Un tant al toc?

Egregio Sindaco Crespi.

Molte sono state le critiche alla proposta di sistemazione dell’area attorno al Titanic:

- La sede stradale si restringe,
- I parcheggi si riducono.
- Alcuni accessi vengono limitati.
- I mezzi pubblici avranno più difficoltà nel passare.
- Gli alberi renderebbero meno agevole la manutenzione ai servizi sotto il piano stradale
- I soldi potrebbero essere impiegati per opere più necessarie
- Ecc ecc.

Critiche giuste e puntuali, però noi di Teorema le consideriamo anche come critiche di dettaglio.
Sindaco, ai cittadini manca la conoscenza dell’impianto in cui la proposta della sua amministrazione ha
inserito la ristrutturazione. Manca perché non è stata espressa.

I cittadini non sono a conoscenza se ci saranno altre ristrutturazioni della viabilità. Quale la relazione tra
la presente, le future e quelle già realizzate. Quale è la proposta per Sulbiate?

Il progetto precedente dell’architetto Resch una visione d’assieme, condivisibile o meno, ce la aveva.

Manca, per l’ultima proposta, l’elemento essenziale per un giudizio: la visione, sua e della sua
amministrazione, della Sulbiate tra 5 o 10 anni. Cioè l’obbiettivo ultimo.

5–10 anni sono una prospettiva di tempo a cui un qualsiasi “decision maker” dell’industria o dei servizi
prende in considerazione per le questioni di rilievo. Forse non è un esercizio semplice ma tale è il
compito.

- Quale la sua idea di come si evolverà il trasporto privato: più o meno auto? più grandi o più piccole?
Elettriche?

- Quale secondo lei lo sviluppo del trasporto pubblico: più sviluppato o più contratto, autobus o mezzi
on demand?

- Come vede la ciclabilità del paese, che ora, nonostante le dichiarazioni di principio, è carente. Come
saprà, molte città europee più grandi e più fredde di Sulbiate ci stanno credendo.

- Quale è la sua proposta ottimale della viabilità e del muoversi in Sulbiate per il futuro?

Dover decidere su argomenti di questo spessore rovinerebbe il sonno. Proprio per questo motivo si
sono affermati, in altri contesti, percorsi di decisione partecipata. Un metodo per ascoltare opinioni e
valutazioni, per interpretare esigenze, per condividere decisioni determinanti.

Senza la definizione e la conoscenza dell’obbiettivo finale, cioè la visione della Sulbiate a 10 anni, i
commenti dei cittadini saranno necessariamente di dettaglio e non di sostanza: Il passo carraio piuttosto
che le foglie degli alberi piuttosto che il parcheggio ecc ecc!

La richiesta dei 500 firmatari dell’appello, di sospendere l’esecuzione delle opere va verso questa
richiesta: è con questo spirito che (la redazione di Teorema/molti) ha firmato l’appello.
Signor sindaco è una richiesta ragionevole, a lei cogliere l’opportunità che si è presentata con la raccolta
di firme dell’appello.

Poi , condivisa l’idea futura di mobilità e del vivere in Sulbiate, saranno gli urbanisti a formulare le
proposte per tenere conto di alberi, marciapiedi, passi carrai e piste ciclabili.

Ci sembra però di potere affermare che:
- Se non si inizia nel nostro paese a discutere del suo futuro, Sulbiate ha un problema.
- Se lei non sente l’esigenza di un confronto su temi così impegnativi in un mondo così complesso e in
evoluzione, Sulbiate ha un problema conclamato.
- Nel caso che al professionista, che ha fatto la proposta di sistemazione di via Mandelli, non fossero
state date chiare indicazioni politiche sulla direzione in cui andare, il problema sarebbe proprio grave.

Il dubbio che Sulbiate stia andando avanti "un tant al toc" rimane.