A Roma la manifestazione contro la norma «ammazza blog». E il Pdl accelera l'approvazione.
Video voci della piazza. Unità.
“No al bavaglio”. “Viva la libertà”. “Basta, fermiamoli”. Sono alcuni dei post it indossati e distribuiti in piazza del Pantheon a Roma dove è stata convocata la manifestazione contro il ddl sulle intercettazioni, definito la “legge bavaglio”.
Esponenti di partiti politici, sindacati e associazioni, ma anche tanti cittadini sono uniti in una contestazione animata. «Il governo se ne deve andare», urla una donna tra la folla. E ancora «la magistratura deve indagare e noi dobbiamo sapere».
Un uomo ha un megafono in mano. Lo tiene alto così che si possano leggere i ritagli di giornale che lo ricoprono. «È una rivolta contro la norma ammazza blog», porta scritto un ragazzo con il volto coperto dalla maschera del personaggio principale del celebre film “V per vendetta”.
«È una legge ad personam», polemizza con enfasi Roberto Natale, presidente dell'Fnsi. «Il problema non è la privacy ma la segretezza che il presidente del Consiglio vuole su problemi di rilevanza pubblica. Quando sugli aerei di Stato si imbarcano allegre combriccole interessa anche a noi...». Parole che trovano eco in quelle del senatore Idv Stefano Pedica.
«Siamo qui per ribadire il nostro no alla legge bavaglio e al tentativo di chiudere con le intercettazioni. Vogliamo continuare a denunciare una legge finta che serve solo a chi non vuole essere sbugiardato: Silvio Berlusconi», dice.
"Se sara' approvata, noi come Articolo 21 porteremo un dossier completo su questa pessima legge a tutte le cancellerie europee. Una legge che rende l'Italia una vergogna in Europa". Cosi' Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21, nel corso della manifestazione di oggi pomeriggio organizzata a piazza del Pantheon a Roma contro il ddl sulle intercettazioni che il governo ha intenzione di riproporre.
"Il primo dossier lo porteremo alla signora Merkel -continua Giulietti- e lei capira' perche' questa legge e' un obbrobrio assoluto. Poi andremo alla Corte Europea e ne chiederemo la disattivazione". "Costituiremo infine un comitato di legali per dare assistenza gratuita a qualsiasi cronista o possessore di blog o siti che dovessero tentare di imbavagliare'', conclude.
Alla protesta, organizzata dal Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo, hanno aderito diversi esponenti politici del Pd, dell'Idv, di Sel, dei Verdi, della Federazione della Sinistra, la Cgil, la Fnsi sindacato unitario dei giornalisti, le associazioni Articolo21, Libertà e Giustizia, Popolo Viola, Valigia Blu.
Il Pdl intanto accelera sul ddl intercettazioni. Durante il vertice di maggioranza di oggi a palazzo Grazioli si è discusso anche di questo tema. Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera, lasciando la residenza romana del premier, spiega che ''durante l'incontro si è parlato anche del calendario dei lavori della Camera, che prevedono per la prossima settimana le intercettazioni''.
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