18 marzo 2013

Le Camere a Boldrini e a Grasso. Almeno 10 del M5S, al Senato votano, secondo coscienza.

Pietro Grasso e Laura Boldrini

Il commento in un twett del Segretario Bersani: "Complimenti a Laura Boldrini e a Pietro Grasso. Se si vuole cambiare, si può!", 

Il nuovo Presidente della Camera è Laura Boldrini eletta con la maggioranza assoluta dell'aula. 327 voti a favore contro i 108 ottenuti da Fico candidato del M5S. Schede bianche 155 nulle 10, voti dispersi 8. E' la terza donna nella storia della Repubblica a rivestire questa carica.

Eletta nelle file di Sel, Laura Boldrini arriva a Montecitorio dopo essere stata per 14 anni portavoce dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr). 
Nata a Macerata il 28 aprile 1961, si laurea in Giurisprudenza a Roma nel 1985 e dopo una breve esperienza in Rai, inizia nel 1989 la sua carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla Fao. Dal 1993 al 1998 si occupa del Programma alimentare mondiale (Pam) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2012 è portavoce dell'Unhcr, per il quale ha coordinato anche le attivià di informazione in Sud-Europa. Si è occupata in particolare dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo, e ha svolto numerose missioni in aree di crisi, tra cui ex Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda.




Qui il discorso di insediamento integrale del Presidente Boldrini.

Pietro Grasso ex procuratore nazionale antimafia è il nuovo Presidente del Senato: 137 voti su 313; 117 voti per il senatore del centrodestra Renato Schifani, 52 schede bianche e 7 nulle.


Pietro Grasso è nato il primo gennaio del 1945 a Licata, in provincia di Agrigento, e cresciuto a Palermo.
Inizia la carriera di magistrato nel 1969 a Barrafranca, in provincia di Enna, per proseguire a Palermo nel 1972. E' qui che comincia a occuparsi di reati contro l'amministrazione pubblica e di criminalità organizzata. 
Nel 1980 diventa titolare dell'inchiesta sull'omicidio del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella. 
Nel 1985 è nominato giudice a latere nel Maxiprocesso a Cosa Nostra nato dalle indagini del pool antimafia. 
Nel 1989 diventa consulente della Commissione parlamentare antimafia presieduta prima da Gerardo Chiaromonte e poi da Luciano Violante.
Pochi mesi dopo la strage di Capaci viene chiamato a sostituire Giovanni Falcone nella Commissione centrale per la definizione ed applicazione dello speciale programma di protezione a favore dei testimoni e collaboratori di giustizia.
Delle stragi del 1992 e del 1993 comincia ad interessarsi nelle mie nuove funzioni di coordinamento e di impulso, prima come sostituto poi come aggiunto, presso la Direzione nazionale antimafia. Nel 1999 torna a Palermo come procuratore capo, incarico che dura fino al 2005. In questi anni vengono arrestate per reati di mafia più di 1.700 persone, e vengono consegnati alla giustizia 13 dei 30 latitanti più pericolosi.
Nel 2005 viene chiamato a capo della Procura nazionale antimafia, dove viene confermato per un secondo mandato nel 2010.
Alle elezioni del 2013 si è candidato con il PD, dopo essersi dimesso da magistrato







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