18 aprile 2011

Datemi torto - 2 - di Adriano Caiani.



Una grande risorsa.


E’ il perdono. Il per dono, cioè un dono per chi è offeso, che lo da, e per chi ha offeso, che lo riceve. Ed è talvolta molto difficile metterlo in pratica. Conosco una coppia che si è separata, perché lei gli ha macchiato la camicia versando il caffè. Pensiamo a quanta infelicità il non perdono produce. E ci sono casi che per un nonnulla si trascinano l’odio per tutta la vita. Eppure il perdono è un grosso discapito per gli psichiatri, essendo esso una via per la salute mentale. Ci sono luminosi esempi, anche se rari, di perdono ad opera di persone cui sono stati uccisi dei congiunti. Abbiamo poi l’esempio sublime di Gandhi, chiamato “La grande anima”. Maestro della non violenza ebbe un’idea vincente per “perdonare” i colonialisti inglesi che avevano il tallone sull’India: organizzò la disubbidienza civile. Incredibile ma vero: dopo 200 anni di dominazione, il Regno Unito se ne dovette andare, nonostante tutta la sua potenza. Uno scacco universale! Inventiamo insieme modi, strade di perdono che raggiungano lo scopo senza che nessuno delle parti si senta in cedimento, umiliata, o altro. Siete d’accordo? Avanti con gli esempi!


Datemi torto, grazie. Adriano



post correlato

Nessun commento:

Posta un commento