Il grave caso della contaminazione dell’acqua di alcune abitazioni di Sulbiate verificatosi il 17/08 per l’accertamento delle responsabilità e per chiarire esattamente quanto è avvenuto, è in attesa di conoscere i risultati di un indagine della Magistratura.
In ragione delle difficoltà, della complessità dell’argomento, e in considerazione del fatto che i campioni prelevati e conservati da alcuni cittadini sembrerebbe non possano ritenersi validi, perché non attinti da professionisti secondo rigide procedure standar, immaginiamo che difficilmente la risposta ufficiale ed autorevole sarà fornita in breve tempo.
Il fatto certo è che l’acqua di scarto di lavorazione della Dox-al quel giorno è finita nell’acquedotto. Come e perché è tutto da chiarire. Tutto ciò che l’Amministrazione poteva fare, allarmata dalle telefonate dai cittadini che avvertivano (fortunatamente) il cattivo odore dell’acqua, è stato urgentemente e correttamente fatto.
Secondo quanto comunicato dall’azienda, che recentemente ha sostenuto un importante investimento per un nuovo impianto di depurazione,sono stati riscontrati nell’acqua pubblica la presenza di tracce dei seguenti elementi: eucaliptolo, mentolo e sui derivati, zinco e ammoniaca.
Cosa significa? Producono danni alla salute? Possono inquinare irrimediabilmente la falda? In quali percentuali?
Quello che sappiamo con certezza è che ora l’acqua è potabile.
E’ stata testata, analizzata, certificata, dagli enti competenti.
Ringraziamo il cattivo odore dell’acqua, perché, se non fosse stato presente forse nessuno si sarebbe accorto di nulla.
Non possiamo che attendere i risultati dell’indagine e sperare che incidenti di questo tipo non accadano più.
La proposta della visita in azienda per i residenti di via Biffi e via Mascagni, andrebbe estesa a tutti i cittadini interessati. Sarebbe un modo intelligente di far conoscere a Sulbiate un importante azienda presente nel suo territorio. Un incontro cittadini/Dox-al utile per comprendere i problemi connessi ai rischi di inquinamento dell'acqua, per intuire la tecnologia e il funzinamento dei nuovi sistemi di depurazione, e capire, ancora di più, l'esigenza imprescindibile di difendere, proteggere, conservare, questo comune bene essenziale.
Maurizio Sarchielli
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A parte la magistratura, l'amministrazione avrebbe dovuto essere molto più trasparente.
RispondiEliminaLa versione ufficiale di quanto è accaduto è stata pubblicata sul sito del comune dopo 10 giorni, quando i cittadini erano già al corrente dell'accaduto per altre vie. A mio avviso questo comportamento è irrispettoso dei cittadini.
Un commento anche sul tono di quanto apparso sul sito: a mio avviso è parecchio "rassicurante" e tendente a minimizzare il grave episodio.