29 settembre 2011

Il Sindaco Leghista di Macherio, tradito dal partito, scrive al Corriere della sera.

Oggi in prima pagina del Corriere della sera è stata pubblicata una lettera di Giancarlo Porta Sindaco di Macherio.

Io, leghista a Macherio tradito dal mio partito.

Caro Direttore, sono un Sindaco leghista che si è stancato di mandar giù bocconi amari e si è accorto di come sia terrificante oggi il potere della Lega. Vengo da una militanza ventennale e da due anni e mezzo faccio il Sindaco a Macherio. Stipendio mensile 920 euro netti al mese, di cui 100 vanno nelle casse del partito. Sono avvilito, incazzato, mi sento trmendamente preso in giro: sono impegnato tutto il giorno (e la sera) a cercare di tenere sotto controllo tutti i probelmi di un paese di 7200 abitanti, dal patto di stabilità agli edifici comunali disastrati, alla crisi che attanaglia le famiglie normali e mettiamoci pure le varie lamentele che raccolgo dai cittadini ogni momento che cammino per strada o vado al bar. Ho anch’io i miei sospetti sui mille interessi della Lega, ma ormai la tenaglia probabilmente ricattatrice del Premier ci sta portando alla deriva, sia come Italia che come Lega. Mi prende una profonda tristezza nel vedere traditi i miei ideali di onestà, rettitudine e coerenza di idee, tristezza che sconfina in grande deusione. Ho preso la mia prima tessera da simpatizzante nel 1989, per poi diventare militante e segretario di sezione di Triuggio e Besana nel 1991. Giustizia fiscale, equità tra Nord e Sud, la famosa gallina dalle uova d’oro etc, etc… Non ho mai cavalcato slogan razzisti o partecipato a quel seminare paura del “diverso” nei miei anni da militante. A Macherio abbiamo una Moschea, che per ora riesco a tenere chiusa per motivi di sicurezza legati ai vigili del fuoco: queste scelte rientrano nelle linee della Lega ed anche nelle mie, ma non eccedo nei termini o nello spaventare i cittadini su chissà quali paure. La lega mi ha anche dato soddisfazioni, ma ad oggi mi diventa molto difficile continuare a “mandare giù” tutti i bocconi amari: gli ultimi, quelli su Milanese e ieri sul confermare la fiducia ad un ministro indagato per concorso in associazione mafiosa. Oltretutto un ministro che ha tradito il proprio partito che lo ha eletto a Roma per far da salvagente al Governo. Traditore è chi guadagna poltrone non chi le perde.

Dall’interno poi vedo troppi furbi che si azzuffano dalle poltrone, ovviamente imbottite di stipendi, magari due, magari tre, così via. Forse oggi il potere che ha la Lega è così forte da imporre certe scelte, ma quando questa logica sconfina nel salvare chi fa il furbo e si arricchisce alle spalle degli altri, allora mi sento ferito nella mia dignità di uomo e di padre. Ad esempio, non posso accettare che dal palco di Venezia il ministro Calderoli abbia detto ai Sindaci che “senza la Lega non siete niente e ritornerete polvere”. Non può denigrare in questo modo chi lavora per il bene del popolo e soprattutto per dare della Lega una bella immagine, quella che si meriterebbe. Forse anche lui prima di fare il Ministro avrebbe fatto meglio a ricoprire l’incarico di Sindaco, in modo da capire che non siamo qui a “pettinare le bambole”.


Giancarlo Porta

Sindaco di Macherio (MB)


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