25 gennaio 2018

Quote latte, l’ultimo regalo della Lega: Italia condannata a pagare

Nel 2009 la Lega aveva garantito che la questione delle quote latte era stato risolto. Ma non era vero e il conto, ora, potrebbe essere salato.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato l’Italia per non aver recuperato 1,3 miliardi di euro dai produttori lattieri per aver superato le quote latte nel periodo 1995-2009. La responsabilità di una condotta così scellerata ricade sulla Lega e la destra che hanno governato in quegli anni e che hanno evitato di prendere le misure necessarie richieste da Bruxelles. In particolare all’Italia non si contesta il pagamento delle penalità, cifra che è stata pagata all’Ue, ma il modo: la cifra doveva essere poi recuperata a livello locale.

Nel 2009 il ministro per le Politiche agricole, il leghista Luca Zaia aveva garantito che la questione delle quote latte era stata risolta. Ma senza affrontare il problema degli agricoltori che non avevano pagato a scapito degli onesti. Ora l’Italia dovrà uniformarsi alla sentenza dei giudici di Lussemburgo altrimenti, in caso di inottemperanza, si espone a una nuova causa da parte della Commissione che potrebbe comportare una condanna al pagamento di una multa.

Le responsabilità della Lega
“È una pesante eredità che arriva dal passato e che ha forti responsabilità nelle scelte fatte in particolare dalla Lega e dalla destra a quel tempo al Governo. – ha commentato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – Purtroppo prima del 2014 sono state prese decisioni che hanno danneggiato migliaia di allevatori onesti e tutti i cittadini, visto che lo Stato ha già pagato 4,5 miliardi di euro. Noi in questi ultimi anni invece non abbiamo messo la polvere sotto il tappeto e abbiamo avviato un percorso di risanamento. Per responsabilità del malgoverno leghista degli anni passati gli italiani pagano ancora purtroppo un conto salatissimo”.

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