18 giugno 2010

Manovra disabili

Manovra disabili, Baio (PD): Il Governo ammette di aver sbagliato

"È stata definita iniqua, ignobile, penalizzante, scandalosa, discriminatoria e disumana. Di fatto è sbagliata". Lo dichiara la senatrice del PD Emanuela Baio.
"Stiamo parlando dell'articolo 10 della manovra, che per colpire i fasi invalidi, toglie diritti ai veri invalidi. Parliamo di 2 milioni e 700 mila persone.
Oggi in commissione finanze Il Governo ha ammesso di aver sbagliato. Finalmente! Il sottosegretario Giorgetti ha infatti dichiarato che serve modificare questo articolo.
È una incivile norma manifesto, perché di fatto non consente di raccogliere ingenti risorse. Si parla di 10 milioni nel 2011, 30 milioni nel 2012 e 40 milioni nel 2013. Sarebbe sufficiente individuare e scoprire il 2% dei falsi invalidi per far recuperare allo Stato gli stessi soldi che il Governo vuole tagliare ai veri invalidi. Non sono questi dati a bloccare la competitività e neppure a impoverire il bilancio dello Stato. Obiettivo di civiltà è rintracciare i falsi invalidi e i falsi attestatori.
Esistono proposte concrete che possono far bene alle casse dello Stato e anche ai disabili, quali per esempio: ridurre il numero delle commissioni attestatrici e dei medici presenti nelle stesse, così da ottenere un doppio risparmio, i costi diretti per i gettoni di presenza, ma anche quelli indiretti per pagare i sostituti dei medici presenti in commissione.
Ma non solo. Le associazioni dei veri invalidi hanno ricordato che c'è una norma che farebbe contenere molto i costi, reintrodurre il ricorso amministrativo da presentare direttamente all'INPS. Ci sono 350 mila cause sull'invalidità civile con un giro d'affari di oltre 2 miliardi. È così che lo Stato soccombe perdendo soldi e il bandolo della matassa.
Speriamo che il ministro Tremonti corregga realmente l'articolo 10 non dimenticando la massima del padre dell'economia moderna Adam Smith: 'La società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l'un l'altro'".

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