28 giugno 2010
I CANTIERI DELLA DISCORDIA.
Terminati i cantieri di Via Madre laura e di Via Don Mandelli la viabilità torna alla normalità.
Recentemente due cantieri stradali di via Madre Laura e di via Don Mandelli sono stati oggetto di pesanti attacchi della minoranza che comprensibilmente appena può non perde l’occasione di creare difficoltà alla nostra Amministrazione.
Ora che i cantieri sono terminati, la viabilità è tornata regolare, e l’enfasi con sui sono stati pesantemente criticati ci sembra sopita, il Partito Democratico di Sulbiate interviene per alcune precisazioni.
Rispetto alla data di delibera i lavori sono iniziati in ritardo a causa del cattivo tempo, variabile rispetto alla quale qualsiasi buon amministratore non può nulla, sempre che non si prenda per buon il famoso detto: “piove governo ladro!” Se non si fosse scelto di procedere contemporaneamente il disagio per i cittadini sarebbe stato di molto superiore, perché la deviazione delle autolinee pubbliche avrebbe richiesto indicativamente un tempo pari a due mesi. Inoltre è inimmaginabile che interventi di questo tipo, in tutti i comuni, possano essere eseguiti contemporaneamente nel mese di Agosto. Le imprese e gli operatori, purtroppo non sono dotati del dono dell’ubiquità.
Inoltre non conoscendo esattamente la data di inizio esecuzione opere, perché le imprese pur pianificando gli interventi non sono in grado di indicare il giorno preciso, è del tutto aleatorio richiedere un preventivo preavviso di 7 gg da anticipare alla cittadinanza. Preavviso in ogni modo impossibile quando gli interventi hanno la caratteristica della estrema urgenza e necessità.
Anche il danno arrecato ai commercianti, non essendo i due tratti di strada forniti di parcheggi, ci sembra sia stata una denuncia eccessiva. Il traffico pedonale non è stato in alcun modo interrotto ma protetto e garantito da un percorso riservato. Forse ha provocato irritazione il dover sospendere per circa 10/15 gg per alcuni cittadini abitudini quotidiane. Certo si può chiedere scusa, ma anche auspicare da parte dei residenti una maggior tolleranza, pazienza e comprensione. Immaginare per questo motivo di essere esenti da critiche è troppo, ma oggettivamente non ravvisiamo che il disagio provocato sia stato così insostenibile e gravemente lesivo.
Il percorso alternativo da noi cronometrato procurava un impegno di tempo non superiore a due minuti per raggiungere dalle interruzioni tutti i punti desiderati. Il tempo di bere una tazza di caffè o di doversi fermare ad un semaforo rosso!
E’ vero la segnaletica non è stata precisa ed adeguata alla situazione, specialmente per chi arrivava a Sulbiate senza conoscere il paese, quindi in difficoltà nella ricerca di facili percorsi alternativi. Da questo punto di vista si sono manifestate delle inefficienze, e per il futuro sarebbe auspicabile una maggior precisione. Non è corretto, però, imputare colpe agli uffici tecnici comunali per omesse adeguate segnalazioni. I responsabili del servizio hanno fatto tutto quello che hanno potuto, con le risorse e i mezzi a loro disposizione (purtroppo pochi!!!) consentendo di risolvere problemi che altrimenti ancora oggi attenderebbero una soluzione. Per le condizioni in cui devono operare non si può che esprimere parole di ringraziamento.
Infine una breve riflessione: ridurre i mezzi che transitano per il paese non ci sembra una prospettiva priva di interesse per il bene e la qualità della vita dei nostri concittadini. L’idea di riservare il passaggio ai soli residenti, terminata la sistemazione della viabilità, è obiettivo che merita di essere realizzato. L’indirizzo politico, da noi sostenuto, è fare di Sulbiate un paese a misura di pedoni e biciclette limitando e allontanando dal centro l’inquinante, rumoroso, e pericoloso traffico automobilistico.
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Perchè non considerare di fare un'isola ciclopedonale da piazza Beretta al Castello?
RispondiEliminaLa viabilità torna alla normalità? Ma spero stiate scherzando? Ci ritroviamo che la via principale di Sulbiate è divenuto un inutile senso unico, visto che lo spazio per le due carreggiate c'è. Purtroppo la viabilità all'interno del paese sta divenendo sempre più complessa. Ogni 50 metri si incontra un dosso, una rotonda o un semaforo per il rallentamento. Il tempo di percorrenza del paese è triplicato.
RispondiEliminaVorrei tanto sapere quale progetto sta dietro questi sconvolgimenti. Se il reale intento era deviare il traffico pesante vi erano tante soluzioni. Aicurzio non ha eretto dossi, ma si è limitato ad una zona a traffico limitato che credo sortisca anche effetti migliori.
Gradirei che qualcuno mi spiegasse che progetto sta alla base di tutto ciò? Forse una piazza pedonale? Ma Sulbiate ne ha effettivamente bisogno?
Ed ora la gente che dovrà attraversare Sulbiate da Superiore ad Inferiore, dove credete che passerà? O Affiancherà la scuola, per quella strettissima strada in sanpietrini per sbucare in via 4 novembre, oppure passerà per via Ciceri o via Piave... E cosa abbiamo risolto?
Chiedo scusa del mio sfogo che però non vuole risultare offensivo, ma piuttosto far riflettere se questi sconvolgimenti della viabilità siano dettati da una sana progettazione, oppure da idee sporadiche e neanche troppo buone. Senza contare le innumerevoli spese chee questi ambiamenti hanno prodotto...
Scrivo in questo blog, anche se forse non è la sede più adatta. La realtà è che nell'attuale amministrazione il PD ha numerosi elementi e con il suo parere potrebbe condizionare pesantemente le decisioni. Per questo volevo sapere cosa ne pensassero di questi cambiamenti della viabilità i membri del PD.
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