14 luglio 2017

NEWSLETTER QUINDICESIMO PIANO

Newsletter 153 / luglio 2017
Un violento acquazzone, come solo sanno fare i temporali generati dai cambiamenti climatici, ha lasciato sul terreno i segni del suo sconvolgente passaggio: rami spezzati, verzura strapazzata, allagamenti improvvisi e parecchi danni. D'altra parte, è sempre così: chi passa, lascia sempre una traccia. Di cose buone o cattive, rimarchevoli o meno. Degne di essere ricordate e prese a modello o subito accantonate e finite nel dimenticatoio. Per non parlare dei danni che l'azione umana, a volte procura con le scelte dissennate...
Che traccia lascerà, ad esempio, Bobo Maroni del suo passaggio ai vertici della Regione? Noi in questi anni qualche idea nel merito ce la siamo fatta e per lo stesso motivo, elezioni anticipate o no, stiamo lavorando alacremente per predisporre un'alternativa credibile, fatta di programmi, di proposte e di donne e di uomini che si mettono a disposizione.
Oggi a Milano si riunisce l'assemblea regionale per porre le basi per la svolta. Ebbene sì! In Lombardia è giunta l'ora di cambiare e fin da subito chiediamo ai cittadini di darci una mano.
 

CINGHIALI


Parlare di cinghiali e dei danni prodotti dall'eccesso di questa popolazione faunistica, da noi, nella costruitissima Brianza, potrebbe sembrare un esercizio inutile. In realtà, la legge che ha tenuto banco nell'ultima riunione di Consiglio regionale era assai attesa per la campagna, per la montagna e, soprattutto, per l'agricoltura.
Nella prima regione agricola d'Italia, qual è, sorprendentemente, la Lombardia bisogna cercare di far convivere in un ecosistema la presenza dell'uomo e il suo lavoro in agricoltura e la fauna che però va contenuta.
È questa la sostanza del provvedimento legislativo, che arriva buon ultimo tra le regioni italiane, la cui necessità è stata riconosciuta anche dal gruppo PD che ha votato a favore.

PROMESSE ELETTORALI


Il calvario quotidiano dei pendolari lombardi è arcinoto: viaggi su treni vecchi e inefficienti che spesso si fermano in piena campagna obbligando i passeggeri a raggiungere a piedi la stazione vicina. Trenord come le ferrovie del terzo mondo, insomma. Un'emergenza trascurata bellamente fino a qui dalla compagine di governo regionale, in continuità con il passato formigoniano.
Ora, invece, a qualche mese dalle elezioni, il presidente Maroni ha annunciato una spesa di 1,6 miliardi per l'acquisto di 160 nuovi treni dal 2017 al ... 2032!!!
Avete capito bene: 30 milioni per il 2017, 35 milioni per il 2018, 35 milioni per il 2019, tre treni e pochi soldi veri. Il restante miliardo e mezzo sarà garantito da un debito che verrà contratto negli anni seguenti. Forse. Come "forse" verranno acquistati gli altri 157 treni.
Se i Lombardi si bevono anche questa ...

SICCITÀ 


Tra gli argomenti stagionali c'è sicuramente la siccità. La giunta se ne dimentica per undici mesi, anche quando in montagna d'inverno non nevica o si registra il 70% in meno di precipitazioni, salvo poi concentrare l'attenzione nel mese di luglio, quando la carenza d'acqua si sente, eccome! Allora è tutto un fiorire di iniziative, convegni, proposte.
Come quella dell’assessore regionale al Territorio Beccalossi di utilizzare le cave dismesse come bacini di accumulo di acqua contro la siccità. A prima vista potrebbe sembrare una proposta suggestiva e di buon senso, se non comportasse diverse problematiche che tuttora non paiono tuttora risolte.
Le cave utilizzabili dovrebbero essere tutte impermeabilizzate, dando luogo a una sorta di vasche di laminazione. A parte gli alti costi, ci sarebbero altre conseguenze, da non sottovalutare: si tratterebbe comunque di acqua di scarsa qualità, considerato che i nostri fiumi sono altamente inquinati e ci sarebbe il problema della stagnazione di queste acque che, conservate per mesi nei bacini, diventerebbero ferme e putride, con tutte le conseguenze del caso, dalle zanzare ai batteri, nocive anche per la salute.
Il consiglio è di approfondire con studi questa soluzione che non risolve sicuramente la questione della siccità. Un tema che andrebbe affrontato non in forma episodica, come sta facendo invece la Giunta.

INCLUSIONE SCOLASTICA


Per il 2017 sono stati stanziati dalla Regione 8,5 milioni di euro per permettere l'inclusione scolastica agli alunni con disabilità. Una buona notizia che favorisce un sereno avvio del prossimo anno scolastico.
Le linee guida approvate dalla giunta a fine giugno, inoltre, mettono finalmente punti fermi sulla gestione dei 4650 alunni lombardi con disabilità.
Rimane comunque una questione di fondo da chiarire. All'interno del documento si stabilisce che per ogni alunno le ore di assistenza settimanale possono variare da un minimo di cinque ad un massimo di dieci, a seconda della gravità del caso.
Si tratta di una limitazione importante, se si pensa che ora la media di assistenza per alunno nelle province lombarde si aggira intorno alle 16 ore settimanali. Chi se ne occuperà per le restanti sei ore? I genitori sono in fibrillazione. E anche noi!


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