3 novembre 2011

Il paese è in pericolo. Il Governo è nel caos, aumentano i dissidenti.

L' Italia al passaggio più difficile dal dopoguerra, ma ce la farà.

Ieri Bersani in attesa dell'incontro al Quirinale ha ribadito l'esigenza assoluta ed urgente di un colpo di reni, di una scossa nella politica e nei contenuti per una risposta credibile alla situazione e sottolinea il mutismo e disorientamento del governo invitando tutti a partecipare sabato alla manifestazione "Ricostruzione. In nome del Popolo Italiano".

La dichiarazione di Bersani dopo il vertice con i capigruppo prima di incontrare il Presidente.




Dopo la giornata di ieri l'impressione è che la legislatura terminerà all'inizio del 2012. Obiettivo: arrivare fino a Natale per gestire da Palazzo Chigi le elezioni anticipate. Le consultazioni del Presidente Napolitano, con le delegazioni di UDC e PD, hanno chiaramente dato l'immagine di una situazione di imminente crisi.
Aumenta il numero di parlamentari che si defilano dalla maggioranza del Governo. L'ultimo ad essersi defilato è Paniz.
Le opposizioni sono unite: aiuto al Governo solo in caso di dimissioni di Berlusconi.
Le risposte di Umberto Bossi fatte di pernacchie e di alzate di dito medio sono l'immagine più che eloquente di un Governo allo sbando ormai consapevole di assistere impotente all'epilogo della parabola berlusconiana.

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