1 febbraio 2016

Il problema dei frontalieri e il pasticcio di Maroni e Gobbi

LA LEGA LI HA CREATI, ORA LI RISOLVA
I problemi dei lavoratori frontalieri sono nati in seno al partito di Maroni e Gobbi. Che, invece, come dimostra una foto, vanno d'amore e d'accordo
C'è un'immagine che corre sul web: Roberto Maroni, Luca Zaia e Norman Gobbi in un unico scatto, fatto nel corso della conferenza di lancio della Strategia macroregionale europea per le Alpi, più nota come Eusalp, a Brdo, in Slovenia. E ci sta: Lombardia, Veneto e Canton Ticino uniti politicamente e strategicamente, appunto, dentro una più grande aggregazione. Cosa si può volere di più?
Ma allora, ha detto appena ha visto la foto Luca Gaffuri, segretario della Commissione rapporti tra Lombardia e Svizzera, presente a Brdo, "risolvano subito i problemi che loro stessi hanno creato, veneti a parte, ai frontalieri delle nostre province". Perché appare evidente agli occhi di chi sta dalla parte dei lavoratori di confine che "gli esponenti del Carroccio tra loro sono molto uniti, anche al di là della frontiera. L'incontro avvenuto in Slovenia poteva essere l'occasione giusta per Maroni per mettere fine a dissidi che forse a livello politico non esistono veramente, ma si riflettono sui cittadini, i lavoratori, i rapporti transfrontalieri, l'opinione pubblica".
Soprattutto adesso che vi è la presenza di due rappresentanti delle Leghe, quella italiana e quella ticinese, dentro la Regio Insubrica, la Comunità di lavoro transfrontaliera. Il presidente ticinese Gobbi è stato, infatti, nominato a responsabile della Regio e la rappresentanza di Regione Lombardia dentro la Comunità è stata affidata a Francesca Brianza, assessore al post Expo ed ex presidente della Commissione speciale.
"Speriamo che questo dispiegamento in forze serva a sciogliere i nodi sempre più aggrovigliati che si sono creati nei rapporti tra Lombardia e Canton Ticino, il primo dei quali riguarda i lavoratori, e che proprio i leghisti, da una parte e dall'altra del confine, hanno contribuito a creare", incalza Gaffuri.
Uno dei primi temi da affrontare e con urgenza sarà il nuovo accordo tra Italia e Svizzera per la tassazione dei redditi da lavoro frontaliero, fa sapere Mirko Baruffini, delegato della Provincia di Como dentro la Regio: "Assieme a questo partiranno i tavoli su mobilità e trasporti, su economia e mercato del lavoro, su sicurezza e ambiente e sul turismo".
Baruffini sottolinea anche che "la proposta di rilanciare i tavoli è stata molto apprezzata dagli svizzeri, anche per il gran lavoro fatto finora dalla presidente uscente Maria Rita Livio. La delegazione ticinese ha riconosciuto che molta parte dell'impegno profuso è demandato ai rappresentanti dei territori lombardi e di fatto loro stessi preferiscono lavorare con sindaci, amministratori e delegati delle nuove province, pur augurandosi, come noi, di poter operare in sintonia con questa nuova partnership con Regione Lombardia che fino a ieri sentivamo lontana".

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