24 giugno 2019

Il “cacciatore di scafisti” messo a timbrare passaporti

Il pool che guidava è stato chiuso, Carlo Parini è stato spostato all'Ufficio passaporti, gli altri componenti del gruppo sono stati dirottati all'ufficio Ambiente. Pioniere degli investigatori anti-trafficanti, citato anche in un'inchiesta del New York Times, Parini nel 2006 aveva creato il Gicic, il gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina di Siracusa
di Valentina Furlanetto -  Il Sole 24 Ore

«La mia impressione è che siamo stati rimossi». Il “cacciatore di scarfisti”, il commissario Carlo Parini, dal 15 di dicembre è stato messo a timbrare passaporti. Il pool che guidava è stato chiuso, lui è stato spostato all'Ufficio passaporti, gli altri componenti del gruppo sono stati dirottati all'ufficio Ambiente. Pioniere degli investigatori anti-trafficanti, citato anche in un'inchiesta del New York Times, Parini nel 2006 aveva creato il Gicic, il gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina di Siracusa.

Il gruppo Interforze era un team unico in Italia, in dodici anni ha gestito 1.084 sbarchi, l'assistenza e la raccolta dati su 128.569 migranti, il sequestro di 219 imbarcazioni, l'arresto di 1.051 persone. Ma improvvisamente a dicembre è stato deciso che il gruppo non serviva più ed è stato cancellato. «Ufficialmente - dice Parini - è una decisione della procura di Siracusa, però non so effettivamente da dove parta questa scelta. Dicono di aver istituito un gruppo simile a Catania, sotto il procuratore Zuccaro. Noi eravamo però anche disponibili a trasferirci a Catania. Ci hanno detto di no. Non voglio dire che non fossimo graditi, diciamo che non siamo stati scelti». La rimozione del pool anti trafficanti conferma l'allarme che arriva dal rapporto annuale sul traffico di esseri umani pubblicato ieri dal Dipartimento di Stato americano, secondo il quale l'Italia ha «diminuito le indagini sulla tratta».