diagnosi e un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce la
proporzione di tossicodipendenti, ma aumentano i casi attribuibili a
trasmissione sessuale. In tutto il mondo, a fine 2012 erano 35,3
milioni le persone affette da Hiv.