Le libertà personali dovrebbero ragionevolmente fermarsi, dove iniziano a ledere le altre libertà personali.
Esempio: sono libero di fumare dove voglio. Dovrei smettere se a fianco trovo qualcuno che è libero di non aspirare, e fumare lui stesso, la mia sigaretta.
Conoscete qualcuno che si domanda se darà fastidio, accendendosi la "bionda"? Io li conto sulle dita di una mano!
Altro esempio: ho un auto e sono libero di lasciarla al sole dove mi pare e piace! Ma dentro le apposite strisce di parcheggio (mi pare che sia scritto anche su qualche libercolo dal nome particolare: Codice della Strada).
Le persone non sono cattive per natura, solo che ogni tanto vanno indirizzate e consigliate ad essere migliori, più attente al bisogno del prossimo che non alla comodità personale.
In tutti questi anni l'amministrazione di Sulbiate (e non solo) ed i vigili, hanno ricevuto suggerimenti e lamentele, circa il parcheggio con metodo "a caso" effettuato da proprietari di auto particolarmente - e comodamente - distratti.
Facendo notare che lo spazio occupato dalle auto, limita o elimina lo spazio necessario al resto del traffico (quei piccoli veicoli chiamati pedoni), la perentoria risposta e definitiva presa di posizione è arrivata su un allegato di un recente "Vivi Sulbiate" dove, genericamente, viene stilato un decalogo del bravo cittadino, tra cui si suggerisce di parcheggiare negli appositi spazi.
Fine del problema!
Peccato che così non cambia nulla: esempio... uno dei tanti, non me ne vogliano i residenti (anzi me ne vogliano! Mettete dritte quelle auto!)
Più o meno sempre, la situazione è quella che vedete: l'auto nel box non ci sta, non serve, non si ha voglia di metterla... e va bene. Però in questo modo non si pensa al fatto che:
1 chi passa a piedi è costretto ad andare sulla strada per proseguire
2 carrozzine dei disabili o passeggini finiscono de tutto sulla carreggiata stradale
3 a pochissimi metri si strova una curva, impegnata con una certa velocità dalle auto in arrivo (perchè lo stop è poco rispettato)
Risultati possibili? Chissà...
Rischio? Ma quando mai...
Io (io solo) non sarei stato tanto generico, stilando un decalogo delle buone maniere.
Io (io solo) avrei prima suggerito, ed eventualente poi multato quegli automobilisti.
Io (io solo) non avrei consentito di costruire negli stessi quattro metri quadri, un marciapiede e un parcheggio - addirittura il transito pedonale all'esterno del parcheggio: questo è il massimo del non-senso di progetto urbano.
Io (io solo) avrei pensato prima a chi passa a piedi e dopo alle auto, regolando di conseguenza il progetto di strade e vie pedonali.
Io (io solo) avrei già tolto da tempo parcheggi come questi e messo delle belle aiuole.
E voi? vivete altre situazioni del genere? Assurdita pericolose dettate solo dalle possibilità offerte alle automobili? Siete felici della situazione-parcheggio di Sulbiate?
Raccontate la vostra esperienza.
Grazie.
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