Quella di sabato dei metalmeccanici a Roma, nonostante le preoccupanti e allarmanti anticipazioni del Ministro dell’interno che paventavano gravi possibilità di scontri ed incidenti, è stata una delle più grandi manifestazioni di cittadini in condizioni di gravi ed urgenti difficoltà, corretta e pacifica.
La GGIL in mancanza di risposte non esclude la convocazione di uno sciopero generale.
Il Governo invece di unire il mondo del lavoro, con i Ministri Sacconi e Brunetta ha attaccato la piazza descrivendola ricettacolo di odio e violenza.
Rosy Bindi: “Può darsi che la piazza di oggi non rappresenti tutte le risposte necessarie e utili per fronteggiare la crisi e le profonde trasformazioni che la globalizzazione ha prodotto anche in Italia. Ma pensare di poter costruire l’alternativa a Berlusconi senza questa piazza è semplicemente illusoria”.
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