21 settembre 2011
Confindustria perde la pazienza e boccia Berlusconi. Dichiarazioni di Marcegaglia.
Marcegaglia si è stancata di assistere passivamente allo spettacolo offerto in questi giorni dal Governo e dal suo primo ministro. Ieri, senza indugi ha così dichiarato:"Siamo in una situazione difficilissima, abbiamo poche ore o pochi giorni: o il governo è in grado di fare quelle riforme profonde che servono al paese che danno discontinuità e che ci fanno tornare a crescere oppure non può stare"..."Siamo stufi di essere considerati lo zimbello internazionale. Non vogliamo vedere all'estero i sorrisi dei nostri interlocutori, l'Italia non lo merita"..."La vera preoccupazione è la crescita: il governo dovrebbe smettere di diffondere i suoi spot rassicuranti, e dare un vero aiuto ai lavoratori alle imprese, perchè è l'unico modo per uscire dalle crisi. Abbiamo bisogno di una terapia d'emergenza". Per Marcegaglia servono risposte immediate in non più di dieci giorni altro che piano decennale.
La Confindustria è tornata a richiedere una grande vendita del patrimonio pubblico; una riforma fiscale che abbatta le tasse ad imprese e lavoratori, con la disponibilità all'introduzione di una mini patrimoniale; massimo rigore da realizzare con un pacchetto di interventi su pensioni, Ici e stretta all'evasione fiscale. Per rialnciare la crescita, stimoli a ricerca e innovazione.
Emma Marcegaglia non è tesserata al Partito Democratico, è il presidente della Confindustria.
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Ce ne e' voluto per capire, anche troppo. E non e, detto che abbiano capito ancora. Forse non sanno che una azienda moderna paga le tasse, investe in R&D, non si aspetta incentivi statali e deve svolgere una funzione sociale.
RispondiEliminaEmma cosa ne pensi? Lo sai che in Europa le cose funzionano così, ma forse anche in Cina?