4 gennaio 2020

Operaio muore schiacciato nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti)

3-1-2020  tratto da "la Repubblica"

L'incidente durante la manutenzione degli impianti nella fabbrica a produzione ferma. Cristian Terilli, 29 anni da compiere, di Pignataro Interamna (Frosinone), è la prima vittima sul lavoro dell'anno. Lavorava per una ditta esterna. La rabbia dei sindacati, il cordoglio di Fca

Ennesima tragedia nel mondo del lavoro. Inizia male il 2020, così come si era chiuso il 2019, con un altro incidente mortale stavolta nella fabbrica abruzzese della Sevel in Val di Sangro. Un operaio di quasi 29 anni, Cristian Terilli, di Pignataro Interamna (Frosinone) è morto nella fabbrica di Atessa. Era dipendente di una ditta esterna dell'ex gruppo Fiat, impiegata per la manutenzione degli stabilimenti. L'uomo è stato schiacciato da un supporto di ferro dell'impianto robotico cadutogli addosso mentre stava sostituendo un tirante a un discensore. Inutili i soccorsi del 118 che ha inviato anche l'elisoccorso.

Cordoglio e indignazione dai sindacati.
Le aziende che non investono sulla sicurezza andrebbero penalizzate seriamente. Abbiamo chiesto subito un incontro urgente alla Direzione di Fca per capire come sia potuto accadere un incidente cosi drammatico. Resta però una piaga che dalle Alpi alla Sicilia sta investendo in modo trasversale tutti i settori, dal metalmeccanico a quello edile passando per i trasporti e la logistica", commenta il Coordinatore Fim Cisl del settore automotive, Raffaele Apetino.

"Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione ed è necessario un controllo capillare e preventivo sulla sicurezza nelle aziende. - conclude Apetino - Non servono slogan ad effetto ma interventi mirati alla vera prevenzione per non scrivere ogni giorno un nuovo necrologio". Stesso appello lanciato dalla Fiom: "Il nuovo anno comincia come si è chiuso: è inaccettabile che i lavoratori rischiano infortuni o addirittura perdano la vita. C'è una responsabilità di prevenzione e controllo delle imprese e delle istituzioni pubbliche. È necessario intervenire con urgenza".

Vigilare, segnalare... è un problema che investe tutti