11 ottobre 2010

Aquila, sfollati solidali con protesta degli albergatori.

Gli operatori minacciano il taglio dei servizi se non saranno pagati. Senza i soldi degli arretrati non solo gli sfollati non avrebbero più assistenza, ma le strutture sarebbero costrette a chiudere i battenti e lasciare a casa i dipendenti. Gli albergatori a partire dal prossimo 15 ottobre, in caso di mancato pagamento delle spettanze arretrate per l'ospitalità offerta alle persone senza un tetto dopo il terremoto del 6 aprile 2009 hanno minacciato di sospendere i servizi.


Gli sfollati dell’Aquila hanno dimostrato solidarietà manifestata agli albergatori con questa lettera aperta:


Lettera aperta degli sfollati alle istituzioni:

"A distanza di 18 mesi da quel tragico 6 aprile 2009 in cui abbiamo assistito alla passerella di vip, politici italiani e internazionali, un gruppo di sfollati ospitati negli hotel dell'Aquila, vogliono dire la loro sulla situazione che stanno vivendo. In questi giorni abbiamo letto sulla stampa che le promesse di pagamento nei confronti degli alberghi non sono state rispettate, causando loro notevoli difficoltà economiche". "A nome dell'autentico impegno profuso dagli albergatori nei nostri confronti, ci sentiamo in dovere di esprimere solidarietà e dare il nostro sincero appoggio alla loro protesta. I proprietari delle strutture ricettive ci accolgono da diversi mesi andando, a nostro avviso, ben oltre gli obblighi civici imposti dalla Protezione civile". "Nonostante ciò, continuano ad attendere pazientemente il rispetto degli impegni presi da tutte le Autorità. Le promesse di pagamento, specialmente in questo periodo di crisi, avvertita ancora più forte nel nostro territorio martoriato dal terremoto e da troppi interessi di parte, continuano ad essere disattese dimostrando lo spregio del rispetto che ad ogni lavoratore deve essere portato". "Una bella lezione di senso civico che viene dalle Istituzioni!". "Nonostante i vari proclami diramati attraverso i mass media dai rappresentati politici e dalla Protezione civile, che continuano ad affermare, anche attraverso la stampa, che i fondi sono stati stanziati, i versamenti non arrivano nelle casse ormai vuote degli albergatori. Gli sparuti anticipi, che di tanto in tanto ricevono, non bastano nemmeno per versare gli emolumenti al personale alberghiero e ai fornitori; questi ultimi bussano quotidianamente alle porte degli hotel per ricevere quanto giustamente è loro dovuto". "Si può affermare allora che i gestori degli hotel forniscono a noi sfollati un servizio a titolo gratuito, visto che le promesse di imminenti pagamenti non bastano per andare avanti. Va ricordato che anche i proprietari degli hotel della Città dell'Aquila sono degli sfollati e che hanno le loro giuste esigenze. La ricostruzione della nostra amata Città non passa solo attraverso la ristrutturazione delle case, ma anche attraverso l'economia locale. Oltre ad ospitarci, i gestori degli alberghi danno lavoro a numerose persone che trovano così un reddito. Con il Vostro comportamento sui pagamenti, si rischia seriamente che i dipendenti si ritrovino senza lavoro". "Ci auguriamo che chi di competenza onori gli impegni economici tanto propagandati a favore delle strutture ricettive, dimostrando così di voler favorire la ripresa economica di tutta la nostra Città".

11 Ottobre 2010

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