7 dicembre 2020

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Cattive abitudini

Nel giorno che segna il record dei morti in Italia dall’inizio della pandemia, il tema dominante è la possibilità o meno di fare visita ai parenti nel giorno di Natale.
Ci stiamo abituando a tutto: basta che la morte e la malattia riguardino altri e non vengano a disturbare la nostra famiglia e il nostro diritto a non essere privati delle poche soddisfazioni che ci rimangono e che decidiamo di trasformare in diritti intangibili.
Mettiamo sullo stesso piano cenoni di Natale, riapertura degli impianti da sci e la fatica di chi si trova a dover lottare tra a vita e la morte in un reparto di rianimazione. I dati dell’epidemia, più che indicazioni per evitare maggiori sofferenze, diventano incentivi ad abbandonare la prudenza, perché, se a morire è il 12% dei ricoverati in terapia intensiva contro il 50% della scorsa primavera, significa che possiamo stare tranquilli.
La gente è stanca di restrizioni, questo è certo, così come è evidente che molte persone sono in grande difficoltà economica, ma questo dovrebbe chiamare tutti a una maggiore responsabilità nell’indicare la necessità di evitare ulteriori fiammate pandemiche. Per abbassare il numero dei contagi servono settimane di sacrifici, basta un giorno di “liberi tutti” per farli esplodere nuovamente.
Ci stiamo abituando a tutto: anche all’idea che i morti siano un effetto collaterale del diritto a festeggiare il Natale o alla mediocrità di chi governa la regione e continua a dire che la Lombardia ha gestito meglio di tutti gli altri la pandemia.

Un Natale diverso Il nuovo Dpcm e le regole in vigore fino al 15 gennaio

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