14 marzo 2016

La sindrome di Calimero

Non vorremmo dover prendere atto di una nuova sindrome che aleggia dalle parti di Palazzo Lombardia. Ricordate la storia del pulcino che si sentiva trascurato e maltrattato da tutti solo perché piccolo e nero e invocava perennemente l'accanirsi ingiusto contro di lui?
Ebbene, il presidente Maroni potrebbe precipitare proprio nella sindrome Calimero, visto che, dopo le garbate ma ferme osservazioni del servizio legislativo del Consiglio regionale, sono arrivate anche le sollecitazioni dell'Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) in ordine al progetto di legge che dovrebbe istituire l'Autorità Regionale Anti Corruzione (ARAC). La missiva ufficiale dell'autorità presieduta da Raffaele Cantone appare come una vera e propria bocciatura in perfetto stile "istituzionale": "nell'apprezzare la volontà espressa dalla Giunta regionale" di dar vita a iniziative volte a combattere la corruzione, l'ANAC richiama però l'attenzione sulla "coerenza tra alcune previsioni del progetto di legge e la competenza statale in materia di prevenzione della corruzione". In pratica si afferma che c'è il rischio di creare un doppione e, per di più, senza avere le competenze per una decisione di questo tipo.