"La conferenza d’ambito respinga la proposta della giunta provinciale di Monza".
Monza, 17 dicembre 2010 – “No all’ingresso dei privati nella gestione dell’acqua che deve rimanere una proprietà dei cittadini. L’acqua è un bene pubblico e l’ingresso di soci privati esproprierebbe le società municipali del ruolo di gestore che in questi anni, in Brianza come in quasi tutto il nord del Paese, hanno gestito rete ed erogazione in modo efficiente, economico e con garanzie per tutti, anche dal punto di vista degli investimenti necessari per migliorare le reti e la determinazione delle tariffe”.
Lo sostiene il Pd brianzolo, attraverso il segretario provinciale Gigi Ponti e il capogruppo in provincia Domenico Guerriero, i consiglieri regionali eletti in Brianza, Enrico Brambilla e Giuseppe Civati, e i sindaci di Mezzago e Nova Milanese, Antonio Colombo e Laura Barzaghi, primi cittadini che fanno parte del comitato ristretto della Conferenza d’ambito territoriale (Ato), che si riunirà oggi pomeriggio in Provincia di Monza (Ore 16.00) su convocazione della Giunta Allevi.
Nella riunione dell’Ato sarà messa ai voti, tra l’altro, la proroga dell’Ato per un anno ma anche la proposta della giunta provinciale di consentire progressivamente l’ingresso dei privati, in qualità di soci di minoranza, nelle società brianzole che gestiscono l’acqua.
“Cercare partner privati – aggiungono gli esponenti Pd – rischia di penalizzare gli interessi della Brianza e va contro lo spirito autonomista e federalista più volte sbandierato. Un partner privato che raggiunge il 40% delle quote societarie, come prevede la legge Ronchi approvata a in Parlamento da Pdl e Lega Nord e proposta dalla giunta provinciale di centrodestra, rischia di avere il ruolo di socio di maggioranza relativa, potendo così condizionare fortemente la gestione in funzione del proprio interesse e profitto. Il fatto che il sindaco di Milano affidi in house tutta la partita dell’acqua la dice poi lunga sulla coerenza del centrodestra”.
“Il Pd propone – concludono -, anche in attesa dell’imminente consultazione referendaria che chiede di dire no alla privatizzazione dell’acqua e per la quale sono state raccolte milioni di firme, anche in Brianza, che per tutto l’anno di proroga di funzionamento dell’Ato si mettano a sintesi l’esperienza e l’operatività delle società che attualmente operano sul nostro territorio: Brianzacque, Alsi e Idra. Un modo sicuramente efficace anche per ottimizzare e ridurre i costi”.
Ufficio stampa
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