30 giugno 2018

Occorre che diamo un senso alla nostra vita

Ma non quello bello e che tutti vedono. Quello, per intenderci, che il mondo vorrebbe darci, se accettiamo di vendere la nostra anima. Non quello che la modernità tecnica vorrebbe proporci per essere vincenti e felici secondo il sistema vigente e trionfante, ma quel giro di boa che consiste nell’affacciarsi sull’infinito ed i cui cavalieri dell’apocalisse scorrono, oggi più che mai, le praterie della storia.
Non mi stancherò mai di ripetere che oggi occorre modificare modus vivendi ritornando dentro i limiti che la natura ha posto a salvaguardia del pianeta. Se faremo ciò i nostri successori ci ringrazieranno.
Il  sistema di vita attualmente in auge purtroppo non lascia speranza di un benché minimo rientro nel limite naturale e, anche se qualcuno rimane un ottimista inveterato, c’è da chiedersi quanta parte di ottimismo nasce dalla speranza e non piuttosto dalla convenienza o dalla disperazione. 
Quello che conta al termine della vita è avere amato. Come questa storiella racconta.

L’uomo nel pozzo
Un uomo cadde in un pozzo da cui non riusciva a uscire.