9 aprile 2020

Ripensare il ruolo della Sanità

... e lavorare insieme per affrontare le sfide economiche

Carissima, Carissimo,

superata la fase organizzativa per l’utilizzo dei fondi destinati ai meno indigenti, è necessario rivolgere le risorse e dedicare il tempo necessario, per aprire una nuova fase e segnare in modo determinante un cambio di passo, attivandosi per il territorio di Monza e Brianza.

A questo proposito, ritengo fondamentale che si traguardino obiettivi di medio termine sia per l’organizzazione territoriale della Sanità, che per i provvedimenti destinati a economia e lavoro. In particolare, penso si debba fare, con la massima urgenza, il punto per conoscere tempi, modi e risorse per attivare strutture di secondo livello: sia quelle per persone in quarantena o post acuzie che altre da dedicare all’accoglienza di anziani o famiglie in difficoltà.
Sull’economia, in previsione della ripartenza, sono diverse le misure su cui concentrarsi per far sì che si possano, se non limitare, almeno contenere il più possibile i danni. In primis, occorre concentrarsi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e lavorare per adottare misure coordinate per la sospensione dei tributi e la promozione di incentivi; a seguire, credo sia assolutamente necessario chiedere ad AFOL di predisporre un piano per riassorbire l’ondata di disoccupazione e, infine, occorrerà ripristinare l’intermediazione per creare dei tavoli di concertazione provinciale sia con imprenditori che con terzo settore.

C’è poi una questione ineludibile: l’epicentro di questa emergenza sanitaria coinvolge fondamentalmente tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. La necessità di una rappresentanza diretta di chi è coinvolto in prima linea in questa dura battaglia ci obbliga a impegnarci per far sì che l’ANCI delle tre Regioni più colpite partecipi al tavolo del Governo per la consultazione del DPCM di Aprile.

Infine, un invito pressante al Presidente della  Regione Lombardia affinché apra un tavolo di lavoro che coinvolga l’opposizione e i Sindaci in prima linea gestire questa tragedia: è il tempo della coesione e dell’unità a Roma (come peraltro il Governo sta facendo) e così deve essere in Lombardia!

Meno passerelle, meno conferenze stampa, più unità: solo con il coinvolgimento di tutti potremo superare questa sfida epocale.

Gigi Ponti

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