Si voterà entro diciotto mesi ma si poteva fare molto prima senza spendere trenta milioni
"Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro
dell'unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali
necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e
condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e
per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della
Costituzione?". In autunno o più probabilmente nella prossima primavera i
lombardi saranno chiamati alle urne ad esprimersi su questo quesito. I
tempi sono ancora incerti perché il primo referendum consultivo della
storia della Regione Lombardia dovrebbe tenersi con il voto elettronico,
ovvero con il touch-screen nel seggio. Ed è il via libera a questa
sperimentazione, insieme alla modifica del quesito (non più la richiesta
di Statuto speciale, ma il trasferimento concordato con il governo di
maggiori competenze su specifiche materie) ad aver fatto scattare il
voto favorevole dei cinquestelle, decisivo per il raggiungimento della
maggioranza qualificata necessaria a indire il referendum.