4 gennaio 2011

Quale energia "alternativa" ipotizzabile a Sulbiate?

Pubblicato da Maurizio Sarchielli - Durante una recente riunione di circolo si sono considerate e commentate le principali fonti di energia “alternativa” ipotizzabili per Sulbiate. Lo scambio di opinioni ha portato ad un elenco di possibilità che devono essere approfondite considerando il contesto del paese. Analisi economico-finanziarie sono necessarie per lo sviluppo di una proposta organica. Qualsiasi eventuale azione dell’amministrazione, magari inserita nel contesto del patto dei sindaci, dovrebbe essere considerata come un esempio virtuoso affinché i cittadini possano seguirlo.

Pubblico il breve report dell'incontro perchè potrebbe essere auspicabile utile contributo per successivi approfondimenti e confronti.

Fotovoltaico - gli edifici pubblici del paese sembrano avere un tetto adatto all’istallazione dei pannelli. Da verificare se sia possibile istallare un impianto pagandolo con quello che produce per un periodo definito. Alcuni comuni hanno definito degli accordi operativi con installatori da estendere ai cittadini interessati alle stesse condizioni.

Solare termico – il centro sportivo potrebbe beneficiare di un impianto per la produzione dell’acqua calda per le docce. Il suo investimento sarebbe contenuto.

Biomassec’è un progetto del parco del Rio Vallone che prevede la coltivazione di robinie e gelsi per produrre biomasse. Mancano però le informazioni più significative: cosa fare dell’energia ottenuta? Lavoro? Calore per riscaldamento (teleriscaldamento)? Entrambi? Una riflessione va comunque fatta se il terreno deve essere utilizzato per la caloria termica o per la caloria alimentare.

Efficienza energetica – dato che l’energia eolica nelle nostre zone non è un’opzione percorribile si continuerà a bruciare metano, bruciarlo individualmente come ora è dal punto di vista termodinamico assolutamente inefficiente, la cogenerazione per la produzione di lavoro e calore sarebbe energeticamente molto conveniente! La cogenerazione sarebbe ottimamente integrata con la tecnologia delle biomasse e del fotovoltaico.

Risparmio energetico – l’isolamento termico degli edifici è il settore dove è possibile il massimo risparmio energetico. Una campagna comunale per migliorare questo aspetto sarebbe auspicabile. Potrebbe l’amministrazione sensibilizzare i cittadini affinché migliorino l’isolamento delle loro case? Potrebbe, come ipotizzato per il fotovoltaico, che si definiscano delle condizioni valevoli per tutto il comune?

Geotermia – la geotermia possibile da noi è la geotermia a bassa temperatura abbinata a pompe di calore per elevare la temperatura del calore del sottosuolo. Nota: le pompe di calore sono al momento macchine elettriche, l’uso di elettricità per riscaldamento quasi sempre è un processo energeticamente poco efficiente a meno che la pompa di calore abbia una sorgente fredda a temperatura elevata.

Rifiuti – sarà un problema sempre più grave, esso è anche collegato alla questione energetica. Testare soluzioni locali sarebbe un ottimo investimento. La maggior quantità di rifiuti è costituita da imballaggi (i 200 g di imballaggio per ogni etto di prosciutto), questo non è modificabile da un singolo piccolo comune. Ma sarebbe invece ipotizzabile che Sulbiate trattasse in proprio la parte umida della raccolta differenziata e distribuisse il compost sul proprio territorio. In questo contesto una sensibilizzazione a limitare l’acquisto di prodotti con molto imballaggio e incentivare la sporta sarebbe coerente.

Fotovoltaico, biomasse, cogenerazione potrebbero richiedere modifiche alla rete elettrica.


Maurizio Sarchielli.

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