TUTTO RI-TORNA!
Per chi non li avesse visti sulle ultime due uscite del giornale locale "Il Cittadino" sono comparse due lettere. La prima scritta dall' ex sindaco di Sulbiate Maurizio Stucchi e la seconda scritta dall'assessore della provincia di Monza e Brianza, Andrea Monti.Noi vogliamo soffermarci in particolar modo sulla questione Outlet. Questione così delicata da determinare la crisi della seconda amministrazione Stucchi. Tutti sappiamo come andò e non lo spiegheremo in questo post.
L'outlet....quel centro commerciale che, a detta di molti, era più frutto della fantasia delle opposizioni, di alcuni assessori e consiglieri e di alcuni cittadini ambientalisti. Tutto il rumore di qualche anno fa si basava più sul fumo che sull'arrosto insomma. Eppure ecco, a distanza di anni vecchie questioni ritornano. Vecchi attriti riemergono. Attriti non solo paesani....
Vi invitiamo a leggere il post qui sotto tratto dal blog dell'assessore provinciale Andrea Monti, perchè allora, a conti fatti, l'outlet non fu un'invenzione di poche persone mosse da nobili intenti ma bensì un progetto reale, pensato e strutturato, con cui alcuni componenti della precedente amministrazione intendevano far sviluppare il nostro paese.
Unione del vimercatese: ecco perché l’ex sindaco Stucchi mi attacca
Egregio Direttore,
ho letto la missiva
a firma del sig. Maurizio Stucchi, che avete pubblicato sulle pagine del vostro giornale di
sabato 6 settembre (ed. Vimercatese)
in cui quest'ultimo si esibisce in
una serie di pesanti apprezzamenti
personali nei mie confronti, prima di
avventurarsi in alcune analisi sul
futuro assetto istituzionale
dell'area vimercatese. Le confesso che mi risulta difficile confrontarmi con
chi, come in questo caso, conduce la
discussione sul terreno dell'insulto
gratuito, tanto facile da esternare
quanto inutile e dannoso al fine di
costruire un leale, seppur duro e
magari anche aspro, confronto su
tematiche così importanti e delicate.
Personalmente sono solito confrontarmi sulle idee, sui progetti, sulle opinioni; sono queste le cose che fanno la differenza. Non l'età anagrafica, l'essere donne oppure
uomini, o peggio il mestiere del padre o
della madre del mio interlocutore.
Evidentemente chi è a corto di argomenti, o peggio chi si sente colpito nel vivo delle proprie responsabilità
politiche, reagisce male, manifestando
il peggio di sé. E così è successo
anche questavolta.
Credo ci sia un
motivo ben preciso che ha spinto il sig. Maurizio Stucchi a
vergare una lettera così spregevole, piena di odio, iraconda e ostile
verso la mia persona. Il motivo è semplice, e ha a che fare,
guarda caso, con una storia legata alla costruzione di un outlet. Il
sig. Stucchi venne qualche anno fa, nel giugno del 2011, negli uffici della Provincia, per incontrare il Presidente Allevi e
il sottoscritto. Vi assicuro che nel
suo atteggiamento verso di me non
traspariva, nonostante fosse passato qualche
anno dal mio insediamento, quella pessima
considerazione che ha manifestato
nella lettera, e che evidentemente
deve aver maturato dopo l'esito di
quell'incontro. Il sig. Stucchi, allora
Sindaco di Sulbiate, tentò di convincere
la Provincia a condividere l'idea di
realizzare un grande Outlet, di
circa 40.000
metri quadrati,
proprio in una delle zone più belle e verdi della Brianza, ovvero nel
suo comune, a Sulbiate. Ricordo bene l'energia con cui
tentava di convincere me, anche in qualità di assessore al turismo, della
bontà di questo progetto. Credo che il sig. Stucchi fu stupito
dalla fermezza con cui
mi opposi a quel progetto, evidentemente credeva di trovarsi di fronte, data appunto la mia giovane età, ad un "ragazzetto" più malleabile. Anche perché il sottoscritto
era già impegnato da tempo, come Assessore alle attività produttive,
sul fronte della lotta al proliferare indiscriminato della
grande distribuzione in Brianza. Non a caso pretesi l'inserimento di una
precisa moratoria per la grande distribuzione già nella
prima bozza del PTCP. Tutto questo a qualcuno ha dato e da
ancora fastidio, è inevitabile quando si va ad intaccare interessi così
importanti. Ma
il "ragazzotto" Monti Andrea,
caro Maurizio Stucchi, ha evidentemente
le spalle abbastanza larghe, e non
si fa intimorire da nessuna minaccia
tantomeno da puerili insulti, che nemmeno mi sfiorano. Questa vicenda dell'Outlet, è bene ricordarlo, costò la carica di Sindaco allo stesso Stucchi, che dopo aver perso l'appoggio della maggioranza Pd, tentò
di salvarsi facendosi appoggiare dai
consiglieri Pdl (e già questo è sufficientemente
significativo), ma si dovette poi
arrendere quando fu sfiduciato con
le dimissioni in massa dei
consiglieri. Ecco allora evidenti i motivi per cui, in questi anni, Stucchi ha covato un certo sentimento di odio nei miei confronti, che ha esternato pubblicamente
alla prima occasione utile. Questo
modo di intendere la politica e la
gestione del proprio territorio,
tipico della prima repubblica, è uno
dei motivi che mi hanno spinto ad impegnarmi
in politica, e a continuare a farlo a
prescindere dalle cariche istituzionali ricoperte.
Tornando al tema
dell'unione dei Comuni promossa daVimercate, l'intervento di Stucchi non fa altro che
confermare tutte le mie paure e perplessità: si conferma infatti come
il progetto miri ad una riorganizzazione diversa dei soggetti istituzionali chiamati a governare la famosa "area vasta" e non semplicemente la creazione di una unione di comuni per
ottimizzare i servizi. L'idea, lo fa intendere bene Stucchi, sarebbe quella di creare un soggetto nuovo, addirittura
evoca l'intervento "romano"
di Rampi, chiamato a governare il
vimercatese, sostituendosi quindi
alla Provincia. Conferma quindi la
mia analisi, con cui avevo messo in
guardia i Sindaci, avvisandoli che
erano stati coinvolti in qualcosa di diverso
della classica unione, andando a creare un soggetto che tanto assomiglia ad una "mini provincia". E permettetemi, la preoccupazione
aumenta quando Stucchi ricorda ancora una volta come quella zona sia più verde
di altre, facendo sottintendere che
vi sia quindi ampio spazio per nuovo
consumo di territorio. Una visione
che contrasta diametralmente con la visione della Provincia (ecco allora perché si critica ferocemente), che attraverso il PTCP ha cercato invece di tutelare al massimo ogni area verde, anche e soprattutto dove, come nella parte est della Brianza, di verde fortunatamente ne abbiamo
ancora parecchio. A questo punto
sarebbe più onesto chiarire a tutti, e soprattutto ai comuni interessati, quale sia il vero progetto che sta dietro all'idea dell'unione dei Comuni: è davvero il prototipo di un futuro nuovo soggetto istituzionale per gestire l'area vasta? Invito a discutere su questo, se si è attrezzati per farlo, evitando di
abbassare il livello del dibattito
all'insulto personale.
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