28 ottobre 2010
Parlamentari paralizzati e disoccupati.
Sembra incredibile ma è vero:settimana prossima la Camera dei Deputati non lavorerà.
La bassa produttività è una tendenza che va avanti da tempo.
Quest’anno il parlamento ha approvato 74 provvedimenti. 18 sono decreti legge del governo, 3 sono di fonte governativa, come la legge comunitaria. 17 sono le conversioni in legge di altrettanti decreti. 22 sono ratifiche di trattati internazionali. Ne rimangono 14: due di queste sono comunque nate da disegni di legge governativi. Arriviamo a dodici, e tra queste dodici ci sono il provvedimento sul legittimo impedimento e la sanatoria per le liste le liste elettorali per le regionali.
Le possibili cause:
1. l’attività legislativa è schiacciata sui provvedimenti promossi dal Governo ; progetti di legge del consiglio dei ministri o decreti legge da convertire. Spesso e volentieri il Governo pone la fiducia impedendo la discussione.
2. Non ci sono risorse. Nonostante possibili riforme a costo zero se non ci sono i soldi in Italia in parlamentari non sanno cosa fare.
3. La situazione politica attuale. Le divisioni nella maggioranza sono tante e tali che l’attività governativa è di fatto ingolfata: l’esecutivo è concentrato su due o tre grossi provvedimenti legislativi – la finanziaria, la legge costituzionale sull’immunità parlamentare – e tutto il resto rimane bloccato, oramai relegato a merce di scambio tra finiani e berlusconiani, berlusconiani e leghisti
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