Il Pd in questi giorni sta seguendo con attenzione la vertenza Fiat, situazione complessa che avrebbe dovuto vedere in prima fila il governo per affrontare i temi legati agli investimenti promessi dall’azienda, alla ricerca, ai nuovi modelli della casa automobilistica di Torino, al futuro della produzione in Italia e in Europa. Un esecutivo che ha invece lasciato soli i sindacati e i lavoratori delegando di fatto ad altri soggetti la riforma della rappresentanza e delle relazioni industriali.
Il Segretario nei giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm. “Qualunque risultato verrà dal referendum dei lavoratori della Fiat - ha ribadito Bersani - dovrà essere rispettato. Se io fossi stato ministro avrei chiamato Marchionne e gli avrei chiesto di chiarire tutte le implicazioni del Piano industriale”. Purtroppo su Mirafiori il governo è rimasto in silenzio, come ribadito ieri al TG3.
Il Segretario nei giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm. “Qualunque risultato verrà dal referendum dei lavoratori della Fiat - ha ribadito Bersani - dovrà essere rispettato. Se io fossi stato ministro avrei chiamato Marchionne e gli avrei chiesto di chiarire tutte le implicazioni del Piano industriale”. Purtroppo su Mirafiori il governo è rimasto in silenzio, come ribadito ieri al TG3.
Anno nuovo, storia vecchia: Berlusconi e i suoi ministri non sono capaci di assumersi le loro responsabilità.
FIAT, LA POSIZIONE DEL PD: leggi il documento di Fassina, Morgando, Bragantini.
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