Parlare alla pancia dei cittadini esasperati perché vittime
dei recenti e numerosi furti che purtroppo stanno avvenendo in questa Comunità, è il modo più semplice e consentitemi
un po’ furbo, per raccogliere agevole approvazione e facile consenso
e esclusivamente utile a ottenere
un’effimera quanto fugace visibilità. Certamente è del tutto inutile a risolvere
il problema.
La questione è molto complessa e le possibili soluzioni, ahinoi impegnative
e complicate.
Un politico responsabile e prudente,
a mio modesto parere, non dovrebbe mai cadere in tentazione nel percorrere questa strada o peggio ancora, lasciare intendere che potrebbe farlo. Per
queste ragioni trovo
, personalmente,
un po’ troppo enigmatica e pericolosa la posizione espressa pubblicamente da
Facciamo
in Quattro per Sulbiate.
Ecco che cosa è accaduto leggendo gli articoli che dall' 8/9 febbraio sono stati anche esposti nella
bacheca dei Gruppi del Consiglio Comunale nello spazio assegnato alla
Civica Facciamoci in quattro per Sulbiate preceduti
da un cubitale
SVEGLIA! :
Il sig. Giuseppe Restocchi , titolare di uno dei Bar di
Sulbiate, che ha subito recentemente un furto nella sua abitazione, dopo che in
passato ne aveva già subiti altri nel
luogo di lavoro, comprensibilmente molto adirato, ( al quale non posso non manifestare pubblica solidarietà) ad un giornale locale ha così
dichiarato: ”Se nessuno prenderà in mano
la situazione ci penseremo noi”., e poi ha aggiunto, “Non sono l’unico a pensare che è arrivato il momento di prendere in
mano la situazione, almeno una decina di persone alle quali ho raccontato la
mia idea sono d’accordo. Siamo pronti a fare ronde notturne volontari, e non
abbiamo paura di utilizzare bastoni o armi bianche e nemmeno di usarle contro i
ladri”.
Nello stesso articolo è possibile leggere la “sibillina” dichiarazione
del Capogruppo di Facciamo in Quattro per Sulbiate : ” La mia idea era quella di iniziarne a parlarne per lo meno. Ma finora
in Consiglio, non si è sentito nulla a riguardo. Chi vorrebbe fare ronde non dovrebbe
far altro che dircelo. Non che sia la migliore idea, perché c’è già chi dovrebbe controllare, ma
penso che sia un buon punto di partenza”.
Allora, a mio modesto e personale parere, che sia un punto di partenza rispetto all'indifferenza
non c’è alcun dubbio, che sia positivo come
inizio di discussione è opinabile, trovo però certamente riprovevole che un
politico rilasci queste pubbliche ambigue dichiarazioni. Per evitare equivoci e alimentare malintesi sarebbe stato meglio evitare quel “Chi
vorrebbe far ronde non dovrebbe far altro che dircelo” ( in che senso?) e lasciare intendere che l’eventualità di costituirsi di possibili ronde improvvisate
di cittadini possa essere una delle
tante soluzioni accettabili “anche se non la migliore”.