Il PD ha votato a favore perché sono soldi destinati ai Comuni anche se ha chiesto che siano investiti per opere durevoli orientate a sviluppare progetti sostenibili e strategici. Si tratta di risorse assegnate in conto capitale, mentre i soldi che saranno assegnati dal Governo verranno assegnati molto utilmente in parte corrente per dare respiro ai bilanci comunali.
Gigi Ponti
Responsabile Enti Locali PD Lombardia
• LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO REGIONALE È AVVENUTA LUNEDÌ 4 MAGGIO.
Art. 1 - Misure di sostegno agli investimenti pubblici
• IL PUNTO DI PARTENZA
- Sfruttare le possibilità di indebitamento della Regione per immettere nel circuito degli investimenti pubblici 3 miliardi di euro.
- Le risorse saranno reperite tramite mutuo o nuova edizione del bond regionale.
- 400 milioni saranno destinati agli Enti Locali (Province e Comuni); 2,6 miliardi invece rimarranno nella disponibilità della Regione.
- Essendo un’operazione a debito, le spese finanziabili sono solo quelle d’investimento degli Enti pubblici e dei soggetti privati concessionari di beni pubblici.
- L’ammortamento del debito a carico della Regione, di durata massima trentennale, decorre a partire dal 2022 (annualità per la quale si prevede un onere per restituzione di interessi e quota capitale pari a 130 milioni di euro).
• LE RISORSE PER GLI ENTI LOCALI
- In complesso 400 milioni di euro: 51,35 milioni per province e città metropolitana; 348,65 milioni per i Comuni.
- Alle Province: per la realizzazione di opere connesse alla viabilità e strade e all’edilizia scolastica.
- I criteri per l’assegnazione dei contributi alle province saranno definiti con deliberazione della giunta regionale.
- Ai Comuni: per sviluppo territoriale sostenibile (adeguamento e sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici, abbattimento barriere architettoniche, dissesto idrogeologico e riqualificazione urbana); efficientamento energetico; infrastrutture per la connessione internet (fibra ottica, free wi-fi).
- Le risorse sono assegnate ai comuni per classi di popolazione:
- Il Comune beneficiario può finanziare uno o più lavori pubblici a condizione che gli stessi non siano finanziati già integralmente da altri soggetti. È possibile per il Comune finanziare opere realizzate da Unione dei Comuni o Comunità Montana o altre forme di aggregazione comunale.
- Il Comune beneficiario è tenuto a iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 31 ottobre 2020, pena la decadenza del contributo.
- I contributi sono erogati per il 20% previa verifica dell’avvio dei lavori; per il 50% entro febbraio 2021; per il residuo 30% previa trasmissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione dei lavori. Tuttavia, l’Art. 6 del progetto di legge prevede l’intervento di Finlombarda per l’erogazione di anticipazioni i Comuni che vengano a trovarsi in situazioni di carenza di liquidità nella realizzazione degli interventi.
• LE RISORSE PER GLI INVESTIMENTI REGIONALI
- 2,6 miliardi di euro: 2,47 per la costituzione di un fondo “Interventi per la ripresa” da destinare a nuovi investimenti; 130 milioni per investimenti già programmati, originariamente da finanziarsi con risorse proprie regionali che ora serviranno per l’ammortamento del debito da contrarre.
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