22 maggio 2014

Come si vota per le Europee 2014?

Domenica 25 maggio 
si vota in tutta Italia per le elezioni europee
 Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23


Si votarà per l’elezione dei 73 membri del Parlamento europeo (cui spettano i posti riservati all’Italia). Per le europee l’Italia è stata suddivisa in 5 macro-circoscrizioni: Nord Ovest (di cui fa parte la Lombardia), Nord Est, Centro, Sud e Isole. 

Al momento del voto l’elettore riceverà per le europee una scheda unica, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale in cui si è inscritti.
Il voto si esprime tracciando sulla scheda un segno sul simbolo della lista scelta. Gli elettori possono dare la loro preferenza a un massimo di 3 candidati, che devono appartenere alla lista votata. Se vengono espresse tre preferenze, inoltre, è necessario scegliere candidati di sesso diverso, altrimenti la terza scelta verrà automaticamente annullata. Nelle preferenze, infatti, devono essere presenti entrambi i generi. 

Se invece le preferenze espresse sono soltanto due non è necessario introdurre l’alternanza tra uomo e donna. Tutti i nomi dei candidati saranno esposti nelle liste che saranno affisse ai seggi e nelle bacheche pubbliche.
Poter esprimere le proprie preferenze è un'oppurtunità per dare maggiore peso al proprio voto.

Sei di sinistra? La risposta di Pippo Civati

Sì, ma allora, se sei di sinistra, perché voti Pd?

La domanda più ricorrente di queste ultime settimane.
Mi chiedono perché non esco dal Pd e, nell'imminenza delle elezioni, perché voto il Pd. E addirittura faccio tre, quattro, cinque iniziative al giorno per la sua campagna elettorale.
E, allora, mi tocca spiegarvelo. E vi prego di seguirmi.
Foto: SE SEI DI SINISTRA, PERCHÉ VOTI PD?

La domanda più ricorrente di queste ultime settimane. Mi chiedono perché non esco dal Pd e, nell'imminenza delle elezioni, perché voto il Pd. E addirittura faccio tre, quattro, cinque iniziative al giorno per la sua campagna elettorale. E, allora, mi tocca spiegarvelo.

E vi prego di seguirmi: http://goo.gl/PazFM5 Per prima cosa, non voto M5s perché sono di sinistra e non mi piacciono i partiti e i movimenti che dichiarano di non essere né di destra, né di sinistra. Non mi piacciono tante altre cose – per esempio, incrociare le mani a forma di manette in aula, per rimanere all'episodio di ieri -, non mi piace la volgarità, non mi piace un programma che – per essere iperdemocratici – alla fine è deciso da poche, pochissime persone.
Faccio questa battaglia nel Pd, per riportarlo nel centrosinistra e perché torni a frequentare una logica dell'alternanza, contro ogni tipo di trasversalismo e di oligarchia interna, e me ne toccherebbe una ancora più clamorosa nel M5s.
Per le Europee, c'è un problema in più: con chi si alleerà il M5s? Con i no-euro di ogni sorta? Con la sinistra radicale? Con i verdi? Non è dato saperlo. Sulla base di quanto è accaduto in Italia, il M5s non si alleerà con nessuno, portando gli altri a fare accordi tra di loro, per poi dire che sono tutti uguali.
A me, invece, l'idea di stare finalmente nel Pse e da lì guardare a Tsipras e ai Verdi europei non dispiace affatto.
In secondo luogo, non voterò per la lista Tsipras, che ovviamente sento molto più vicina e in cui militano molte persone che stimo. Non lo farò non solo per la collocazione europea (il Gue mi sembra orizzonte troppo stretto e orientato), ma anche perché credo che la sinistra per potersi definire tale debba essere grande e aperta, capace di governare, di allearsi con altri soggetti, con un messaggio che sia comprensibile alla maggioranza delle persone. Il fatto che anche all'interno di Sel si siano manifestati molti mal di pancia, in questi mesi, ci fa capire che c'è qualcosa che non ha funzionato, nel lancio di una lista dal messaggio affascinante e importante, in questa Europa da cambiare.