13 novembre 2011

13/XI - S. Antonino martire. Patrono di Brentana.

Le fonti per lo studio della vita di Antonino sono relativamente tarde: il più antico documento che ci conosca, conservato nell'Archivio della basilica di S. Antonino in Piacenza, è il Gesta Sanctorum Antonini, Victoris, Opilii et Gregorii PP. X, che risale alla fine del IX o agli inizi del X sec., e che narra abbastanza sobriamente la storia della sua vita e delle sue reliquie. Gli studiosi posteriori hanno attinto a questa fonte cercando di accertarne, per quanto possibile, i dati.
E' indubitata l'esistenza del santo, già ricordato da Vittricio di Rouen nel suo De laude Sanctorum della fine del sec. IV, e nel Martirologio Geronimiano. Incerte storicamente sono le circostanze della vita di A.: ignoto il paese di origine e certamente leggendaria la sua appartenenza alla legione tebea. Una tradizione locale pone il martirio di A. nei pressi di Travo (Piacenza), verso il 303. Il ritrovamento delle sue reliquie (sec. IV), ad opera di s. Savino vescovo di Piacenza, è tramandato in un alone di leggenda; ma innumeri privilegi nel corso del Medioevo confermano la esistenza e il culto di esse. Ricognizioni delle reliquie furono compiute dai vescovi Sigifredo (ca. il 1000), Malabaila (1510), Bernardino Scotti (1562), Paolo Burali d'Arezzo (1569), Claudio Rangoni (1615) e, infine, va ricordata que]la accuratissima compiuta nel 1878-79 dal servo di Dio, mons. Giovanni Battista Scalabrini.
Per molto tempo si è attribuita ad A. una relazione di un viaggio in Terra Santa, più volte pubblicata nel corso del Medioevo e del Rinascimento. Tuttavia J. Gildemeister nel 1889 ne ha potuto reperire la redazione originale in due manoscritti del sec. IX. Da questo esordio e dalle indicazioni storiche e archeologiche contenute nella relazione, tutte riferentisi a un periodo attorno al 570, appare chiaro che il viaggio ai Luoghi Santi fu compiuto da un gruppo di cittadini di Piacenza, che si erano posti sotto la protezione del santo della città. La relazione, quindi, è da ascriversi non ad A. ma ad un Anonimo Piacentino, certamente uno-dei pellegrini, che al ritorno volle fissare i suoi ricordi di viaggio.
Il culto antichissimo, attestato già nel secolo che segue la morte del santo, è sempre stato ed è tuttora assai vivo nella città e nella diocesi di Piacenza, che lo ha scelto come patrono assieme a s. Giustina, consacrandogli la prima cattedrale, I'insigne basilica di S. Antonino, sorta nel sec. IV e dedicata a s. Vittore, e in seguito rifatta nei secc. IX e XI. Molte altre chiese della diocesi di Piacenza hanno A. come titolare. Nella liturgia piacentina gli sono consacrate due feste: quella principale il 4 lugl., col rito di prima classe, e quella del 13 novembre, giorno della invenzione delle sue reliquie, con rito di seconda classe. Nel Martirologio Geronimiano A. è festeggiato al 30 settembre, data che sembra riferirsi al suo natale. Da Piacenza il culto si è diffuso in molte diocesi d'Italia e della Gallia. 


S. Antonio è il Patrono delle Parrocchia di Brentana Sulbiate oggi Comunità Pastorale Regina degli Apostoli con Aicurzio, Bernareggio e Villanova.

L'Italia prima di tutto.

Buona domenica del 13/11/2011.

Da ieri sera Silvio Berlusconi non è più il Presidente del Consiglio.

Foto storica dell'ex capo del Governo Italiano.

La notizia per il Partito Democratico è motivo di soddisfazione e speranza. Le battaglie in Parlamento e nel paese di questi ultimi anni finalmente hanno raggiunto lo scopo. Si può festeggiare, però, con moderazione, perché sono ancora troppe le incertezze, molte le famiglie in gravi difficoltà economiche, precaria la situazione di numerose imprese, a rischio tanti posti di lavoro.

Il nostro non era prevenuto “antiberlusconismo”, il PD aveva colto nel segno, denunciando con largo anticipo la gravità della crisi economico sociale in cui versava il nostro paese e l’irreversibile perdita di credibilità del Governo Italiano nel panorama internazionale europeo.

L’uomo delle barzellette e della politica estera del “cucù” ha portato una nazione intera sull’orlo del precipizio. Bisogna fare presto e intervenire.

Se è possibile archiviare questa pericolosa lunga stagione politica in larga misura il merito è del PD che ha saputo promuovere e sostenere la partecipazione e la mobilitazione popolare e che ha sempre lavorato per l’unità delle opposizioni.

Abbiamo vinto la sfida ma ora occorre salvare e ricostruire il Paese.

Sarà un passaggio difficile e impegnativo per tutti. Per noi prima di tutto viene l’Italia come in questi giorni hanno ricordato sia Bersani, sia Fanceschini. Probabilmente sarà un Governo di scopo d’emergenza di transizione, che sappia coniugare rigore, crescita ed equità. La crisi impone scelte difficili e impopolari, cambiamenti radicali, riforme politiche, economiche, sociali. Non ci sono più margini per i “giochini” berlusconiani. Il tempo delle barzellette è finito. Ora è il tempo della serietà e della responsabilità. Il PD è pronto a fare la sua parte.

"Oggi cala il sipario".

L'intervento di Dario Franceschini di ieri alla Camera.



Per Sulbiate, da un punto di vista politico, la prossima sarà una settimana molto importante.

Per venerdì 18 alle ore 21,00 presso la sede della Coop. Grigna si svolgerà l’ Assemblea del Circolo PD di Sulbiate nel corso della quale, insieme a tutti i tesserati, i simpatizzanti e gli amici del nostro partito faremo il punto della situazione in merito ai principali argomenti e problemi in essere per poi individuare le priorità attuali e condividere le principali e importanti azioni/decisioni che presto, per il bene della Comunità di Sulbiate, dovremmo insieme responsabilmente assumere. Auspico che sappiate comprendere quanto sia importante la partecipazione, la disponibilità e la collaborazione di tutti voi.

Giovedì 17, invece, alle ore 21,00 presso l’Auditorium il Sindaco ha organizzato un incontro pubblico aperto alla cittadinanza.

Maurizio Sarchielli

Segretario Circolo PD Sulbiate

Buon Domenica.


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Venerdì 18 novembre - Convocazione Assemblea Circolo PD.

Il Sindaco Invernizzi risponde a Stucchi: lezione di correttezza istituzionale e buona pubblica amministrazione.

"Meno male che te ne vai". Nuovo testo su vecchia canzone.

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