22 febbraio 2017

NewsLetter Barzaghi

                                                                                                                   Newsletter 132 / febbraio 2017
Basta un raggio di sole e già le pratoline occhieggiano nei prati ancora smunti. Gli alberi intorno sono spogli, ma il nocciolo mostra orgoglioso le sue infiorescenze pendule. La natura è pronta per una nuova ripartenza.
Fosse così semplice anche per gli umani accantonare il gelo degli approcci sbagliati, dei malintesi, delle inutili ripicche, delle guerre scatenate per un niente e provare a ripartire.
Fosse così semplice per le comunità politiche sotterrare l'ascia di guerra, anelare ad una ripartenza e porsi come unico obiettivo una nuova stagione di impegno e di azioni efficaci.
A volte, più che i complessi arzigogoli politici, basterebbe il buon senso!
Di certo, quest'ultimo è un prezioso ingrediente che manca in Regione Lombardia. In settimana si è dovuto registrare l'ennesimo scossone giudiziario con la Corte dei Conti che ha contestato danni per un milione di euro a 12 funzionari dell'Agenzia regionale per l'ambiente per incarichi illegittimi.
Intanto Maroni promette amicizia e collaborazione all'ambasciatore russo. Dovrebbe finalmente fare un po' di pulizie di primavera in casa sua, invece di atteggiarsi a statista internazionale.
RISORSE SCARSE PER I SENTIERI
Una legge attesa per valorizzare i sentieri lombardi, ma con poche risorse finanziarie quella approvata martedì in aula. La Rete escursionistica della Lombardia rappresenta un patrimonio da tanti punti di vista: turistico, ambientale, paesaggistico, culturale, storico. Un patrimonio che andava normato e che ora va valorizzato e fatto conoscere.
Come al solito, la norma finanziaria inserita in legge non è parsa adeguata, soprattutto perché i 13 mila chilometri di sentieri lombardi percorribili versano per buona parte in cattive condizioni. Il territorio montano vedrebbe addirittura una diminuzione di fondi, ridistribuiti a favore di altri territori.

VIDEOSORVEGLIANZA
Che non ci fosse bisogno di una legge per favorire l'installazione di strumenti di videosorveglianza all'interno delle case di riposo lombarde, il Pd lo aveva detto sin dall'inizio. Bastava semplicemente predisporre un bando. Ma non è solo questo a non averci convinto del tutto: una dotazione di una certa consistenza (1 milione 400mila euro) su un provvedimento ancora tutto da scoprire quando su altri progetti di legge di particolare attualità come il cyberbullismo abbiamo messo solo 300mila euro, ci è parsa una dotazione eccessiva. Inoltre, pur costituendo un deterrente di fronte a episodi pericolosi o scorretti, l'installazione delle telecamere a tutela di pazienti anziani o portatori di handicap, non è direttamente correlata alla qualità assistenziale erogata nelle strutture, che dipende da tanti altri fattori e da forme di controllo che incidono sulla qualità del servizio agli ospiti. Perciò, astensione.
C'è, invece, soddisfazione per l'ordine del giorno presentato dal Pd relativamente all'assistenza degli anziani nelle case di riposo, votato all'unanimità da tutti i gruppi consiliari. Per l'assistenza agli anziani lombardi, il provvedimento è per noi più importante della legge approvata: impegna infatti la Giunta Maroni a mettere in atto iniziative di contenimento del costo delle rette, a rivedere il sistema di contribuzione delle case di riposo tenendo conto meglio e di più del carico assistenziale sanitario, ad alleggerire la parte burocratica dell'assistenza in favore della qualità assistenziale, a rendere stabile l'iniziativa RSA Aperte che la Regione si riserva ogni anno di prorogare con grande incertezza per le famiglie e i gestori.

SALVE LE LINEE DELLA BRIANZA?
Un deciso passo in avanti verso la soluzione del problema si è registrato martedì grazie all’approvazione della mozione in Consiglio regionale presentata dai democratici sul trasporto pubblico locale in Brianza, a rischio di pesanti tagli. Nella mozione, votata all’unanimità, si chiede che la Regione garantisca il trasferimento dei contratti per il trasporto pubblico locale su gomma con la relativa copertura finanziaria dalle province alle Agenzie del trasporto pubblico.
È un risultato importante perché la Regione ora è impegnata a finanziare i contratti in essere e quindi a garantire il mantenimento dell’offerta attuale, senza il taglio delle linee, in particolare in Brianza, che altrimenti sarebbe inevitabile. C’è finalmente una schiarita e ci auguriamo che agli impegni facciano seguito i fatti. Giovedì, all’incontro fissato tra l’assessore e i vertici dell’agenzia del trasporto pubblico locale è stato ribadito l'impegno della Regione a reperire le risorse mancanti.

FUGA ALL'ESTERO
E' stata approvata all'unanimità dal Consiglio una mozione urgente che impegna la Giunta a chiedere il ritiro della procedura di licenziamento per 187 lavoratori, da parte di K-Flex, l'azienda di Roncello che, venendo meno a tutti gli impegni presi e alle dichiarazioni fatte, ha deciso di disinvestire in Lombardia per delocalizzare in Polonia, nonostante una situazione industriale affatto compromessa.
La mancata presenza della proprietà aziendale, chiamata in audizione in Regione, nonché dell'associazione di categoria Assolombarda, aggiunge elementi di gravità ad una situazione già difficile. E' emersa inoltre nel corso dell'audizione l'ipotesi di una non chiara destinazione di utilizzo dei fondi pubblici percepiti nei mesi scorsi dall'azienda brianzola. Qui siamo ben oltre la mancanza di responsabilità sociale da parte di un'impresa. Ora rimane solo la speranza di poter avviare una relazione su basi diverse e più costruttive.




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