27 settembre 2011

Bagnasco denuncia il "danno sociale dai comportamenti licenziosi".

Nella prolusione davanti al consiglio dei Vescovi, il cardinale Angelo Bagnasco non è mai stato così duro.Implicitamente attacca i comportamenti del capo del Governo:"Mortifica sopratutto prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui". Senza citare Berlusconi ha parlato di "relazioni improprie difficilmente compatibili con il decoro delle istituzioni che ammorbano l'aria e appesantiscono il cammino comune".
Per il presidente della Cei c'è "una questione morale" che non "è invenzione mediatica" ma" evenienza grave" e "non una debolezza esclusiva di una parte soltanto" che quando intacca la politica", ha conseguenze "culturali ed educative".

L'imbarazzo dei credenti del PDL: parlava per tutti e non di politica.

Hanno così dichiarato:

- Formigoni:"Parole molto forti e molto chiare che servono di più a chi ha responsabilità".
- Roccella:"Le parole del Cardinale Bagnasco non hanno nulla a che fare con la richiesta di un passo indietro di Berlusconi".
- Sacconi:"Il suo è stato un invito a tutti a riflettere sulla condizione di istituzioni, economia e società italiana".
- Quagliarello:"Nel testo non c'è il nome di Berlusconi, nè quello di Penati quando fa riferimento ai comitati d'affari".

Qui il testo integrale della Prolusione del Cardinale Bagnasco.

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