23 novembre 2010

GOVERNO CAOS. (n.d.m.)

SPETTACOLO IN SCIOPERO. MENO SOLDI ALL’UNIVERSITA’ E PIU’ AL CEPU. PIU’ SOLDI ALLE SCUOLE PRIVATE E MENO AI DISABILI. L’UNESCO PENSA DI COMMISSARIARE POMPEI. FEDERALISMO PER FINTA.


In attesa del voto sulla sfiducia del 14 dicembre, stanno venendo al pettine tutti i nodi dell’incapacità del governo, delle scelte sbagliate, delle promesse mancate.

Ieri sciopero generale dello spettacolo: mezzo milione di addetti, lavoro, produzione, tutto in crisi dopo i tagli alla finanziaria.

Le sforbiciate di Tremonti non sono state fatte a caso: “Meno ricerca più fondi al Cepu” titola oggi l’Unità. Nell’articolo si spiega che, mentre nella finanziaria sono state tagliate le risorse per la ricerca e l’università, nel documento programmatico triennale 2010-2012 si consente di trasformare le università non statali online in “università non statali”, cioè normali, non online, anche se non hanno le caratteristiche strutturali necessarie. Tra i principali favoriti, secondo l’Unità, l’e-campus, dello stesso proprietario del Cepu.

“Più soldi alle scuole private e meno ai disabili” titola Il Fatto Quotidiano, raccontando l’indignazione e la protesta delle associazioni no profit per il taglio del 5 per mille (a tutto danno dei più deboli).

L’Unesco pensa di commissariare Pompei, è scritto oggi su Il Sole 24 Ore. E intanto gli industriali chiedono di far partire il federalismo in Lombardia (Il Corriere della Sera): chiedono cioè di cominciare sul serio, perché hanno capito che il federalismo nella versione del governo per ora è solo una finta, che rinvia tutto di qualche anno per non fare i conti dei denari necessari all’applicazione concreta della riforma e non dover risolvere tutti i problemi che comporterà.

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