Fusione dei comuni, la maggioranza si spacca sui contributi ai comuni
Senza colpi di scena, invece, le votazioni sulle singole fusioni, nonostante il tentativo vano della Lega di e della Lista Maroni di compattare la maggioranza contro la fusione di Verderio superiore con Verderio Inferiore. Sono quindi state approvate 9 fusioni di 22 piccoli comuni, mentre sono state bocciate 10 fusioni che coinvolgevano 36 centri minori. I nove comuni esordiranno il 25 maggio con l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.
Le fusioni dei comuni vanno incentivate perché generano maggior efficienza e maggior qualità nei servizi ai cittadini. Negare risorse alle fusioni significa osteggiarle materialmente e il Consiglio in merito ha espresso un voto molto chiaro, contrario alla posizione della Lega e dell’assessore. Non solo, occorre anche rivedere la normativa per chiarire le modalità di interpretazione dei referendum consultivi. Tutto questo andrà fatto in tempi ragionevoli.
I nuovi Comuni sono:
Maccagno con Pino e Veddasca (VA): 2542 abitanti e superficie pari a 40,68 kmq. (fusione di Maccagno, Pino sulla sponda del Lago Maggiore e Veddasca)
Verderio (LC): 5686 abitanti e superficie pari a 6,79 kmq. (fusione di Verderio inferiore e Verderio superiore)
Borgovirgilio (MN): 14.400 abitanti e una superficie pari a 70,20 kmq. (fusione di Virgilio e Borgoforte)
Cornale e Bastida (PV): 920 abitanti e una superficie pari a 3,39 kmq. (fusione di Cornale e Bastida de’ Dossi)
Tremezzina (CO): 5078 abitanti e superficie di 29,42 kmq (fusione di Lenno, Ossuccio, Tremezzo e Mezzegra)
Colverde (CO): 5239 abitanti per una superficie complessiva di 8,53 kmq (fusione di Drezzo, Gironico e Parè)
Bellagio (CO): 3812 abitanti su una superficie di 31,77 Kmq (fusione di Bellagio e Civenna)
Val Brembilla (BG): 4600 abitanti e superficie di 30,95 Kmq (fusione di Brembilla e Gerosa)
Sant’Omobomo Terme (BG): 3900 abitanti per una superficie di 16,5 kmq (fusione di Sant’Omobono Terme e Valsecca)
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